Se si soffre di calcoli renali, seguire una dieta corretta è un passo fondamentale per evitare che questi raggiungano dimensioni importanti e diventino quindi ancora più e dolorosi. Vediamo in dettaglio cosa mangiare e bere in una dieta per calcoli renali.
Calcoli renali: perchè è importante l'alimentazione?
L'alimentazione gioca un ruolo importante nella prevenzione e nel trattamento dei calcoli renali. Poiché questi sono depositi di minerali e acidi che si formano nei reni e possono causare dolore e difficoltà a urinare, una dieta ricca di calcio e di acido oxalato (come spinaci, cioccolato e tè verde) può aumentare il rischio di formazione dei calcoli renali. Al contrario, una dieta ricca di frutta e verdura e di acqua può aiutare a prevenirne la formazione. E' però importante consultare un medico o un dietologo in quanto la dieta deve essere personalizzata, cioè adattata alle singole esigenze.
Cosa sono i calcoli renali?
I calcoli renali sono depositi duri di minerali e acidi organici che si formano nei reni. Possono essere di diverse dimensioni e forme, e possono variare in base alla composizione chimica. I calcoli renali più comuni sono composti da calcio, ma possono anche essere composti da acido urico, cistina e struvite.
La maggior parte dei calcoli renali si formano quando i livelli di determinati minerali nell'urina diventano troppo alti, causando la formazione di cristalli che, con il tempo, possono crescere e solidificare in un calcolo.
I sintomi possono variare in base alla dimensione e alla posizione del calcolo, ma possono includere dolore lombare o addominale, nausea e vomito, sangue nelle urine, e difficoltà a urinare.
Cosa mangiare? La dieta per prevenire la formazione dei calcoli.
La dieta per i calcoli renali deve essere personalizzata in base alla composizione del calcolo e alle esigenze individuali. Ad ogni modo è comunque possibile indicare delle linee guida che chi vuole prevenire o chi si trova già a soffrire di calcoli renali .
Bere molti liquidi: almeno 2-3 litri di liquidi al giorno, soprattutto acqua, può aiutare a diluire l'urina e a prevenire la formazione di calcoli.
Limitare il consumo di sale: un alto consumo di sale può aumentare la quantità di calcio nell'urina e favorire la formazione di calcoli ai reni. Il sodio favorisce la ritenzione idrica e a livello renale determinando il riassorbimento di acqua con conseguente accumulo di sali minerali in essa disciolti. È consigliabile limitare il consumo di sale a meno di 2-3 grammi al giorno.
Evitare gli alimenti ad alto contenuto di ossalati: gli ossalati sono composti organici presenti in molti alimenti, tra cui spinaci, cioccolato, tè verde, noci, arachidi, agrumi e frutta secca. Gli ossalati sono solubili in acqua, ma quando l'acqua nei reni diventa scarse, possono precipitare e formare cristalli che si accumulano nei reni. Questi cristalli si uniscono tra loro e formare i calcoli. Una dieta ricca di ossalati può aumentare il rischio di formazione di calcoli renali, soprattutto in pazienti con predisposizione genetica o con malattie renali.
Limitare il consumo di proteine animali: un alto consumo di proteine animali può aumentare la produzione di acido urico nell'urina che favorisce la formazione di calcoli renali.
Mangiare molta frutta e verdura che fornisce al corpo i nutrienti di cui ha bisogno e aumenta l'apporto di liquidi.
Seguire una dieta ricca di potassio: il potassio si contrappone all’azione del sodio favorendo l’escrezione di urina, aiuta a mantenere l'equilibrio acido-base del corpo e a regolare la pressione arteriosa. Inoltre, il potassio può aiutare a ridurre la quantità di calcio nell'urina, il che può ridurre il rischio di formazione dei calcoli renali.
Vediamo quindi in dettaglio cosa mangiare e non mangiare e soprattutto cosa bere in una dieta per calcoli renali.
Cibi da evitare.
Quando si hanno dei calcoli renali bisognerebbe ridurre al minimo, se non eliminare completamente dalla propria dieta:
Tutti gli alcoolici: l'alcol nel nostro organismo induce l’inibizione dell’ormone anti-diuretico provocando, quindi, un aumento della diuresi con conseguente perdita di acqua e disidratazione. In più, l’alcol determina un aumento del calore e quindi della sudorazione, con ulteriore perdita di acqua. Una dieta per i calcoli renali deve, invece, essere mirata a diluire i sali disciolti nel sangue per evitare il loro accumulo.
Le bevande gasate: le bibite gassate contengono anidride carbonica e acido fosforico che sono i diretti precursori dei sali che formano i calcoli.
Alcuni frutti ( mirtilli, lamponi, ciliegie), cioccolato e tè, frutta secca: oltre che troppo zuccherati questi alimenti contengono composti detti ossalati che a livello renale formano dei sali (ossalato di calcio) che contribuiscono a formare calcoli.
Nutrienti contenenti sodio: andrebbero consumati con moderazione cibi in scatola, snack, alimenti preconfezionati e altri alimenti ad alto contenuto di sale che possono aumentare la quantità di calcio nell'urina.
Proteine animali: carne, soprattutto se rossa , ma anche pollame, pesce, insaccati e altri alimenti ad alto contenuto di proteine animali possono aumentare la produzione di acido urico nell'urina, favorendo la formazione dei calcoli.
Anche i dolci andrebbero consumati con moderazione in quanto gli zuccheri favoriscono l’eliminazione del calcio e ed aumentano quindi le possibilità di formazione dei calcoli.
Alimenti ad alto contenuto di calcio: latte, formaggio e altri prodotti lattiero-caseari possono aumentare la quantità di calcio nell'urina e favorire la formazione di calcoli .
Bevande ad alto contenuto di caffeina: caffè, tè, bevande energetiche e altre bevande contenenti caffeina possono aumentare la produzione di urina e favorire la disidratazione, entrambi fattori che facilitano la formazione dei calcoli renali.
Alimenti consigliati.
Come già accennato un posto di rilievo spetta ai liquidi, i calcoli, infatti, si formano soprattutto quando c’è disidratazione, ecco perché è una patologia che si manifesta spesso nel periodo estivo.
Per prevenire e contrastare la formazione dei calcoli renali bisognerebbe:
bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, cercando di prediligere acqua povera di sodio e di sali minerali in genere (acque oligominerali). Inoltre in casi particolari come in presenza di forte sudorazione dovuta ad attività fisica o a particolari condizioni ambientali può essere utile integrare ulteriormente la dose d’acqua e non utilizzare invece bevande che possono essere considerate utili come degli integratori di Sali minerali.
Consumare 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura, in quanto contengono potassio che favorisce la funzionalità renale. In particolare carote, cavolfiore, sedano, mele e agrumi contengono pochissimi ossalati rispetto ad altri vegetali.
Aumentare l’apporto di fibre, in quanto queste sostanze contengono nutrienti in grado di contrastare la formazione dei calcoli, ecco perché frutta e verdura possono essere consumate in libertà assieme ad una buona dose di cereali integrali.
Limitare i latticini e tutti gli altri alimenti ricchi di calcio (verdura, frutta fresca e secca, pesce fresco) che dovrebbero essere parte integrante della dieta per i calcoli, ma regolando le dosi con attenzione. Da preferire sono yogurt e formaggi freschi mentre vanno evitati comunque i formaggi stagionati contenenti elevate quantità di sodio.
Chi già soffre di calcoli renali inoltre dovrebbe fare un ulteriore selezione tra gli alimenti permessi cercando di prediligere:
Alimenti drenanti come ad esempio le cipolle, i carciofi, le mele, in modo da favorire ulteriormente la diuresi e contribuire all’espulsione dei calcoli con la dieta.
Alimenti ad effetto diuretico che contengono sostanze come la vitamina C, la vitamina B6 e soprattutto il potassio, capaci di stimolare l’espulsione di acqua attraverso le urine. L’aumento della filtrazione da parte dei reni implica l’espulsione di acqua che porta con se le scorie accumulate a livello renale e, quindi, anche i piccoli calcoli favorendone l’espulsione che sarà tanto più dolorosa quanto più grande è il calcolo.
Menù settimanale di esempio.
Ecco di seguito un esempio di menù settimanale per chi soffre di calcoli ai reni:
Lunedì:
Colazione: una tazza di orzo o una tisana drenante e fette biscottate integrali
Pranzo: insalata di spinaci con pollo alla griglia e una porzione di avocado
Cena: riso integrale con verdure miste e salmone
Martedì:
Colazione: yogurt greco con muesli e una pera
Pranzo: pasta al pomodoro
Cena: quinoa con pollo alla griglia e verdure grigliate
Mercoledì:
Colazione: uova strapazzate con avocado e pomodori
Pranzo: insalata di quinoa con tonno e verdure miste
Cena: riso integrale con verdure miste e fagioli
Giovedì:
Colazione: frittata di verdure con pane integrale tostato
Pranzo: zuppa di verdure con crostini integrali
Cena: riso integrale con verdure miste e salmone
Venerdì:
Colazione: fette biscottate con frutti di bosco e una banana
Pranzo: Insalata di spinaci con pollo alla griglia e una porzione di avocado
Cena: riso integrale con verdure miste e fagioli
Sabato:
Colazione: yogurt greco con muesli e una pera
Pranzo: zuppa di verdure con crostini integrali
Cena: quinoa con pollo alla griglia e verdure grigliate
Domenica:
Colazione: uova strapazzate con avocado e pomodori
Pranzo: insalata di quinoa con tonno e verdure miste
Cena: riso integrale con verdure miste e salmone
N.B.: Nell’arco della giornata bere 2 litri di acqua oligominerale.
Questo è solo un esempio di come potrebbe essere organizzato un menu settimanale per una dieta per i calcoli renali. È importante ricordare che ogni persona ha esigenze nutrizionali specifiche e che è quindi consigliabile consultare un medico o un dietista prima di apportare qualsiasi modifica significativa alla propria dieta.
Studi e pubblicazioni.
Per approfondire il rapporto tra calcoli renali ed alimentazione ecco un elenco di studi clinici:
"Dietary management of nephrolithiasis" pubblicato su "The American Journal of Clinical Nutrition" nel 2014, scritto da Pietro Manuel Ferraro e Andrea Silvia Bertoldo.
"Diet and Nephrolithiasis: An Update" pubblicato su "Journal of Renal Nutrition" nel 2012, scritto da Susan L. Neuhausen e John S. Asplin.
"Dietary recommendations for the prevention of nephrolithiasis" pubblicato su "Nature Reviews Urology" nel 2018, scritto da G.E. Remuzzi e A. Bertani.
"Dietary management of kidney stone disease" pubblicato su "Urology" nel 2015, scritto da Margaret Pearle e Stavros Gravas.
"Diet and Nephrolithiasis" pubblicato su "The Journal of Urology" nel 2002, scritto da John S. Asplin e J. Charles Jennette.
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.