Esercizi di rilassamento mentale

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sui Consulenti Scientifici

Gli esercizi di rilassamento mentale sono degli ottimi rimedi per contrastare gli stati di ansia e di stress, dell’insonnia, dell’emicrania, dell’astenia, del nervosismo, della dipendenza dal fumo ecc. Impariamo insieme come prepararci all’esecuzione degli esercizi, come posizionarci, come vestirci, come scegliere l’ambiente più adatto, come praticare i sei esercizi base del training autogeno, come non scoraggiarci e trasformare questi esercizi in un normale e salutare pratica quotidiana.

Alleviare  ansia e stress con esercizi di rilassamento mentale.

L’ansia e lo stress sono patologie che richiedono delle cure specialistiche, ma è possibile alleviarne gli effetti con degli esercizi di rilassamento mentale.

Cos'è il rilassamento mentale?

Per rilassamento si intende il raggiungimento di uno stato psicofisico di liberazione dalla tensione. Questo stato di assenza di tensioni viene raggiunto controllando il proprio livello personale di attivazione fisiologica degli stati di tensione. In Occidente, a differenza dell’Oriente in cui le tecniche di rilassamento mentale sono millenarie, è stato fatto un grosso passo in avanti grazie al professo J.H. Shultz e il suo metodo definito training autogeno.

Come cominciare gli esercizi di rilassamento mentale.

Per poter cominciare gli esercizi di rilassamento è bene indossare degli abiti comodi e confortevoli e togliersi le scarpe. Per quanto riguarda la posizione si può scegliere di sedersi su una poltrona, su un divano, o anche sdraiarsi. Qualsiasi posizione si decida di adottare bisogna stare attenti a che nessuna parte del corpo sia sottoposta a tensione. Se si sceglie di stare seduti bisogna appoggiare le mani sulle gambe o sui braccioli della poltrona, mentre se si è sdraiati bisogna allungare le braccia lungo i fianchi e tenere le dita delle mani leggermente separate ed arcuate. Gambe e braccia non vanno cioè mai accavallati, e quando si sta seduti si dovrebbe mantenere sempre le gambe a 90°. Sarebbe bene scegliere anche un luogo tranquillo in cui non ci siano rumori. La luce deve essere bassa e soffusa e la temperatura gradevole: è meglio evitare scarti termici caldo/freddo.

Come e quando praticare il training autogeno.

Tutti gli esercizi di rilassamento devono essere eseguiti ad occhi chiusi, e una volta che si è terminato sarebbe bene fare della ginnastica dolce per sciogliere i muscoli e riprendere il giusto tono muscolare. Gli esercizi base sono sei e non richiedono tempi particolari: siete voi a stabilire la loro durata. L’unica regola da tenere sempre presente è: procedere senza fretta.

Si consiglia comunque di eseguire gli esercizi quotidianamente per circa due o tre volte al giorno e per almeno 15 minuti. Questi esercizi non richiedono nessuno sforzo fisico particolare, e dopo un po’ di allenamento risultano perfettamente naturali. Se all’inizio richiedono un po’ di sforzo di volontà, ne vale comunque la pena in quanto aiutano a combattere lo stress e l’astenia (patologia che presenta svogliatezza, mancanza di appetito, e di energie, scarsa coordinazione dei movimenti ecc), allentano le tensioni muscolari e sono molto efficaci nella riduzione di stati di ansia e insonnia, nell’alleviare i sintomi di: gastrite, emicrania, ipertensione, attacchi di panico, tic nervosi, dipendenza da tabacco, nervosismo ecc.

I sei esercizi del rilassamento mentale.

Il primo esercizio, detto della pesantezza, consente il rilassamento dei muscoli. L’esercizio consiste nell’indurre uno stato di calma, concentrandosi mentalmente sulla parte del corpo interessata e ripetendosi 5-6 volte frasi come: gamba destra /sinistra pesante, braccio destro / sinistro pesante ecc.

Il secondo, esercizio del calore, va ad agire sulla dilatazione dei vasi sanguigni attraverso la concentrazione sulle singole parti del corpo. Lo stato di concentrazione viene ottenuto ripetendosi mentalmente, sempre 5-6 volte, il mio braccio destro /sinistro è caldo, la mia gamba sinistra / destra è calda ecc.

Il terzo, esercizio del cuore, si concentra sulla funzionalità cardiaca: si deve cioè ripetere 5-6 volte il mio cuore batte calmo e regolare e 1-2 volte sono calmo e rilassato.

Il quarto, esercizio del respiro, si concentra sulle funzionalità dell’apparato respiratorio, ripetendo 5-6 volte il mio respiro e calmo e regolare e e 1-2 volte sono calmo e rilassato.

Il quinto, esercizio del plesso solare, agisce sugli organi addominali e si pratica ripetendo 5-6 volte il mio plesso solare è caldo e 1-2 volte sono calmo e rilassato.

Infine il sesto, esercizio della fronte fresca, si concentra a livello cerebrale attraverso la ripetizione, sempre 5-6 volte, della frase la mia fronte è fresca e e 1-2 volte sono calmo e rilassato.

Durante le prime volte si possono verificare le cosiddette scariche autogene, che consistono in movimenti involontari dei muscoli, tosse, riso, ronzii, fischi ecc. Queste scariche autogene non sono altro che l’effetto dell’accumulo delle tensioni che via via si sciolgono durante gli esercizi.

Come allentare le tensioni.

Se il problema riguarda la presenza di tensioni residue, esistono esercizi specifichi che aiutano il loro scioglimento. Bisogna disporsi supini, con le braccia lungo i fianchi e le gambe leggermente divaricate. Sarebbe bene coprirsi anche con una coperta. L’esercizio vero e proprio consiste nello stringere il pugno destro, accompagnando il movimento con una inspirazione e concentrandosi mentalmente sulla parola tensione. Nella fase, invece, di rilassamento del pugno e di conseguenza di espirazione bisogna concentrarsi sulla parola relax. Questo esercizio va ripetuto secondo questa precisa modalità più volte. Stessa cosa anche con il pugno sinistro. Le gambe, alternativamente destra e sinistra, vengono posizionate con le dita del piede che puntano verso il ginocchio e vengono contratte e rilassate sempre alternando inspirazione ed espirazione. Stesso procedimento anche per le natiche che si contraggono e rilassano e per gli occhi che vengono stretti e rilassati. Durante questi esercizi e in concomitanza con le singole parti del corpo che vengono contratte e rilassate si devono formulare mentalmente frasi come: il mio braccio destro è pesante.. molto pesante, la mia gamba sinistra è pesante... molto pesante ecc.

Informazioni Sugli Autori:

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sui Consulenti Scientifici

SALUTE ALIMENTAZIONE FITNESS
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.