Aminoacidi: cosa sono? A cosa servono? Tipi, benefici e controindicazioni

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Gli aminoacidi sono molecole organiche importanti in quanto svolgono diverse funzioni biologiche. Scopriamo a cosa servono, quanti tipi ne esistono e quali sono quelli essenziali cioè che non sono sintetizzati direttamente dall’organismo e devono essere assunti attraverso l’alimentazione. Analizziamo i benefici di queste molecole che costituiscono le proteine e le eventuali controindicazioni derivanti dall’uso improprio.

    Indice Articolo:
  1. Caratteristiche
  2. Tipologie
  3. Alimenti
  4. Integratori
  5. Benefici e controindicazioni

Cosa sono ed a cosa servono gli aminoacidi?

Gli aminoacidi sono sostanze a basso peso molecolare che costituiscono gli elementi costitutivi delle proteine. Essi sono formati da almeno un gruppo acido organico (carbossilico) e da almeno un gruppo aminico ed hanno la proprietà di legarsi l’uno all’altro tramite un legame detto peptidico. Un gruppo aminico di un aminoacido si unisce ad uno carbossilico di un altro formando una molecola nuova dotata alle due estremità rispettivamente di un gruppo amino- terminale e carbossi-terminale che possono legarsi ad altri aminoacidi. Vengono così a formarsi delle lunghe catene che sono le proteine e che, a seconda della loro composizione e disposizione in aminoacidi, hanno diverse proprietà.

Gli amminoacidi assunti tramite gli alimenti, una volta passati nello stomaco si scindono e vengono poi assorbiti dall’intestino tenue e quindi utilizzati dall’organismo dove svolgono alcune funzioni fondamentali:

Tipologie

Si conoscono circa 500 forme diverse di aminoacidi, distinte in base ai legami chimici che le caratterizzano, ma quelli presenti nelle proteine degll’ornanismo, codificati nel DNA, sono 20 e si dividono in due grandi categorie:

Gli aminoacidi essenziali, che non vengono sintetizzati dall’organismo ma sono assimilabili esclusivamente grazie all’alimentazione sono: lisina, tripofano, leucina, isoleucina, fenilalanina, treonina, metionina, istidina e valina

Gli aminoacidi non essenziali, quelli che l’organismo produce in base al proprio bisogno sono: cisteina, alanina, arginina, acido aspartico, glutammato, tirosina, glicina, prolina, istidina, serina, asparagina

Oltre alla suddetta divisione è possibile fare un’ulteriore classificazione degli aminoacidi in:

Approfondisci le funzioni degli aminoacidi essenziali.

In quali alimenti si trovano gli aminoacidi essenziali?

Come detto gli aminoacidi non essenziali vengono sintetizzati direttamente dall’organismo, mentre quelli essenziali devono essere introdotti con l’alimentazione. Essi sono indispensabili all’uomo per cui è necessario che una dieta corretta preveda il giusto apporto di proteine. Le proteine più complete o nobili, che contengono tutti gli aminoacidi essenziali in quantità e in rapporti equilibrati si trovano in alimenti di origine animale quali carne, pesce, uova, formaggi, mentre gli alimenti di origine vegetale contengono proteine incomplete in quanto carenti di alcuni aminoacidi essenziali. Queste proteine incomplete devono quindi essere necessariamente combinate con altri alimenti per fornire tutti i nutrienti essenziali per l’organismo.

Il fabbisogno di proteine varia in base al sesso, l’età, lo stile di vita, il metabolismo individuale, l’attività sportiva e può andare da un minimo di 0, 8g per kg di peso fino a quantità molto più alte per soggetti che praticano intense attività sportive.

Una dieta equilibrata dovrebbero contenere per i â…” proteine di origine animale e per â…“ proteine di origine vegetale.

Gli alimenti ricchi di aminoacidi essenziali sono:

leucina

mais, uova, latte, pollo

fenilalanina

uova, riso integrale, grano

treonina

mais, uova, soia

metionina

uova, grano, carne

istidina

pesce, carne, formaggi

valina

uova, latte, mais, bresaola

lisina

manzo, latte soia

isoleucina

uova, mais, patate, pollo

tripofano

latte, uova, manioca

Per sapere la quantità di aminoacidi essenziali in un cibo basta calcolarne l’indice chimico. Esso è il rapporto tra la quantità di un aminoacido in un grammo della proteina in esame e la quantità dello stesso aminoacido in un grammo di proteina di riferimento. Più è alto questo rapporto maggiore risulterà essere la percentuale di aminoacidi essenziali.

Aminoacidi e sport: il ruolo degli integratori.

Da sempre è stata riconosciuta l’importanza delle proteine per la costruzione della fibra muscolare, e da sempre gli sportivi seguono diete ad alto contenuto proteico. Un ruolo di primo piano in questo discorso spetta quindi agli aminoacidi, ovvero le molecole che costituiscono le proteine.

Gli aminoacidi ramificati, conosciuti anche come BCAA, sono gli aminoacidi più utilizzati negli sport che richiedono sforzo fisico e resistenza. Essi hanno infatti, due importanti funzioni:

Puoi approfondire le proprietà degli aminoacidi ramificati.

Normalmente il fabbisogno di aminoacidi è assicurato da un’ alimentazione varia ed equilibrata. Aumentando le quantità di alimenti proteici non grassi (pollo, e carni bianche in genere, albume d’uovo, pesce azzurro) e cercando di combinare le proteine incomplete con altri alimenti che suppliscano alla carenza di aminoacidi essenziali, (pasta e legumi), si può tranquillamente evitare di ricorrere a preparati e surrogati industriali anche quando si segue un allenamento più intenso

Tuttavia, se si svolge un’attività sportiva da sforzo o di resistenza, oltre ai già diffusissimi integratori alimentari da assumere nel corso della giornata. può essere necessaria una supplementazione che consenta un recupero più rapido ed induca una miglior risposta dell’organismo nelle successive sedute sportive.

Lo sforzo, infatti, comporta un bilancio negativo di azoto a livello muscolare, in quanto molti aminoacidi vengono utilizzati per produrre energia.

L‘assunzione di integratori a base di aminoacidi sembra essere vantaggiosa nelle 24-48 ore successive per:

Si dovranno inoltre assumere bevande ricche di sali minerali per riequilibrare le perdite d’acqua, sali minerali e riserve glucidiche avute durante l’attività fisica.

Benefici e controindicazioni dell’integrazione di aminoacidi.

Come più volte detto la funzione essenziale dei mattoncini che costituiscono le proteine è quella di rinnovare le cellule dell’organismo. Alcuni aminoacidi però apportano benefici specifici, per cui soprattutto se si verificano determinate condizioni l’integrazione di aminoacidi può essere una soluzione da valutare attentamente.

I rischi da carenza di aminoacidi.

La carenza anche di uno solo degli aminoacidi impedisce agli altri di effettuare la corretta sintesi proteica con tutte le conseguenze che possono insorgere in caso di carenza di proteine: perdita di tono muscolare, abbassamento delle difese immunitarie, perdita di memoria e concentrazione, calo di peso corporeo.

Inoltre, poichè ogni aminoacido svolge anche funzioni specifiche, la mancanza di sufficiente apporto di ogni tipo può comportare svariati rischi:

  • La carenza di tirosina può far insorgere alterazioni nelle funzioni della tiroide;

  • Un deficit di tripofano, aminoacido essenziale per la sintesi della serotonina e melatonina può causare insonnia, stati di ansia e riduzione del benessere psichico in generale;

  • Arginina, creatina e carnitina svolgono funzioni essenziali per la produzione di collagene ed elastina, per cui una carenza di tali aminoacidi non solo facilita l’invecchiamento cutaneo, ma anche la caduta di capelli e l’indebolimento delle fasce muscolari.

Controindicazioni.

Essendo gli aminoacidi gli elementi base per la sintetizzazione delle proteine, è chiaro che sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo, per cui l’assunzione, di integratori di aminoacidi è necessaria quando non è possibile soddisfare con la dieta l’apporto fisiologico. Tali sostanze se assunte con moderazione difficilmente possono arrecare danni, ma vanno comunque assunti sotto stretto controllo medico.

Un’assunzione di grandi quantità di integratori di aminoacidi (dosaggio consigliato un grammo per ogni chilogrammo di peso corporeo) può, infatti, essere dannosa per il fegato ed i reni.

Di conseguenza le persone affette da patologie renali devono limitare il consumo di proteine e quindi di aminoacidi in quanto le proteine costringono il rene ad un eccesso di lavoro per eliminare le scorie

Anche chi soffre di patologie epatiche come cirrosi o epatiti deve limitare l’assunzione di aminoacidi e proteine perchè il fegato non riesce a metabolizzarli correttamente.

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