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Vediamo cos'è la fibromialgia una malattia cronica caratterizzata da dolore muscolo scheletrico. scopriamo quali sono i sintomi e quali le terapie per alleviarli.
La fibromialgia è una condizione cronica (i suoi sintomi possono durare per mesi o addirittura anni) complessa che colpisce non solo il sistema muscoloscheletrico, ma anche il sistema nervoso, il sistema immunitario e il sistema endocrino.
Essa, infatti, è detta anche sindrome fibromialgica, in quanto è caratterizzata da un insieme di sintomi e segni che non sono causati da una malattia specifica, ma da una combinazione di fattori.
Il termine "sindrome" è utilizzato anche perché non esiste una causa specifica per la malattia e non esiste un test specifico per la diagnosi che si basa sui sintomi e sull'esclusione di altre patologie che possono causare dolore simile.
La fibromialgia non è una malattia degenerativa, tuttavia, può causare limitazioni fisiche e disturbi emotivi.
La fibromialgia è una delle sindromi reumatiche più comuni che colpisce principalmente le donne, con un rapporto di 3:1 rispetto agli uomini. Tuttavia, la malattia può interessare anche gli uomini e i bambini: si stima che colpisca (secondo diverse fonti e studi epidemiologici) tra il 2% e l'8% della popolazione mondiale ma si pensa chela sua incidenza sia in aumento.
La maggior parte delle persone che sviluppano la fibromialgia hanno un'età compresa tra i 20 ei 50 anni, ma può anche insorgere in età più avanzata o in età pediatrica.
La sindrome è più comune in persone che hanno una storia familiare della malattia, in quelle con una malattia reumatica esistente, in coloro che hanno subito un trauma fisico o psicologico, o in coloro che hanno una maggiore sensibilità al dolore.
I sintomi della fibromialgia sono molto variabili e possono cambiare da persona a persona e nel tempo (ciò rende ancora più complessa la diagnosi).
I sintomi principali sono:
Altri sintomi meno comuni possono essere:
Puoi approfondire il tema leggendo l'articolo interamente dedicato ai sintomi della fibromialgia che sviluppa il tema in modo più esaustivo.
La fibromialgia colpisce principalmente i tessuti molli come i muscoli, i tendini e i legamenti del corpo, causando dolore diffuso. In genere sono coinvolti principalmente i muscoli del collo, della schiena, delle spalle, dei glutei e delle cosce, ma può anche interessare altre aree del corpo. I tessuti interessati si trovano in tutto il corpo e sono coinvolti nei movimenti e nella stabilità delle articolazioni ed ecco perché il dolore è accompagnato da rigidità e difficoltà di movimento delle articolazioni.
Le cause precise della fibromialgia non sono del tutto note, ma si pensa che la sindrome sia dovuta a una combinazione di:
Ad esempio, alcune persone hanno una maggiore sensibilità al dolore a causa di una anomalia del sistema nervoso, mentre altri possono sviluppare la fibromialgia a seguito di un infortunio (un incidente alla schiena o alle articolazioni può causare danni ai tessuti molli e ai nervi, che a loro volta possono causare dolore cronico e diffuso) o di un trauma psicologico. Inoltre, alcuni fattori quali lo stress, possono peggiorare i sintomi rendendo ancora più difficile individuare una causa precisa.
Alcuni studi hanno suggerito che la fibromialgia viene associata a una diminuzione dei livelli di serotonina e di altre sostanze chimiche del cervello che influiscono sulla percezione del dolore.
La diagnosi, data la complessità della malattia, si basa sulla presenza dei sintomi e sull'esclusione di altre condizioni mediche (molte patologie, infatti, possono manifestare gli stessi sintomi).
Per la diagnosi e la gestione della fibromialgia, potrebbero essere necessarie le seguenti analisi:
Ad oggi non esiste una cura specifica ma si possono ridurre i sintomi con farmaci e terapie fisiche e psicologiche personalizzate in base alle esigenze individuali del paziente.
I farmaci utilizzati per trattare i sintomi della fibromialgia possono includere antidolorifici, antinfiammatori non steroidei (FANS), farmaci anticonvulsivanti e antidepressivi.
La terapia fisica può aiutare a ridurre il dolore e si avvale di massaggi, ultrasuoni, stimolazione elettrica, termoterapia e idroterapia.
Le terapie psicologiche sono molto utili per ridurre i problemi emotivi ed i disturbi che possono scaturire, come ansia e depressione. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è la forma di terapia psicologica più utilizzata.
Se vuoi approfondire il tema delle terapie ti rimandiamo all'articolo dedicato alle cure ed i trattamenti per la fibromialgia che prende in esame le terapie correnti e quelle sperimentali.
Per capire se si ha la fibromialgia, è necessario considerare una serie di sintomi e fattori di rischio. Ecco alcuni punti da toccare per valutare la possibilità di avere la fibromialgia:
Se si sospetta di avere la fibromialgia, è importante parlare con un medico per una valutazione completa dei sintomi e per una diagnosi accurata.
L'alimentazione può avere un impatto importante sulla fibromialgia e sulla gestione del dolore.
Fermo restante che è opportuno consultare sempre un professionista prima di apportare modifiche significative alla propria dieta, vi sono delle linee guida generali che si possono seguire:
Per gestire al meglio i sintomi della fibromialgia potrebbe essere opportuno evitare o limitare il consumo di alcuni alimenti:
Per informazioni dettagliate sui cibi da evitare e i consigli dietetici ti rimandiamo all'articolo dedicato al ruolo dell'alimentazione sulla fibromialgia ed i suoi sintomi.
Ecco alcune statistiche interessanti sulla fibromialgia:
Le domande più comuni che nel tempo hanno posto gli utenti:
La fibromialgia colpisce chiunque, ma è più comune nelle donne tra i 20 e i 50 anni. Alcuni fattori di rischio possono includere la presenza di altri disturbi cronici come l'artrite reumatoide o il lupus, un infortunio fisico o emotivo, e una predisposizione genetica.
Ci sono diverse strategie che possono aiutare ad alleviare il dolore associato alla fibromialgia. Questi includono l'assunzione di farmaci per il dolore prescritti dal medico, la terapia fisica, l'esercizio fisico regolare, l'utilizzo di tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga, e l'applicazione di calore o freddo sulla zona dolorante.
Sì, l'esercizio fisico può essere utile per tutte le persone che soffrono di fibromialgia. Tuttavia, è importante iniziare gradualmente e lavorare con un professionista della salute qualificato per sviluppare un programma di esercizio adatto alle proprie esigenze e capacità. L'esercizio fisico può aiutare ad alleviare il dolore, migliorare la qualità del sonno e ridurre l'affaticamento. Tuttavia, è importante evitare di esagerare e di ascoltare il proprio corpo per evitare lesioni o peggioramento dei sintomi.
Non esiste una dieta specifica per la fibromialgia, ma alcune persone possono trarre beneficio dall'adozione di una dieta sana ed equilibrata che includa cibi ricchi di nutrienti come frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali. Inoltre, alcuni soggetti con fibromialgia potrebbero trovare utile evitare cibi che possono causare infiammazione come zucchero raffinato, carboidrati raffinati e alimenti trasformati.
La fibromialgia diventa invalidante per alcune persone, ma non lo è per tutte. La gravità dei sintomi può variare da persona a persona e può influire sulla capacità di lavorare, svolgere le attività quotidiane e mantenere relazioni sociali. Tuttavia, molte delle persone che soffrono di fibromialgia riescono a gestire i loro sintomi con successo e a mantenere uno stile di vita attivo.
Sì, molte persone affette da fibromialgia riescono a lavorare con successo. Tuttavia, potrebbe essere necessario apportare alcune modifiche al lavoro o all'orario di lavoro per gestire i sintomi della fibromialgia. È importante consultare il proprio datore di lavoro e il medico per sviluppare un piano che funzioni per le proprie esigenze e capacità. In alcuni casi, potrebbe essere necessario modificare il tipo di lavoro o considerare alternative come il lavoro da casa o il lavoro part-time.
Non è ancora noto se la fibromialgia sia ereditaria o meno. Tuttavia, alcune ricerche suggeriscono che potrebbe esserci una predisposizione genetica alla condizione. Ci sono anche fattori ambientali e di stile di vita che possono influire sul rischio di sviluppare la fibromialgia, come lo stress, l'inattività fisica e la dieta.
Ci sono diverse opzioni di trattamento per la fibromialgia, tra cui farmaci per il dolore, la terapia fisica, la terapia cognitivo-comportamentale, l'agopuntura, la terapia occupazionale e altri approcci di medicina alternativa. È importante rivolgersi al proprio medico per trovare il trattamento o la combinazione di trattamenti più adatti alle proprie esigenze.
Attualmente non esiste una cura per la fibromialgia. Tuttavia, ci sono molte opzioni di trattamento disponibili che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita. È importante lavorare con un professionista della salute qualificato per sviluppare un piano di trattamento personalizzato e seguire attentamente le istruzioni del medico per ottenere i migliori risultati.
Ci sono molti fattori che possono scatenare i sintomi della fibromialgia, tra cui lo stress, la fatica, il dolore, i cambiamenti meteorologici, la mancanza di sonno, l'inattività fisica e l'ansia. È importante imparare a riconoscere i fattori che scatenano i propri sintomi e sviluppare strategie per gestirli.
Sì, la fibromialgia potrebbe causare depressione in alcune persone. La condizione può essere stressante e invalidante, e il dolore cronico può avere un impatto significativo sulla salute mentale. È importante parlare con il proprio medico se si sviluppano sintomi di depressione, in modo da poter ricevere il trattamento adeguato.
Ecco un elenco di fonti e pubblicazioni scientifiche relative alla fibromialgia che abbiamo consultate per la realizzazione articolo e che possono essere utili per chi vuole approfondire il tema o verificare le informazioni:
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