Scopri valori nutrizionali, segreti e benefici del peperoncino, un frutto afrodisiaco ricco di proprietà , ma con qualche controindicazione. Vediamo insieme quali sono i possibili usi di questa spezia che ci aiuta a mantenerci in salute grazie alle sue molte virtù terapeutiche.
Il peperoncino, è un frutto (in quanto contiene semi) di cui esistono diverse varietà, dal classico peperone dolce, a quelle più forti come Frigitello, Jalapeno e Cayenna.
Particolarmente apprezzato per le sue proprietà e per il suo sapore è pero il peperoncino piccante, il cui nome scientifico è Capsicum, alimento che fa parte delle abitudini culinarie comuni per arricchire moltissimi piatti.
Vi proponiamo di seguito una tabella che illustra la scala di Scoville, l’unità di misura della piccantezza che prende il nome dal suo creatore.
Tipo di peperoncino |
Scala di Scoville |
Peperone dolce |
0 |
Peperoncino |
100-500 |
Friggitello |
500 |
Jalapeno |
2500-500 |
Cayenna |
30000-50000 |
In passato si credeva che la piccantezza fosse data dai semi, ma in realtà è la parte interna, la cosiddetta “placenta”, a rendere il peperoncino più o meno forte.
In particolare l’elemento che conferisce piccantezza a questo frutto, ragalandogli l’aura di afrodisiaco, è la caspaicina, un alcaloide presente insieme ad altri quattro elementi di natura molto simile detti “caspaicinoidi”. In realtà quando ingeriamo il peperoncino questi elementi non provocano un autentico aumento della temperatura, ma reagiscono semplicemente con dei termorecettori presenti nella bocca, nello stomaco e nell’ano. Ecco perché la sensazione di “bruciore”.
Il peperoncino contiene inoltre nutrienti molto importanti: è ricchissimo di vitamine, in particolare vitamina A, Beta Carotene, vitamina C e vitamina E, dai conclamati effetti antiossidanti; contiene sodio e potassio in notevoli quantità ma anche altri sali minerali come calcio, fosforo, ferro, magnesio e selenio, fondamentali per mantenere la salute globale dell’organismo e il metabolismo in condizioni efficienti.
Il peperoncino fornisce un apporto consistente di steroli vegetali che non vengono sintetizzati spontaneamente dall’organismo e quindi è necessario introdurli attraverso l’alimentazione.
Gli steroli vegetali sono importantissimi per contrastare la formazione e l’accumulo di colesterolo cattivo nel sangue, riducendo molto il rischio di malattie cardiovascolari.
Non contenendo che 26 Kcal ogni 100 g non costituiscono alcun pericolo per la linea, al contrario accelerando i processi metabolici stimolano la digestione, aiutano a mantenerci in forma ed perfino a perdere peso.
Spesso un tantino demonizzato in tempi passati, ma non remoti, nella falsa convinzione che “facesse male” alla salute, oggi il peperoncino è stato completamente riabilitato dalle tante ricerche scientifiche che lo hanno riguardato e continuano a riguardarlo e possiamo finalmente godere di tutte le straordinarie proprietà di cui è ricco con maggiore tranquillità.
Ma vediamo un po’ più da vicino:
Un efficace analgesico fai da te: crema con polvere di peperoncino. Applicare una pomata a base di capsaicina localmente allevia il mal di testa e i dolori muscolo-articolari, dal classico mal di schiena alle problematiche legate all’artrosi. È possibile prepararla a casa seguendo questo procedimento. Ingredienti:
Miscelate gli ingredienti in una ciotola utilizzando i guanti. Aggiungete il bicarbonato che proteggerà la vostra crema antinfiammatoria dalla proliferazione di funghi ed eventuali microrganismi e conservate in frigo. Fate attenzione a non far entrare in contatto il preparato con occhi e mucose e a non eccedere con le dosi per evitare che diventi eccessivamente urticante. |
Oltre che fornirci un’ottima risorsa terapeutica, il peperoncino si presta anche come un perfetto alleato di bellezza. I suoi principi attivi venivano sfruttati per finalità cosmetiche sin dai tempi più antichi e ad oggi questa “tradizione” si tramanda di cultura in cultura. Vediamo perché:
Storia e curiosità: come nasce uno dei più potenti afrodisiaci naturali. Il peperoncino è un alimento conosciuto già 9000 anni fa in America Latina, mentre in Europa solo alla fine del XV secolo grazie a Cristoforo Colombo, in ritardo rispetto all’Africa e all’India. Era uno dei cibi principali degli aztechi che lo utilizzavano anche per la xocoatl, la bevanda precorritrice della moderna cioccolata, un insieme di fave di cacao macinate e tostate e di spezie. Veniva ritenuta un potente afrodisiaco per merito del cacao e del peperoncino. Ma come mai a distanza di secoli il peperoncino viene ancora considerato uno stimolante del desiderio sessuale? Sicuramente per molti alimenti afrodisiaci gioca un ruolo importante la forma che ricorda gli organi genitali, così come avviene per esempio per l’avocado e le ostriche. Il peperoncino non si esime da ciò con la sua silhouette insinuante. In più possiede il rosso, colore caldo del fuoco e del sangue da sempre legato all’eros, e un sapore piccante e stimolante. Il sapore è un’altra caratteristica rilevante, infatti molte spezie vengono considerate afrodisiache come il wasabi (la crema di rafano verde) e lo zenzero. Il peperoncino però va oltre certe convenzioni legate ai sensi e approda a delle basi scientifiche. La principale causa di questa nomea è la capsaicina, l’alcaloide responsabile della piccantezza. Essa causa l’irritazione delle mucose, comprese quelle genitali e la vasodilatazione dei tessuti erettili che si trovano nel pene e nel clitoride aumentando la produzione di un ormone, il VIP che oltre a dilatare i vasi periferici, aumenta il battito cardiaco e la frequenza del respiro. Classiche reazioni dell’eccitazione sessuale. Il peperoncino è anche ricco di vitamina E o tocoferolo, vitamina della fertilità e della potenza sessuale (tocoferolo in greco significa portatore di parto) grazie al suo ruolo nella regolazione degli ormoni sessuali e della pressione sanguigna. È stato dimostrato che l’utilizzo locale di capsaicina libera ossido di azoto, procedimento utilizzato farmacologicamente dalla famosa pillola blu, che serve a portare sangue nei corpi cavernosi del pene. Può essere quindi considerato un aiuto naturale per combattere la disfunzione erettile. |
Le controindicazioni del frutto rosso sono senz’altro minori rispetto ai suoi benefici e si presentano soprattutto se se ne abusa.
Si consiglia di non utilizzarlo in gravidanza e fino ai 12-13 anni di età, sia per il suo potere allergizzante, sia perché modifica il sapore del latte durante l’allattamento e ciò spesso non è gradito ai bambini.
In linea di massima i medici consigliano di limitarne molto l’uso in caso di problemi alla prostata, cistite, ulcera e gastrite, considerandolo ancora come un alimento che tende ad infiammare le zone con cui viene a contatto, soprattutto se assunto in quantità eccessive.
In realtà studi recenti, in particolare uno studio dell’ Università di Cincinnati, rivedono questo “consiglio” grazie alle proprietà cicatrizzanti e antibatteriche comprovate di questo frutto, che si rivelerebbe quindi assolutamente positivo nel trattamento di tutte queste patologie.
Ancora una volta la parola chiave è moderazione, soprattutto finché non si hanno le idee più chiare sulla propria situazione personale.
Abbiamo visto quali sono le tante proprietà benefiche del peperoncino e quali sono le eventuali controindicazioni in cui possiamo incappare. Ma come è opportuno introdurlo nella nostra dieta?
Il peperoncino si può tranquillamente mangiare anche tutti i giorni, cotto o crudo non fa differenza.
È importante ricordare che la quantità giornaliera tollerata è molto soggettiva, ma in linea di massima la dose orale va da circa 0,30 a 1 g in polvere o in pillola e 1 a 4 g se ingerito in soluzione alcolica o in tintura.
Trattandosi del secondo condimento più utilizzato nel mondo dopo il sale, bisogna sapere che per neutralizzarne il bruciore, l’acqua non serve. Meglio utilizzare il pane che elimina meccanicamente le sostanze piccanti o servirsi di grassi o alcol nei quali è solubile.
Anche i formaggi sono una buona scelta, la caseina che vi è contenuta le lega rendendole inermi.
Il peperoncino è davvero un’ottima spezia e non ha senso rimanere legati a vecchi pregiudizi che lo relegherebbero ad un’eccezione all’interno della nostra dieta, ma come tutte gli ingredienti preziosi di natura mostra i suoi migliori effetti se usato con equilibrio e con parsimonia.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Dimagrire Esercizi Diete Bellezza Psicologia Integratori Gravidanza Massaggi Applicazioni