Misofonia: cos' è? Sintomi, cause, test e terapia

Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

La misofonia è una condizione che provoca nel soggetto un'intolleranza a determinati suoni, indipendentemente dalla loro intensità. La sintomatologia comprende attacchi di rabbia, attacchi di ansia, tendenza ad allontanarsi bruscamente dal suono che da fastidio...ma quali sono le cause? Come si effettua la diagnosi? E quali sono le terapie? Scopriamolo insieme...

    Indice Articolo:
  1. Caratteristiche
  2. Cause
  3. Sintomi
  4. Diagnosi
  5. Terapia      

Cos’è la misofonia?

Il termine misofonia indica una condizione che provoca nel soggetto un'intolleranza a determinati suoni, indipendentemente dalla loro intensità. Il termine è stato coniato nel 2001 e deriva dall'unione di due parole greche "misos" (odio) e "fonos" (voce/suono), ma attualmente tale condizione non viene riconosciuta al 100% come patologia e pertanto non rientra nei disturbi acustici.

Lo sapevate che...

L’ Academic Medical Center (AMC) di Amsterdam è uno dei pochi centri in Olanda e in Europa che considera la misofonia come un disturbo medico.

Quali suoni provocano la provocano?

La caratteristica principale della misofonia è l'intolleranza ad un singolo suono emesso da terzi, che può essere molto diverso per i diversi soggetti. Ad esempio possono far insorgere misofonia:

  • Suoni nasali quali ad esempio il russare notturno, i respiri profondi, le difficoltà respiratorie, il singhiozzo, il respiro congestionato, (che si ha ad esempio quando si è raffreddati e si ha il naso chiuso), fischi col naso e sbuffi.
  • Suoni orali quali ad esempio masticare, deglutire, mangiarsi le unghie, sgranocchiare, succhiare con la cannuccia, digrignare i denti.
  • Suoni emessi da bambini piccoli, in particolare il pianto e le urla.
  • Suoni emessi da animali come il cinguettio degli uccelli o il gracchiare delle rane.
  • Altri suoni quali il rumore delle scarpe su un pavimento, lo scrocchiare delle articolazioni, le unghie sulla lavagna, le posate che raschiano sul piatto, il rumore dei piatti che vengono lavati, il ticchettio degli orologi, il rumore delle dita che battono sulla tastiera.

Lo sapevate che...

Tendenzialmente qualsiasi suono può produrre misofonia, in quanto il disturbo è molto personale e varia in base alle singole persone.

Possibili cause di questa condizione.

Le cause per cui insorge tale condizione non sono ad oggi ben chiare, ma pare siano da collegare ad un disordine del sistema nervoso centrale, generato da un‘esperienza negativa che è legata ad uno specifico suono.

Si è anche vista un'associazione tra misofonia e acufeni (un disturbo acustico); infatti,  si stima che circa il 60% delle persone che soffrono di acufeni soffrono anche di misofonia, mentre nella popolazione generale la diffusione della misofonia è di circa il 20%.

I sintomi con cui si manifesta la misofonia.

Oltre alla sensazione di fastidio generata dal suono che provoca la misofonia, il soggetto che ne soffre può sviluppare altri sintomi quali:

  • aumento dell'irritabilità che può sfociare in veri e propri attacchi di rabbia con conseguenti episodi di violenza.
  • Attacchi di ansia o di panico tali da non riuscire a controllarsi.
  • Tendenza ad allontanarsi bruscamente dalla fonte del suono che da fastidio.
  • Aumento del battito cardiaco e della sudorazione.
  • Sensazione di agitazione costante, aumento della pressione sanguigna ed aumento del nervosismo.

I test da effettuare per una corretta diagnosi.

La diagnosi di misofonia si effettua principalmente in due modi:

  • Esame obiettivo, un questionario inerente ai suoni o ai rumori che scatenano le reazioni di intolleranza.
  • Diagnosi differenziale, ovvero i test che escludano altri disturbi acustici quali, ad esempio, l'iperacusia (in cui il soggetto ha una ridotta tolleranza a tutti i suoni), ma anche disturbi di tipo psichiatrico come, ad esempio, disturbi che provocano la comparsa di allucinazioni acustiche.

Le cure: terapia cognitivo comportamentale e terapia del suono.

Ad oggi la terapia della misofonia è molto controversa, in quanto non si è ancora deciso se collocare il fenomeno tra i disturbi acustici o tra i disturbi di natura psicologica o psichiatrica. Difatti sembra che vi sia una forte associazione tra misofonia e disturbi di tipo ossessivo compulsivo.

Per il trattamento della misofonia sono state proposte la terapia cognitivo comportamentale e la terapia del suono; entrambe le terapie, dopo aver sottoposto il paziente a dei test per comprendere il grado del problema, mirano a ridurre il disagio ed il fastidio che si avvertono quando si sente quel determinato suono che scatena la condizione.

La terapia del suono, in particolare, può essere eseguita in due modi in base ai casi (non vi sono precise linee guida):

  • Una prima tipologia si basa sul fatto che per ogni suono che da fastidio esiste un contro suono in grado di ridurre o eliminare il fastidio. Per fare ciò è necessario individuare la frequenza sonora del suono che procura fastidio e comporre una sequenza di suoni relativa a questa frequenza che possa controbilanciare il suono fastidioso.
  • Una seconda tipologia prevede invece di esporre il paziente al suono fastidioso finchè non insorge una sorta di adattamento al suono ed il paziente non prova più fastidio quando lo ascolta.

E’ importante sapere che...

Per quanto riguarda i farmaci sono stati fatti diversi studi con diverse sostanze farmacologiche, ma nessuna sperimentazione ha portato ad un risultato concreto e quindi ad oggi non esistono farmaci per il trattamento della patologia.

L’articolo ha uno scopo esclusivamente informativo e non intende sostituire il parere del medico o altro specialista della salute.

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Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

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