Vitamina B5: proprietà dell'acido pantotenico

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Jessica Zanza
(Specialista in farmacia)

L’acido pantotenico, conosciuto anche come vitamina B5 o vitamina W, è un micronutriente ampiamente distribuito in natura, essendo presente in fonti di origine animale, vegetale e fungina. Vediamo le proprietà e i benefici che lo rendono fondamentale per la salute del nostro organismo.

    Indice Articolo:
  1. Cos'è?
    1. Funzioni
  2. Dove si trova?
    1. Tabella degli alimenti
  3. Proprietà e benefici
    1. Capelli
    2. Pelle secca
    3. Dermatite
    4. Acne
    5. Invecchiamento cutaneo
    6. Cicatrici
    7. Colesterolo
    8. Stress
  4. Effetti collaterali
  5. Controindicazioni
    1. Allergia
    2. Emofilia
    3. Gravidanza ed allattamento
  6. Interazioni farmacologiche
  7. Fabbisogno giornaliero
    1. Carenza
    2. Eccesso
  8. Fa ingrassare o dimagrire?

Cos'è l’acido pantotenico?

L’acido pantotenico è noto per essere una vitamina del complesso B, più precisamente la vitamina B5.

Dal punto di vista chimico, si tratta di una molecola costituita da un residuo di acido pantoico (un acido diidrossi carbossilico) legato ad un residuo di β-alanina (un aminoacido) attraverso un legame di tipo amidico.

In natura, circa l’85% dell’acido pantotenico si trova sotto forma di coenzima A e fosfopanteteina che (come vedremo più avanti) rappresentano i veri responsabili delle attività biologiche di questa vitamina.

Funzioni della vitamina B5. A cosa serve?

Gli effetti biologici della B5 sono dovuti al fatto che questa vitamina viene utilizzata per la produzione del così detto coenzima A (o coenzima di acilazione) che svolge un ruolo chiave nel metabolismo dei glucidi, degli acidi grassi e degli aminoacidi.

Il coenzima A, infatti, è coinvolto:

L’acido pantotenico, inoltre, rientra nella composizione della fosfopantetenina, un componente dell’ACP (la proteina che trasporta gli acili) che svolge un ruolo fondamentale nella sintesi lipidica.

Ma dove si trova?

Come già anticipato, l’acido pantotenico è un composto ubiquitario in natura. Lo ritroviamo soprattutto nelle fonti di origine animale e nei funghi, sebbene sia presente anche nei vegetali e venga prodotto, seppur in piccolissime quantità, dalla flora intestinale batterica.

Tabella degli alimenti che contengono vitamina B5.

Ma vediamo gli alimenti più ricchi di questa vitamina!

Le quantità si riferiscono a 100 g di prodotto.

Come si può vedere ci si riferisce agli alimenti crudi. Perché? Il motivo risiede nel fatto che la vitamina B5 è un composto termolabile, ovvero instabile al calore, e la cottura dei cibi ne provoca una riduzione del 33%; inoltre, anche l’uso di ingredienti come l’aceto e il bicarbonato (utilizzato come agente lievitante) possono ridurre il contenuto, in quanto l’acido pantotenico è instabile ai pH acidi e basici.

Proprietà e benefici dell'acido pantotenico.

I benefici della vitamina B5 sono numerose e ampiamente documentate in letteratura scientifica.

Rinforza i capelli.

Sebbene alla vitamina B5 vengano attribuite diverse proprietà benefiche per la salute dei capelli, ad oggi è stato dimostrato solo un effetto rinforzante.

In un lavoro di Devis et al. (2011), l’applicazione di un prodotto a base di pro-vitamina B5, vitamina B3 e caffeina:

Dai dati disponibili non si evince alcun effetto sulla ricrescita dei capelli caduti (Brzezinska-Wcislo, 2001) o un effetto antigrigio, tant'è che in un lavoro di Schental et al. (1978) l’iniezione di un alto dosaggio di B5 nella cute dell’animale da esperimento ha provocato una depigmentazione del pelo.

Contrasta la secchezza della pelle.

L’acido pantotenico può essere utilizzato con buoni risultati nel trattamento di pelli secche, ruvide e screpolate, grazie alle sue proprietà idratanti, emollienti, lenitive e rigeneranti.

Gli effetti benefici dell’acido pantotenico in caso di xerosi (secchezza), prurito, dermatite atopica e acne, sono conosciuti da tempo. Le preparazioni utilizzate nel trattamento di questi disturbi contengono derivati, come il D-pantenolo (provitamina B5), che favorisce la sintesi di lipidi, e aumenta la quantità dei fibroblasti cutanei.

Approfondisci le caratteristiche della pelle secca.

L’applicazione di una crema a base di D-pantenolo è risultata significativamente più efficace nel ridurre l’infiammazione, la ruvidità e la secchezza della cute trattata, rispetto al placebo come dimostra uno studio di Proksch and Nissen del 2002 .

Può essere utile in caso di dermatite atopica.

La dermatite atopica è una patologia cutanea dovuta ad una sensibilità eccessiva della pelle a stimoli di varia natura, che si manifesta con pelle secca, arrossata e ricoperta da vescicole pruriginose.

In uno studio clinico di Udompataikul e Limpa-o-vart (2012) è stata paragonata l’efficacia del D-pantenolo rispetto all’idrocortisone nel trattamento delle forme lievi-moderate di dermatite atopica infantile. 30 bambini, con un’età media di 7 anni, hanno ricevuto un duplice trattamento: una metà del corpo è stata trattata (due volte al giorno, per quattro settimane) con una crema all’1% di idrocortisone, l’altra con una crema al 5% di D-pantenolo. Al termine dello studio è stato evidenziato che il D-pantenolo è sicuro e ha un’efficacia paragonabile a quella dell’idrocortisone nel trattamento delle pelli atopiche.

Riduce l’acne.

Il collegamento tra deficit di acido pantotenico ed insorgenza dell’acne volgare era stato già ipotizzato da Leung (1995).

In un lavoro di Yang et al (2014) è stata valutata l’efficacia dell’acido pantotenico (assunto per via orale, due volte al giorno per 12 settimane) nell'acne di grado lieve-moderato. Lo studio ha coinvolto 72 pazienti divisi, in maniera casuale, in due gruppi: quello di controllo (a cui è stato somministrato il placebo) e quello trattato. Ebbene, la supplementazione con vitamina B5 ha ridotto il numero di lesioni acneiche, soprattutto quelle infiammatorie, in modo significativo rispetto al placebo.

Sembra possedere effetti antiage.

In un lavoro di Jerayani et al. (2010), l’applicazione di una lozione, a base di provitamina B5, vitamina B3 e vitamina E, ha ridotto la formazione di macchie brune e ha migliorato il tono e la grana cutanea, in modo significativo rispetto al placebo. Lo studio è stato condotto su pazienti indiane, di età compresa tra i 30 e i 60 anni.

Stimola la cicatrizzazione.

In uno studio in vitro (Wiederholt et al., 2009), l’acido pantotenico è stato in grado di stimolare la proliferazione dei fibroblasti, le cellule del derma deputate alla sintesi di collagene e acido ialuronico, fondamentali nei processi di riparazione delle ferite; inoltre, il D-pantenolo è stato in grado di inibire la produzione dei radicali liberi, riducendo il rischio di un ulteriore danno cutaneo.

In un lavoro di Dell’Acqua e Schweikert (2012) sono state studiate le proprietà di un altro derivato della vitamina B5, il D-pantenil triacetato (PTA), che è risultato essere addirittura più efficace rispetto al D-pantenolo nella guarigione delle ferite in volontari umani. Tali azioni sembrano essere dovute ad un aumento delle attività coenzima A-dipendenti, ossia:

Regola il colesterolo e previene le malattie cardiovascolari

La vitamina B5 regola il livello di colesterolo e aiuta a controllare la pressione sanguigna grazie alla pantetina, un derivato della vitamina B5 che altera il metabolismo del colesterolo favorendo una diminuzione di quello cattivo ed un aumento dell’HDL (colesterolo buono) secondo uno studio a triplo cieco e indagini a dieta controllata.

Riduce lo stress.

La vitamina B5 stimola l'acetilcolina un neurotrasmettitore che trasferisce gli impulsi nervosi del sistema nervoso centrale a quello periferico, quindi stimola le funzioni cerebrali. Inoltre essa facilita la produzione di ormoni quali il cortisolo e il e DHEA (diidroepiandrosterone) che sono responsabili della gestione dello stress. Assumendo acido pantotenico, quindi si aiuta l'organismo a reagire alle situazioni stressanti grazie ad una maggiore quantità di ormoni steroidei.

Puoi approfondire i rapporti tra cortisolo e stress.

Effetti collaterali dell’acido pantotenico.

La vitamina B5 rientra nella composizione di integratori alimentari e medicinali utilizzati in caso di forte stress e debilitazione. Si tratta di prodotti generalmente ben tollerati, per lo meno se assunti alle dosi ed entro i limiti prestabiliti.

Nel 1993, il Comitato Scientifico Europeo ha fissato un intervallo di sicurezza (ossia un range di dosaggio associato ad un basso rischio di effetti avversi) compreso tra 3 e 12 mg di acido pantotenico.

In realtà, gli effetti avversi riscontrati sono molto pochi e si manifestano in seguito all'assunzione di dosi massicce di acido pantotenico: tra questi vi è la diarrea, per dosi intorno ai 10-20 g (in ogni caso, una dose non letale).

Ricordiamo, inoltre, che l’alcool e il fumo di sigaretta rendono del tutto inutile la supplementazione con acido pantotenico, poiché riducono l’assorbimento intestinale di tale vitamina.

Controindicazioni: in quali casi sarebbe bene non assumere la vitamina B5?

L’acido pantotenico non andrebbe assunto in caso di:

Allergia.

Reazioni allergiche alla vitamina B5 possono manifestarsi in caso di sovra dosaggio. In alcuni casi può anche aversi allergia a cosmetici che contengono tra i loro componenti l'acido pantotenico.

Emofilia.

L’emofilia è una patologia a carattere ereditario caratterizzata da un’insufficiente capacità di coagulazione del sangue. In tali casi, l’assunzione di acido pantotenico è sconsigliata poiché questa vitamina sembra aumentare il tempo di coagulazione del sangue.

Gravidanza ed allattamento.

L’assunzione della vitamina B5 è consentita In gravidanza e durante l’allattamento, purché non si superino le dosi prescritte..

Interazioni con farmaci.

L’acido pantotenico non va assunto in concomitanza con alcuni farmaci.

Fabbisogno giornaliero di acido pantotenico: quanto assumerne?

Sebbene sia difficile da quantificare, la Dose Giornaliera Raccomandata di vitamina B5 (ossia il consumo medio giornaliero da assumere al fine di mantenerci in salute) si aggira intorno a:

Queste sono le dosi di sicurezza che prevengono dai rischi da carenza e da eccesso.

Carenza di vitamina b 5: i sintomi.

Essendo presente ovunque, è difficile che si vada incontro ad una vera e propria carenza di acido pantotenico, a meno che non si abbia a che fare con gravi casi di denutrizione (come accade nei paesi in via di sviluppo) o con pazienti nutriti per via parenterale (con le flebo). La carenza si manifesta con:

Eccesso.

Anche il consumo eccessivo di vitamina b5 è abbastanza raro, tuttavia un sovra dosaggio può causare solo alcuni effetti collaterali quali diarrea.

La vitamina B5, infatti è una vitamina idrosolubile e pertanto viene facilmente smaltita con l’urina ed il sudore e, non accumulandosi nei tessuti, non provoca tossicità.

Fa dimagrire? Fa ingrassare?

Le vitamine in genere non fanno ingrassare in quanto non forniscono energia e calorie, ma la loro assunzione non fa neanche dimagrire.

Per quanto riguarda la vitamina b5 si può dire che stimola il metabolismo, contrasta la fame nervosa dovuta all'ansia e allo stress e migliora la salute della flora batterica riducendo il gonfiore addominale. Grazie a queste proprietà l’assunzione di acido pantotenico aiuta a bruciare il grasso in eccesso naturalmente inserita in una dieta ipocalorica ed abbinata a costante attività fisica.

 

Informazioni Sugli Autori:

Consulente Scientifico:
Dottoressa Jessica Zanza
(Specialista in farmacia)

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