Cosa mangiare in caso di sindrome del colon irritabile ? La scelta della dieta giusta è fondamentale per attenuare questa condizione molto diffusa che si caratterizza con dolori addominali, gonfiore e talvolta si può associare anche a diarrea o stipsi. Vediamo insieme i vari casi che si possono presentare e come affrontarli con la giusta alimentazione.
Chi soffre della sindrome del colon irritabile sa bene che ci sono alcuni alimenti o associazioni che scatenano l’attacco di colite acuta con forte dolore addominale. E’, quindi, fondamentale seguire un’alimentazione specifica che eviti l’insorgenza di infiammazione del colon così come è importante evitare e preferire determinati alimenti quando abbiamo un attacco di colite acuta con dolore. Per chi soffre di questa sindrome anche una piccola quantità dell’alimento sbagliato è sufficiente a scatenare quel fastidioso dolore addominale spesso associato a gonfiore. L’alimentazione è, quindi, una parte molto importante della cura e della prevenzione di questa fastidiosa patologia.
Il modo migliore per essere sicuri della diagnosi, e poter scegliere la terapia più adeguata, è quello di richiedere il parere di uno specialista che, oltre alla terapia farmacologica, non mancherà di indicare uno schema dietetico da seguire.
E' possibile comunque indicare in linea generale quali sono gli alimenti che dovrebbe prediligere chi ha il colon irritabile e quali invece quelli che andrebbero esclusi dalla dieta.
Tra gli alimenti permessi vi sono:
Ma la fibra non è tutta uguale…. Quando parliamo di fibra dobbiamo fare una distinzione tra quella solubile e quella insolubile.
Approfondisci in quali alimenti si trovano le fibre solubili ed insolubili. |
Tra gli alimenti da evitare troviamo:
Vi sono, poi, alcuni alimenti che possono essere consumati ma con moderazione e saltuariamente per non incorrere nei fastidi causati dall’attacco di colite acuta. Tra questi abbiamo:
La scelta degli alimenti giusti è fondamentale, ma non è sufficiente!
Se si soffre di questa sindrome bisogna, infatti, prestare particolare attenzione anche al tipo di preparazione degli alimenti, sarebbe opportuno, infatti, prediligere cotture semplici come la cottura a vapore, alla griglia, in umido, verdure lessate e scegliere condimenti leggeri come ad esempio olio a crudo, pomodoro fresco.
In questo modo garantiremo una digestione più veloce e più semplice in modo da evitare un ristagno delle feci nel colon per un tempo troppo lungo che potrebbe, poi, portare a dolore e gonfiore.
Come riconoscere la sindrome del colon irritabile? Esistono diversi sintomi riconducibili al colon irritabile, in alcuni casi, infatti, si verificano dolori e fitte molto intense, in altri invece il paziente non avverte alcun tipo di fastidio, in altri ancora si verificano episodi più o meno frequenti di diarrea mentre in altri si può essere soggetti ad un periodo più o meno lungo di stitichezza. In base alle attuali linee guida si può fare diagnosi di colon irritabile se il dolore addominale persiste per almeno tre giorni consecutivi ogni mese e se vi siano almeno due delle seguenti caratteristiche:
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Come abbiamo accennato all’inizio però la sindrome del colon irritabile non ha una manifestazione unica, ma può accompagnarsi ad altri stati concomitanti quali ad esempio diarrea, stipsi, diverticoli, gonfiore, intolleranza al lattosio.
Ogni caso richiede un’alimentazione specifica per evitare il peggioramento dei sintomi e far sì che l’intestino torni presto in buona forma!
Quando al colon irritabile si associa diarrea, si dovrebbero evitare, oltre agli alimenti sopraindicati, tutti i tipi di farinacei e cereali integrali, prediligendo invece quelli di grano duro ed in particolare crackers, riso, crosta del pane evitando invece la mollica, ed oltre alle specie di frutta già citate andrebbero esclusi anche i kiwi, le prugne, anguria, arance e l’ananas. Tutti questi alimenti, infatti, determinando un ulteriore peggioramento degli episodi diarroici poichè non favoriscono l’indurimento delle feci, fanno aumentare l’irritabilità della mucosa intestinale.
Puoi approfondire come articolare una dieta contro la diarrea.
Esempio dieta giornata tipo |
Colazione: latte di soia con fiocchi di mais o con riso soffiato |
Pranzo a scelta tra:
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Cena a scelta tra:
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Spuntini: mele cotte o yogurt di soia |
Se invece la sindrome del colon irritabile si accompagna a stitichezza vanno prediletti i cereali integrali ed i tipi di frutta sconsigliati in caso di diarrea (kiwi, le prugne, anguria, arance e l’ananas) e possono addirittura essere consigliati alcuni tipi di latticini, come ad esempio yogurt e formaggi che abbiano una buona percentuale di fermenti lattici. In questo caso dobbiamo optare per tutti quegli alimenti sconsigliati in caso di diarrea.
I cibi indicati danno un buon apporto di fibra solubile e insolubile che ci aiuta a regolarizzare il normale transito intestinale. I latticini servono a ripristinare la corretta flora batterica intestinale, fondamentale per una corretta peristalsi.
Approfondosci le caratteristiche dell'alimentazione contro la stitichezza.
Esempio dieta giornata tipo |
Colazione:
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Pranzo:
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Cena:
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Spuntini:
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Note:
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Stitichezza ed emorroidi Spesso una condizione di stitichezza cronica può causare la comparsa di emorroidi, ossia dilatazioni di vasi presenti all’interno dell’ano. Una delle cause che può portare alla loro formazione è proprio la stipsi. Per prevenirle è bene seguire un’alimentazione varia ricca di cereali integrali e frutta, così come abbiamo visto nello schema precedente. Il punto fondamentale è non ostacolare il normale transito intestinale e quindi assumere le giuste quantità di fibra, come spiegato sopra. |
I diverticoli sono delle escrescenze che si formano lungo il colon che il più delle volte non causano problemi ma in alcuni casi possono causare dolore e/o bruciore. Quando questi sintomi sono assenti si parla di diverticolosi, quando invece vi è un’infiammazione in atto associata a dolore si parla di diverticolite. Un’alimentazione povera di fibre fa aumentare e indurire la massa fecale e questo in un primo momento si traduce in stipsi fino ad arrivare allo sviluppo di diverticoli.
In generale per evitare lo sviluppo dei diverticoli è sempre consigliabile assumere una buona quantità di fibra ma è fondamentale sottolineare come, durante l’attacco acuto, è assolutamente sconsigliato assumere fibra in eccesso per non peggiorare l’irritazione del colon.
Approfondisci le caratteristiche della dieta per diverticoli.
Cibi consigliati per evitare la diverticolite
Cibi sconsigliati:
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Il gonfiore addominale è causato dalla presenza di gas intestinali e spesso può associarsi a dolore e irritazione del colon. Per combattere questo fastidio è fondamentale una corretta assunzione di fibre, cereali integrali e verdure. E’ importante, poi, una corretta idratazione per garantire un buon transito intestinale.
Approfondisci la dieta antigonfiore
Cibi consigliati nella fase acuta (associata a dolore)
Cibi sconsigliati nella fase acuta (associata a dolore)
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Esempio dieta giornata tipo |
Colazione:
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Pranzo:
Cena:
Spuntini:
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Si tratta di due condizioni che molto spesso vanno “a braccetto”. Questo è dovuto al fatto che la reazione al lattosio è accompagnata anche ad una ipersensibilità ad alcune proteine del latte e questo può determinare un attacco di colite acuta nei soggetti già intolleranti a tale zucchero.
L’approccio da seguire è quello di consumare alimenti privi di lattosio.
Quando si ha il colon irritabile un’altra condizione frequente è quella del meteorismo. Vediamo allora qualche utile consiglio per cercare di evitarlo o almeno di ridurlo.
Tutti questi alimenti, con particolare riferimento ai legumi, dovrebbero essere evitati in quanto responsabili della produzione di gas intestinale e quindi di meteorismo.
E se la sindrome colpisce vegetariani e vegani?
Abbiamo visto che durante l’attacco di colite acuta è bene ridurre il consumo di alcuni tipi di verdura in quanto potrebbero irritare ulteriormente il colon.
Nel caso di vegetariani e vegani i consigli restano chiaramente gli stessi, ovviamente nella fase acuta è bene ridurre il consumo di verdure e preferire il consumo di pane, pasta, riso, segale, orzo, avena, consumare le giuste porzioni di frutta, preferire formaggi stagionati rispetto quelli freschi (questo solo per i vegetariani).
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