Ipomea: proprietà ed effetti della pianta

Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

L'ipomea violacea è una pianta rampicante che contiene un alcaloide psicogeno che crea allucinazioni ed effetti simili alla droga LSD: l’ergina. Approfondiamo le caratteristiche di questa pianta e tutte le controindicazioni al suo utilizzo

    Indice Articolo:
  1. Caratteristiche
  2. Utilizzo
  3. Controindicazioni ed effetti collaterali

Caratteristiche dell’Ipomea.

L'ipomea è una pianta poco utilizzata nel settore erboristico ed omeopatico a causa di alcuni suoi principi attivi che, se assunti in dosi massicce risultano pericolosi. Alcuni tipi vengono utilizzati dalla medicina indiana non ufficiale per trattare diversi disturbi, mentre in Italia è sottoposta a legislazione.

E’ una pianta appartenente all'ordine delle Solanales ed alla famiglia delle Convolvulaceae, piante che presentano i tipici fiori definiti comunemente "a campanella" o "campanule". Sono piante rampicanti e sempreverdi che vengono utilizzate come piante ornamentali e che sono diffuse per lo più nella colorazione blu - viola, bianco o porpora.

I fiori possono essere singoli o in gruppi ed in alcune specie i fiori si aprono verso il crepuscolo, rimangono aperti per tutta la notte e si chiudono poi al mattino intorno a mezzogiorno.

L'ipomea conta circa 600 specie, diffuse in tutto il mondo, dai paesi tropicali all'Europa.

Tra le specie più comuni abbiamo:

  • Ipomea violacea: chiamata anche ipomea purpurea o Morning Glory, è la specie più diffusa e quella che presenta dei semi con un'elevata tossicità. È originaria del Messico e dell'America centrale, i fiori sono di varie tonalità di viola con una sfumatura bianca al centro.
  • Ipomea nil: è una pianta originaria dell'Africa tropicale che presenta fiori blu al momento della fioritura che man mano virano verso le gradazioni del rosso. Presenta un fusto ricoperto da peluria.
  • Ipomea alba: presenta fiori bianchi che si aprono la sera verso il tramonto e, dopo esser rimasti aperti tutta la notte, si richiudono verso metà mattinata. Per tale motivo prende il nome di Moonflower o fiore di luna. È tipica dell'America tropicale.
  • Ipomea tricolor: è originaria del Messico, i fiori hanno diverse colorazioni (per lo più sulle tonalità del rosso e del blu tanto da esser chiamata anche ipomea rubro - caerulea) e sono a forma di tromba.
  • Ipomea digitata: è una pianta tipica dell'India conosciuta anche come Ipomea paniculata, con fiori di colore porpora o violacei.
  • Ipomea holubii: è una specie di ipomea nana in quanto i suoi arbusti non superano mai i 25 cm di altezza. È originaria del sud Africa e presenta fiori color porpora.

Usi della Morning Glory.

La caratteristica principale della specie ipomea violacea è quella di contenere nei suoi semi un principio attivo noto come ergina o amide dell'acido lisergico (LSA), oltre ad altri principi attivi quali ergometrina, lisergolo, cianoclavina ed isoergina. La caratteristica dell'ergina è quella di essere una sostanza psicogena con effetti allucinogeni paragonabili alla droga LSD. Per tale motivo venivano usati dagli indiani d'America durante i rituali e le cerimonie religiose per indurre lo stato di trance.

Attualmente l'ipomea si usa sottoforma di rimedio omeopatico, in particolare sottoforma di fiore indiano (una preparazione simile ai fiori di Bach) noto come Morning Glory.

Approfondisci le caratteristiche dei rimedi omeopatici.

L'assunzione di questo rimedio risulta utile per:

Come i fiori di Bach anche il Morning Glory viene aggiunto ad una miscela di acqua e brandy o acqua e aceto di mele e se ne assumono 3 - 4 gocce al mattino e alla sera per un periodo variabile in base alle necessità.

Ipomea digitata: caratteristiche e usi di una cugina della violacea.

Un'altra tipologia di ipomea, l'ipomea digitata, contiene tra i suoi principi attivi saponine, composti fenolici, beta - sitosterolo, un potente antiossidante, glicosidi, ed ergonovina (un alcaloide), e viene utilizzata sotto forma di integratore:

  • Come tonico, per reagire meglio ai periodi di stress.
  • Per ridurre i flussi mestruali abbondanti grazie all'azione dell'ergonovina sul ciclo mestruale.
  • Per il trattamento dei disordini gastrointestinali.
  • In caso di ingrossamento di fegato e milza.
  • Nel caso in cui sia necessario aumentare la libido sessuale.
  • Per prevenire l'accumulo di grasso corporeo.
  • Come sostanza galattogena, cioè per stimolare la produzione di latte.
  • Per ridurre il colesterolo, i trigliceridi e la pressione sanguigna.
  • Prevenire il cancro e stimolare il sistema immunitario.
Tutti questi effetti sono legati all'azione sinergica dei due principi attivi.Dosi e modalità di somministrazione sono variabili in base ai casi.

Effetti collaterali ipomea violacea

A causa delle sostanze allucinogene contenute, i semi di ipomea violacea sono considerati una vera e propria droga e pertanto il loro consumo è regolamentato da una norma legislativa. In particolare in Italia, secondo l'articolo 14 del DPR n. 309/90, i semi di ipomea e l'ergina in essi contenuta sono inseriti nell'elenco delle sostanze stupefacenti nella tabella I (DM del 25.09.2007).

Il consumo di semi di ipomea quindi può causare effetti collaterali simili a quelli delle droghe quali ad esempio:

Per tale motivo l'assunzione di tali semi è assolutamente controindicata in gravidanza (in quanto l'ergina provoca contrazioni uterine e potrebbe provocare aborto o parto prematuro) e in soggetti al di sotto dei 18 anni (a causa dei danni che potrebbe causare in generale).

Il consumo dei semi è inoltre controindicato in caso di problemi epatici, disordini di natura psichiatrica, epilessia e problemi psicologici poichè potrebbe aggravare la sintomatologia.

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