Ultimo aggiornamento:
Con pochissime calorie il Curry vanta elevate proprietà nutrizionali, valide proprietà terapeutiche e dimagranti, ma attenzione alle controindicazioni.
Di origine indiana, il curry è una miscela di spezie ed erbe aromatiche tostate e ridotte in polvere. In India, la sua composizione è molto variabile, da regione a regione, da cucina a cucina, ma quella che troviamo nei nostri supermercati è invece, abbastanza standardizzata.
Le principali spezie usate per ottenere il curry sono:
Il curry tradizionale può essere più o meno piccante e preparato in tantissimi modi, ma le versioni più note sono il Garam ed il Tandoori.
Cento grammi di questa polvere contengono:
Il curry contiene dunque tantissime vitamine come la vitamina A, le vitamine del guppo B, la vitamina D e le vitamine E e K e svariati sali minerali.
In 100 g di curry troviamo 325 Kcal.
Il curry ha un bassissimo indice glicemico, pari a 5
Al curry sono state attribuite numerose proprietà benefiche. Usato per insaporire qualsiasi pietanza permette di sostituire il sale a tutto vantaggio dell’organismo. Infatti, proprio per la grande quantità di erbe che contiene, è ricchissimo di svariati fitochimici e antiossidanti e il consumo quotidiano di modeste quantità (ne serve pochissimo per dare sapore) permette di assumere molti tipi di polifenoli al costo di pochissime calorie.
I benefici che si ottengono dall'integrazione del curry nell'alimentazione sono molteplici tanto da spingere ricercatori di tutto il mondo a compiere indagini più approfondite.
Alcuni studi hanno dimostrato che la curcuma, in virtù del suo principale principio attivo, la curcumina che è una sostanza antiossidante, svolge un’azione protettiva contro il cancro al colon. La curcumina, infatti, secondo studi condotti sugli animali, protegge le cellule dai danni ossidativi e quindi limita la trasformazione delle cellule normali in cellule cancerose e la loro proliferazione. Va comunque sottolineato che la curcumina è poco assimilabile dai tessuti nell'uomo per cui le ricerche effettuate sugli animali sono difficilmente applicabili sull'uomo.
Secondo alcuni studi condotti dall'Istituto di scienze neurologiche di Catania in associazione con il New York Medical College è emerso che che il curry può potenziare l'azione di un enzima, l’emeossigenasi-1 (HO-1), che protegge il cervello dalle condizioni ossidative. E’ nello specifico la curcumina, presente nella curcuma ad avere tale effetto nella prevenzione di malattie neuro-degenerative come il Parkinson e l'Alzheimer. Tali risultati, però, necessitano di ulteriori studi in vitro ed in vivo.
E’ ancora una volta la curcuma in grado di bloccare la sintesi degli eicosanoidi, molecole che mediano l’infiammazione e coinvolti nella produzione del segnale che innesca il dolore.
Il curry, per la presenza del peperoncino, è utile anche per lo stomaco perchè aumenta la secrezione dei succhi gastrici. Inoltre, grazie al cumino, è utilizzato dalle popolazioni indiane, fin dall'antichità, per contrastare il meteorismo. Infatti, il cumino, stimola le funzioni del pancreas ed elimina l’aria che si forma nello stomaco e nell'intestino.
Nelle spezie ed erbe aromatiche che compongono il curry non c’è glutine, per cui, in teoria, potrebbe essere consumato liberamente dai celiaci. Tuttavia, quello venduto nei supermercati e ancora di più quello usato nella preparazione dei cibi pronti, viene spesso arricchito di amido di dubbia provenienza, per cui potrebbe anche trattarsi di amido di frumento, anche se, per legge, l’aggiunta di amido come di qualsiasi additivo, va indicata sulla confezione. Quindi, per essere sicuri sull'assenza di glutine, è necessario prestare attenzione all'etichetta del prodotto.
E’ sempre la curcuma che favorisce l’eliminazione delle lipoproteine LDL che trasportano il colesterolo dal fegato ai tessuti e stimola il fegato che produce più bile deputata all'eliminazione del colesterolo in eccesso.
Il curry contiene calorie, è vero, ma non fa ingrassare!
Innanzi tutto, le quantità da usare sono davvero modeste visto che serve per condire.Inoltre, grazie ad alcune spezie in esso contenute, è un buon aiuto nei regimi alimentari ipocalorici quando si vogliono perdere i chili di troppo.
Il peperoncino e lo zenzero, infatti, svolgono un'azione brucia grassi. Essi innalzano la temperatura del corpo, e inducono l’organismo ad un maggiore consumo di calorie.
La cannella, invece, si comporta come modulatore del rilascio del glucosio nel sangue, rallentando così la comparsa del senso di fame.
Sostituendo il curry al sale, inoltre si migliora la circolazione sanguigna e si elimina la causa della ritenzione idrica, prevenendo la comparsa della cellulite. Perché non provare allora un buon pollo o riso al curry? Può essere un buon modo per mantenere la forma fisica con gusto!
Curry, zenzero e cannella sono spezie utilizzate nella ayurvedica: Ti potrebbe interessare quali sono i principi, i benefici ed i rischi di una dieta ayurvedica.
Il curry non fa male ma ha alcune controindicazioni alle spezie in esso contenute.
Essa, infatti, ha la capacità di stimolare la secrezione degli acidi biliari che possono aggravare la patologia.
Da evitare anche per chi soffre di ulcere gastriche e gastriti, per la presenza del pepe che ne peggiora gli stati infiammatori.
Inoltre, nel curry, il peperoncino, che più o meno concentrato, potrebbe causare irritazioni e infiammazioni in presenza di affezioni già presenti a carico dell’apparato genito-urinario.
Tollerato in gravidanza è invece assolutamente vietato durante l’allattamento a causa della presenza del pepe e del peperoncino: la capsaicina che causa la sensazione di piccante in bocca passa illesa nel latte materno.
Largamente utilizzato nella cucina orientale per insaporire molti piatti, il curry è oggi, utilizzato anche nei paesi occidentali per la preparazione soprattutto di riso o carni (famosissimo il pollo al curry). Il mix di spezie viene utilizzato non solo per aromatizzare le pietanze, ma anche come sostituto del sale.
l curry viene utilizzato anche per colorare naturalmente i capelli bianchi. A questo scopo il curry deve essere miscelato a burro sciolto o a semi di lino tritati e miele,o a olio di cocco. Gli impacchi così ottenuti si applicano su tutta la capigliatura e si lascia in posa un tempo variabile a seconda dell’effetto desiderato per poi risciacquare.
Essendo un metodo ayurvedico, va ripetuto più volte prima di avere risultati apprezzabili ma l’effetto è assicurato: toni mielati e capelli più morbidi e brillanti!
Il curry può essere acquistato già pronto in molti supermercati, nelle erboristerie, online, nei negozi biologici e nei negozi tipici orientali.
Il curry già pronto si vende in barattoli di 20/30 g ad un prezzo di 3/4 euro.
Per avere un preparato sempre fresco e soprattutto che corrisponda al sapore più gradito è possibile prepararlo in casa.
Ingredienti:
Preparazione:
Versate i semi di cumino, di coriandolo, di cardamomo e il pepe in una padella e tostate per circa 10 minuti mescolando con un cucchiaio di legno. Lasciate raffreddare e pestate i semi in un mortaio fino a ridurli in polvere, aggiungete gli altri ingredienti. Mescolate bene e conservate in un barattolo chiuso,in un luogo asciutto per 3-4 mesi.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Dimagrire Esercizi Diete Bellezza Psicologia Integratori Gravidanza Massaggi Applicazioni