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Quali sono le proprietà dell’uva? E i suoi valori nutrizionali? È vero che è un frutto ricco di calorie e che fa ingrassare? L’uva può essere assunta sempre, anche se si segue una dieta ipocalorica? Curiosi di scoprirlo? Non dovete far altro che leggere l’articolo e troverete al suo interno tutte le risposte e non solo.
L'uva è il frutto della vite e grazie alle sue proprietà nutrizionali è utilizzata oltre che in ambito alimentare anche in fitoterapia e cosmetica.
I suoi molteplici principi attivi, infatti ne fanno un fitocomplesso utile in numerosissimi problemi di varia natura.
Esistono moltissime tipologie di uva: bianca, rosata, nera, da vino e da tavola tutte tutte appartenenti alla famiglia delle Vitaceae.
Più precisamente, per 100 g di prodotto, l’uva contiene:
Oltre a tali proprietà l’uva è anche un vero e proprio concentrato di vitamine. Tra le principali vitamine presenti nell'uva non possiamo non citare la vitamina A (detta anche retinolo), vitamine del gruppo B, vitamina C (presente solo in piccola quantità) e vitamina E.
L'uva contiene 61 Kcal in 100 g di prodotto.
L'uva ha un indice glicemico medio.
L'IG dell'uva è pari a 45.
Perché l’uva fa bene alla salute? Gran parte dei benefici, si traggono dagli antiossidanti contenuti. L’azione di questi serve a liberare l’organismo dai radicali liberi (tossine) che si formano naturalmente ma la cui produzione viene incrementata dallo smog, da cattivi stili di vita, dal fumo di sigaretta, ecc...
Cosa sono le"tossine" che si formano all'interno delle cellule a causa di stress ossidativo? Approfondisci!
Gli antiossidanti eliminano questi composti tossici evitando l’instaurarsi di reazioni a catena che danneggiano le cellule e i tessuti.
Vediamo nel dettaglio quali sono i benefici dell'uva:
Uno degli antiossidanti dell’uva, il resveratrolo, (3,5,4'-triidrossi-trans-stilbene), presente nella buccia, è un fenolo non flavonoide che previene la perossidazione delle LDL (low–density lipoprotein, LDL), molecole deputate al trasporto di acidi grassi e soprattutto del colesterolo nel sangue. Un’eccessiva ingestione di grassi (colesterolo), un deficit genetico o un recettore delle LDL (che normalmente ha la funzione di captarle e quindi di toglierle dal circolo), accoppiato a una non bilanciata assunzione di antiossidanti, provoca l’accumulo di queste molecole che diventano bersaglio delle cellule del sistema immunitario. Queste ultime, però, nel tentativo di inattivarle, le rendono più pericolose a seguito di modificazioni chimiche, tra queste, appunto, la perossidazione lipidica, un processo che sta alla base, per esempio, della formazione delle placche aterosclerotiche.
Gli antiossidanti e le vitamine A e C presenti nell'uva aumentando la solubilità di tossine e xenobiotici che si accumulano nel fegato, aiutando quest’organo a liberarsene facilmente attraverso le feci.
La dieta, o cura dell’uva, nota anche con il termine di ampeloterapia ha origini molto antiche e nasce dall'evidenza che l’uva stimola l’attività epatica, renale, la secrezione biliare e intestinale. La terapia consiste nel sostituire progressivamente gli alimenti con l’uva fino a consumarne esclusivamente fino a 2 chili al giorno.
Attenzione: questa terapia viene fatta sotto stretta sorveglianza del medico e comunque non può essere attuata dai pazienti con diabete.
L’uva , pur essendo zuccherina, possiede spiccate proprietà diuretiche, sia per la elevata quantità di acqua sia per la concentrazione di potassio che a livello renale favorisce l’eliminazione dei liquidi nelle urine. La riduzione dei liquidi diminuisce la pressione sulle pareti dei vasi sanguigni.
L'uva è un vero toccasana per il sistema venoso, grazie ai numerosi principi attivi:
Frutta e ortaggi di colore viola (uva, mirtilli, melanzane...), essendo ricchi di flavonoidi, vitamine A, B,C ed E, riparano e proteggono la cute (come già visto per la pelle) e rafforzano i capillari.
L'uva è particolarmente benefica per la pelle, oltre all'azione levigante, ha un effetto schiarente per via degli acidi che essa contiene (tartarico, aspartico e glutammico)e un potere disinfettante, essendo il pH del suo succo leggermente acido.
Ma come può agire?
Chiamata così perchè sembra essere un pasto particolarmente gradito dagli orsi. L’uva ursina diffusa nelle regioni più fredde e sulle montagne, non è commestibile così come si presenta in natura, ma è utilizzata da secoli per ottenere infusi e decotti. Sono le foglie a suscitare maggiore interesse perché ricche di una sostanza detta arbutina che contiene idrochinone, molecola che compie un’azione antimicrobica soprattutto dell’apparato urinario.
L’uva ursina insieme ad altre erbe, è impiegata nella realizzazione prodotti fitoterapici che hanno proprietà curative per disfunzioni legate alla prostata.
Puoi approfondire le proprietà dell'una ursina.
Tutte queste proprietà valgono per l’uva, intesa “come frutto”. Anche nel vino (principalmente quello rosso) sono presenti antiossidanti, purtroppo però è contenuto anche l’alcol. In questo modo le proprietà benefiche sono annullate perché quest’ultimo agisce a livello epatico e, assunto oltre la soglia massima consigliata, provoca la formazione e l’accumulo di sostanze tossiche per il fegato come l’acetaldeide.
Affrontiamo ora uno dei temi più controversi su questo frutto. Spesso l’uva è considerata uno dei frutti “incompatibili “ con qualsiasi dieta che abbia come scopo quello di dimagrire ed è spesso esclusa dai regimi alimentari dietetici, perchè si teme che faccia ingrassare.
Naturalmente come qualsiasi alimento o bevanda, fatta eccezione per l’acqua, porta inevitabilmente ad accumulare energia che, se non è smaltita, tende poi a diventare riserva arricchendo così il tessuto adiposo.
Tuttavia, è sbagliato credere che questo frutto faccia ingrassare, se mangiato senza esagerare.
In realtà, infatti, l’uva non contiene molte più calorie di altri frutti. In una quantità pari a 100 grammi:
Inoltre, l'uva possiede molte altre proprietà per cui mangiare qualche acino d’uva a colazione o come spuntino e godere di tutte le sue ottime proprietà nutrizionali non può assolutamente far male neanche a chi segue una dieta ipocalorica:
Particolarmente indicata invece nelle diete rivolte agli sportivi che possono consumarla, per esempio, nelle due ore che precedono l’allenamento, per fare il pieno di sali minerali e zuccheri.
Ricapitolando, a meno che non si abbiano problemi di glicemia se si vogliono tenere sotto controllo gli zuccheri si può limitare il consumo d’uva a 2 - 3 volte a settimana alternandola ad altri frutti.
Come tutti gli alimenti anche l’uva si caratterizza di benefici ma anche di controindicazioni. Spesso però nel tempo realtà e credenze tendono a confondersi, vediamo allora quali sono i reali effetti collaterali, e quali no.
L’uva stimola la peristalsi intestinale, quindi è ovvio che un’eccessiva assunzione di questa in concomitanza con altri cibi o sostanze ad effetto lassativo, o ancora in presenza di colon irritabile; può portare disturbi di tipo diarroico o colite, con dolori addominali e flatulenza. La buccia e i semi dell’uva accelerando il transito intestinale provocano la formazione di gas (meteorismo), disturbo avvertito come “pancia gonfia”.
L'uva è controindicato come frutto nei soggetti con diabete, in quanto possiede un indice glicemico elevato (alza il livello di glucosio nel sangue).
Anche in gravidanza si può assumere uva sfruttandone i benefici. Unica raccomandazione è di evitare di consumarla a cena visto che lo zucchero contenuto nell'uva ha in genere, effetti eccitanti sul feto. Tale motivo porterebbe a una maggiore iperattività notturna del nascituro. È da evitare invece, in presenza di sbalzi glicemici frequenti nel periodo gestazionale.
Ritratta in tantissimi dipinti e sculture, l’uva sin dall'antichità è protagonista indiscussa. É utilizzata dall'uomo soprattutto per la produzione di vino, ma anche consumata così semplicemente come frutto.
Evidentemente già in passato si conoscevano le proprietà benefiche che essa possiede. La vite (vitis vinifera) ha colonizzato la terra milioni di anni fa, non solo si utilizzano i frutti da secoli ma anche le foglie. Conosciute per le sue proprietà rinfrescanti e defaticanti, in passato, le foglie erano utilizzate per fare impacchi e infusi. Ancora oggi sono utilizzate per produrre pomate e lozioni in particolare con una qualità di vite dalle foglie rosse perchè ricche di polifenoli ad azione antiossidante e antiinfiammatoria.
In commercio si possono facilmente trovare tantissimi cosmetici che utilizzano le proprietà benefiche dell’uva: creme viso, corpo,shampoo, ecc.. ma le proprietà benefiche di questo frutto possono essere sfruttate anche preparando artigianalmente prodotti cosmetici a base d’uva. Vediamo quali parti utilizzare e a quale scopo.
Particolarmente interessante è un impacco fai-da-te che per l’azione purificante, sembra essere adatto alle pelli grasse. Semplicemente basta lavorare con una forchetta una decina di acini d’uva fino ad ottenere un composto polposo (si può aggiunge anche dello yogurt bianco aumentandone le proprietà). La maschera così ottenuta si applica sul viso e si lascia in posa per circa 20 minuti. Il risultato è una pelle dall'aspetto più giovane e più sano.
Anche in campo erboristico l’uva occupa una posizione di rilievo. Innanzitutto va detto che, non solo la polpa ma anche la buccia e i semi dell’acino d’uva contengono, fibre e polifenoli dalle note proprietà antiossidanti.
I semi, detti anche vinaccioli vengono usati, oltre che nella produzione del vino ove vengono aggiunti per aromatizzare e dare profumi aggiuntivi, anche per produrre un olio derivato dalla premitura a freddo e senza solventi chimici. L’olio dei vinaccioli viene utilizzato nelle produzione di margarine ma anche in cucina, in sostituzione dell’olio d’oliva, poiché ricco di calcio, fosforo, flavonoidi e perchè contiene acido linoleico, un componente degli omega 6, che come è noto è in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.
Viene utilizzato anche come olio per massaggi essendo ricco di vitamina E ( di cui invece la polpa dell’uva è carente) che si sa, è la vitamina antinvecchiamento per eccellenza, liposolubile, si deposita nello strato corneo proteggendo le membrane cellulari dai danni esterni e mantiene, così, elastica e morbida la pelle.
In ogni caso non vi resta che scegliere tra una bianca, rossa, fragola, ad acini grandi, piccoli: quale inserirete nella vostra dieta settimanale?
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