Cure termali: per quali patologie? Benefici e controindicazioni

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Le cure termali sono delle terapie basate sull'utilizzo di acque termali, talvolta associate a fanghi, che apportano numerosi benefici ad organi e apparati. Vengono utilizzate per trattare numerose patologie a qualsiasi età. Le cure termali possono essere di tipo idropinico, cioè le acque vengono assunte come bibita, oppure le acque vengono utilizzate per immergersi o per fare inalazioni ed irrigazioni. Approfondiamo.

    Indice Articolo:
  1. Caratteristiche
    1. Sono convenzionate?
  2. Tipologie
    1. Crenoterapia interna
    2. Crenoterapia esterna
    3. Acque termali
  3. Benefici
    1. Malattie respiratorie
    2. Malattie cardiovascolari
    3. Malattie ginecologiche e urinarie
    4. Malattie gastrointestinali
    5. Malattie reumatiche
    6. Malattie dermatologiche
  4. Controindicazioni

Caratteristiche delle cure termali.

Le cure termali rappresentano un insieme di terapie (indicate complessivamente dal termine crenoterapia) che sfrutta l'azione benefica di varie tipologie di acque per trattare affezioni di varia natura che colpiscono diversi organi e apparati. Le cure vengono utilizzate non soltanto per risolvere la patologia ma soprattutto per migliorarne la sintomatologia, rallentare la progressione della malattia e per migliorare lo stato psico - fisico del paziente.

Sono convenzionate?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la medicina termale è da considerarsi una medicina tradizionale finalizzata alla riabilitazione e al mantenimento della salute. Pertanto alcune categorie di soggetti possono accedere gratuitamente alle cure termali in quanto convenzionate e sovvenzionate dal SSN (in caso di patologie croniche accertate dal medico specialista), dall'INAIL (in caso di cure necessarie per infortunio sul lavoro), o dall'INPS (in caso di cure necessarie per soggetti con invalidità). Chi non rientra in una delle categorie con esenzione totale dal pagamento del ticket può accedere alle cure termali pagando per intero la quota del ticket (dai 6 anni fino ai 65 anni di età) o pagando parzialmente la quota del ticket (soggetti che hanno meno di 6 anni, oppure più di 65 anni, o che presentano un reddito annuo scarso).

Tipi di cure pranoterapiche.

Le cure termali possono essere interne ed esterne e inoltre variano in base al tipo di acqua che viene utilizzata.

Crenoterapia interna.

Le cure termali possono anche essere classificate in base al tipo di utilizzo che viene fatto dell’acqua stessa.

Rientrano nella crenoterapia interna le seguenti modalità di cura:

Crenoterapia esterna.

Nella crenoterapia esterna che è più utilizzata, rientrano le seguenti modalità di cura:

Puoi approfondire i benefici della talassoterapia.

Le acque termali.

Le cure termali inoltre si distinguono in base al tipo di acque utilizzate e in base alle tipologie di minerali in esse disciolte.

Le acque termali possono quindi essere suddivise in:

I base alle tipologie di minerali in esse disciolte ovvero possiamo avere acque termali:

Per quali patologie sono utili le acque delle terme?

Attraverso le cure termali è possibile trattare numerosissime patologie a carico di diversi organi e apparati.

I trattamenti, come già detto, possono essere esterni, come la balneazione, o interni quali assunzione come bibita (terapia idropinica), inalazioni e irrigazioni.

In linea generale tutte le patologie per le quali si utilizzano le acque termali traggono beneficio dalle diverse quantità e qualità di minerali disciolti in ogni tipologia di acqua nei fanghi.

Malattie respiratorie (sinusite, bronchite, broncopneumopatia).

Le acque termali, se assunte mediante tecniche di aerosol e di nebulizzazione sono utili trattare tutte le affezioni delle vie respiratorie quali bronchite cronica, sinusite, broncopneumopatia cronica ostruttiva. I vapori delle acque termali, ricche di sali minerali, decongestionano le vie respiratorie e fluidificano i muchi. Grazie alla sua azione antinfiammatoria l’acqua termale è soprattutto efficace contro la sinusite che è un'infiammazione dei seni paranasali.

Malattie cardiovascolari (flebiti, insufficienza venosa).

Sono le acque carboniche quelle più utilizzate per contrastare le malattie cardiovascolari. Ricche di anidride carbonica, bicarbonato o acido carbonico, queste acque utilizzate per uso esterno (balneazione) riducono la vasocostrizione, attivano i capillari e quindi favoriscono la circolazione e il ritorno venoso, cioè la velocità di ritorno al cuore del sangue. Vengono quindi utilizzate per in caso di flebiti o insufficienze venose.

Malattie ginecologiche e dell’apparato urinario (disturbi menopausa, cistiti, candidosi).

Le acque termali salsobromoiodiche (ricche di cloruro di sodio, iodio e bromo) svolgono un ruolo importante nelle affezioni ginecologiche ed urinarie. Attraverso aerosol o irrigazioni vaginali di acque ricche di questi sali minerali viene mantenuto il fisiologico pH vaginale e conservata la giusta quantità di muco cervicale il che preserva da infezioni le mucose vaginali.

La crenoterapia è quindi indicata per eliminare i disturbi della menopausa, quali secchezza vaginale, irregolarità mestruali, aiuta a prevenire alcune patologie benigne come fibromi, miomi, ed allevia infiammazioni dell’apparato urinario come cistiti ed ovariti ed infezioni batteriche come la candidosi.

Malattie gastrointestinali (stipsi, gastrite, ulcera, reflusso gastroesofageo).

Assunte come bevanda le acque minerali sono un toccasana contro patologie quali colon irritabile, stipsi e irregolarità dell’intestino. L’assunzione dell’acqua, infatti, stimola la peristalsi intestinale la contrattilità del duodeno e del colon regolando in tal modo fenomeni putrefattivi e di stipsi.

Le acque bicarbonate se assunte a digiuno riducono la secrezione acida dello stomaco e prevengono l'insorgenza di gastriti, reflusso gastro - esofageo e ulcera gastrica.

Malattie reumatiche (fibromialgia, artrosi, osteoporosi).

Sono soprattutto fangoterapia e balneoterapia ad essere indicati per contrastare patologie infiammatorie quali fibromialgia, artrosi ed osteoporosi. I benefici sono dovuti alle proprietà analgesiche e miorilassanti dall'elevata temperatura che favorisce la vasodilatazione, migliora la circolazione sanguigna e facilita l'assorbimento dei sali minerali (zolfo, iodio e bromo) presenti nell’acqua e nei fanghi.

Inoltre questi trattamenti favoriscono la rimineralizzazione ossea ed in tal modo aiutano a contrastare l’osteoporosi.

Malattie dermatologiche (dermatiti, acne, psoriasi).

Le sorgenti termali, ricche di acque sulfuree, sono particolarmente benefiche per trattare malattie della pelle quali dermatiti psoriasi, secchezza cutanea, eczema ed acne. I sali disciolti nell’acqua stimolano il ricambio cellulare e facilitano la cicatrizzazione.

I trattamenti più indicati sono le immersioni in acqua, i fanghi ed i massaggi utili anche, grazie all’azione detossificante e drenante, a contrastare la cellulite.

Inoltre, oltre all’effetto terapeutico, le acque termali hanno anche un beneficio che deriva dall’abbassamento dello stress per cui vengono utilizzate come trattamento anti - età e di ringiovanimento della pelle del viso.

Controindicazioni.

Nonostante tutti gli innegabili benefici in alcuni casi le cure termali sono sconsigliate e pertanto si deve sempre consultare un medico prima di intraprendere una terapia.

In linea generale possiamo però affermare che:

Ricordiamo che l’articolo ha scopo puramente informativo, è necessario consultare il proprio medico di fiducia prima di intraprendere qualsiasi tipo di terapia termale.

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

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