Caffeina: proprietà, benefici ed effetti collaterali

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

La caffeina è una sostanza chimica che si trova in natura in alcune piante, nota per la sua azione stimolante sul sistema nervoso centrale. Grazie alla sua capacità di liberare in circolo adrenalina e noradrenalina, può apportare molti benefici al nostro organismo. Presenta, però, delle controindicazioni, se consumata in dosi eccessive. Vediamo quali sono gli usi in commercio, dall’industria alimentare all’industria cosmetica.

    Indice Articolo:
  1. Cos'è?
    1. Meccanismo d'azione
  2. Dove si trova?
    1. Alimenti
    2. Bevande
  3. Benefici
    1. Digestione
    2. Emicrania
    3. Energetica
    4. Sport
    5. Cuore
    6. Sistema nervoso
    7. Diabete
    8. Cancro
    9. Pelle e capelli
  4. Fa dimagrire?
  5. Come si usa?
    1. Quanta al giorno?
  6. Controindicazioni ed effetti collaterali
    1. Gravidanza

Cos’è la caffeina?

La caffeina è una sostanza chimica liposolubile appartenente alle xantine, cioè alla famiglia degli alcaloidi purinici naturali, che si trova, in natura, in diverse tipologie di piante. In particolare:

Chimicamente prende il nome di 1,3,7-trimetilxantina oppure, secondo la nomenclatura IUPAC, 1,3,7-trimetil-1H-purin-2,6(3H,7H)-dione e presenta formula molecolare C8H10N4O2

La caffeina viene considerata, a tutti gli effetti, una sostanza psicoattiva, cioè ha azione sul sistema nervoso centrale come stimolante e, pur essendo una sostanza assolutamente legale, nella maggior parte del mondo, viene inserita nel gruppo delle sostanze stupefacenti.

Approfondisci gli effetti della caffeina sulla salute.

Metabolismo e meccanismo d'azione di questa sostanza chimica.

Una volta introdotta nell'organismo la caffeina viene assorbita, a livello intestinale, in circa 30 - 45 minuti, e poi raggiunge il circolo sanguigno dove permane per una durata variabile tra le 2,5 e le 4,5 ore, in base alla suscettibilità individuale alla sostanza.

A livello chimico la caffeina viene convertita, da un enzima noto come citocromo P450 ossidasi, in tre diversi metaboliti:

Tali metaboliti, dopo ulteriori trasformazioni enzimatiche, verranno poi escreti attraverso le urine.

Il metabolismo della caffeina può essere così schematizzati:

Dove si trova: alimenti e bevande che contengono caffeina.

Come precedentemente accennato, in natura la caffeina si trova in diverse piante, dalle quali è possibile ricavare degli alimenti, i quali contengono anch'essi caffeina, in quantità variabile.

Alimenti che contengono caffeina.

Riferendoci a 100 g di alimento abbiamo:

Le bevande.

Per quanto riguarda invece le bevande che contengono caffeina abbiamo.

Proprietà della caffeina: i benefici di questa sostanza.

Grazie al suo meccanismo di azione, la caffeina ha numerose proprietà benefiche su tutto il nostro organismo.

Facilita la digestione.

Grazie all'effetto stimolante sulla salivazione e sui succhi gastrici, la caffeina favorisce la digestione. Una tazzina di caffè amaro dopo pranzo, aiuta soprattutto in presenza di dispepsie (disturbi digestivi). 

Allevia il dolore dovuto ad emicranie e cefalee.

La caffeina, grazie alla sua azione vasocostrittrice,(riduce il calibro dei vasi sanguigni),ha quindi, una blanda azione analgesica, particolarmente utile per calmare il comune mal di testa.

Ha effetto stimolante e riduce il senso di fatica.

La caffeina stimola le funzionalità cardiache e nervose e quindi ha un effetto energetico. Oltre a potenziare il metabolismo, aumenta il ​​livello di adrenalina consentendo di lavorare più intensamente .

E’ indicata nelle attività aerobiche.

La caffeina aumenta l'afflusso di sangue ai muscoli ed è quindi efficace per potenziare il lavoro aerobico.

Aiuta a prevenire malattie cardiache.

Non solo la caffeina migliora la resistenza dell'apparato cardiovascolare, ma sembra che possa prevenire patologie al cuore.

E’ quanto emerge da una metanalisi che ha esaminato tutti gli studi sull'argomento pubblicati tra il 1966 ed il 2013. Da tali evidenze risulta che i consumatori di caffè hanno presentato un minor rischio (10/20%) di morte per cause cardiovascolari.

Stimola il sistema nervoso.

Grazie alla sua azione stimolante sul sistema nervoso centrale, la caffeina non solo migliora la capacità di concentrazione e la memoria, ma può essere utile nel trattamento di patologie depressive o dell'umore.

L’azione della caffeina è dovuto ad un aumento del rilascio di catecolamine 6 e β-endorfine 10, sostanze prodotte dal cervello che hanno azione eccitante.

Aiuta a prevenire il diabete di tipo 2 e le malattie degenerative.

La caffeina aiuta a prevenire malattie come diabete, morbo di Parkinson, demenza senile e Alzheimer. L’effetto sembra dovuto ad uno stato di resistenza all'insulina che però svanisce con l’assuefazione. Il meccanismo di azione con cui esplicano tali benefici necessita ancora di ulteriori studi.

Aiuta nella prevenzione del cancro.

Sembra anche che la caffeina diminuisca il rischio di ammalarsi di tumore al fegato ed al colon - retto, ma non è ancora accertato e occorrono ulteriori studi.

E’ benefica per pelle e capelli.

Un altro utilizzo della caffeina è quello topico - cosmetico. Difatti, grazie alle sue proprietà, la caffeina viene utilizzata come ingrediente di:

Fa dimagrire?

La caffeina è, secondo uno studio condotto dall'Università di Oxford, un efficace bruciagrassi grazie alla sua proprietà termogenica. Essa, infatti, aumenta il metabolismo, mobilita i grassi dal tessuto adiposo e ne favorisce lo scioglimento.

Inoltre la caffeina riduce il senso di fame ed ha azione diuretica e drenante, aiuta cioè ad eliminare i liquidi in eccesso. 

Usi commerciali di questa sostanza stimolante.

La caffeina viene comunemente assunta attraverso il consumo di bevande che la contengono quali il caffè, le bevande a base di cola e le bevande energetiche.

In commercio, si trova anche sotto forma di:

Tali integratori, acquistabili nei negozi specializzati o su internet, solitamente si usano nei seguenti casi:

Dose giornaliera: quanta caffeina al giorno?

La caffeina è una sostanza che deve essere consumata al di sotto di un certo range giornaliero poiché, se si supera tale dose, potrebbe provocare gravi problemi.

Riferendoci alla caffeina contenuta in bevande ed alimenti, esiste una dose massima giornaliera, oltre la quali la sostanza viene definita tossica.

Nell'uomo tale tossicità (definita come DL50 o dose media letale) è fissata a 150 - 200 mg/kg di peso corporeo che corrispondono a circa 80 - 100 tazzine di caffè al giorno. Tale dose è quindi molto elevata, ma bisogna tenere presente che nell'essere umano la DL50 è correlata alla tolleranza individuale verso la sostanza e che, pertanto, può essere calcolata soltanto in media.

Il consumo giornaliero di caffeina tuttavia è molto inferiore alla DL50: si stima che se ne consumi una quantità compresa tra 100 e 400 mg al giorno, con una media di 200 mg, sommando la caffeina presente sia nel caffè che nelle varie bevande energetiche, o a base di cola.

Proprio per la sua tossicità la caffeina viene regolamentata dalla Direttiva Europea 2002/67/CE, la quale sancisce che le bevande che contengono una quantità di caffeina maggiore di 150 mg/L, devono dichiarare sull'etichetta la quantità di sostanza contenuta. 

Controindicazioni ed effetti collaterali di questa sostanza eccitante.

Quando si rimane al di sotto di 300 mg al giorno, solitamente, non vi sono controindicazioni all'assunzione di caffeina, tuttavia, in alcuni soggetti particolarmente sensibili, potrebbero manifestarsi effetti collaterali.

In alcune persone tuttavia, pur non eccedendo nel consumo, si possono manifestare effetti collaterali importanti quali ad esempio:

La caffeina in gravidanza.

In gravidanza, per questioni probabilmente legate ai cambiamenti ormonali, viene rallentata la metabolizzazione della caffeina, che quindi rimane in circolo per più tempo, inoltre è una sostanza che può attraversare la placenta, per cui l’assunzione di grandi quantità è dannosa sia alla madre che per il feto.

Secondo uno studio effettuato dalla Kaiser Permanente, un’organizzazione californiana no-profit, e pubblicato sull’American journal of obstetrics and gynecology del gennaio del 2008 una quantità eccessiva di caffeina farebbe aumentare il rischio di un aborto spontaneo.

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