Sepia omeopatia

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La sepia è un estratto dal pesce omonimo, dalle molteplici virtù curative e molto utilizzato in omeopatia. Ma a cosa serve? Le sue proprietà terapeutiche sono note sin dall'antichità, infatti la si ritrova citata in tantissime opere risalenti al periodo greco o romano: Aristotele fu uno dei primi a descrivere sia la seppia in sé sia le modalità di impiego nel suo inchiostro nerastro. Oggi essa viene utilizzata per lo più nella cura delle disfunzioni ormonali e dei disturbi ad essi connessi. Vediamo quali sono le caratteristiche dell'estratto di seppia, i benefici per la salute e le applicazioni terapeutiche, nonchè i possibili rischi di effetti collaterali che possono essere causati dall'assunzione del prodotto omeopatico. Per completezza affronteremo le questioni pratiche legate al dosaggio ed alla modalità di assunzione.

    Indice Articolo:
  1. Cosa è
  2. Sepia officinalis e sepia compositum
  3. A cosa serve
  4. Proprietà terapeutiche
  5. Posologia
  6. Tintura madre
  7. Granuli
  8. Controindicazioni ed effetti collaterali

Cosa è la sepia e quali sono le sue proprietà?

La sepia è una sostanza di origine animale estratta, come dice lo stesso nome, dall'inchiostro di seppia (o “nero di seppia”); si tratta infatti proprio del liquido nerastro che le seppie utilizzano a scopo difensivo nel momento in cui si sentono attaccate da altri predatori. E’ usata in omeopatia per risolvere una serie di problemi legati alle disfunzioni ormonali, che hanno ricadute sul piano neurologico (emicrania, ansia, depressione), sulla digestione, sulle vie urinarie (cistiti), e così via; quindi risulta anche particolarmente utile per le donne, soprattutto nei periodi critici della gravidanza e della menopausa, o per curare i disturbi mestruali. L’estratto di sepia si trova in commercio in diverse forme, e pur non essendo un farmaco vero è proprio è disponibile in farmacie, parafarmacie ed erboristerie.

Sepia officinalis e sepia compositum.

La sepia è commercializzata in due tipologie differenti: la sepia officinalis e la sepia compositum. La differenza consiste nel fatto che la prima tipologia di sepia è pura, quindi molto concentrata ed efficace, e viene utilizzata per risolvere un disturbo specifico; la seconda tipologia di sepia invece è unita ad altri rimedi omeopatici, per cui perde parte della sua efficacia, ma risulta integrata da altre sostanze con proprietà terapeutiche simili.

A cosa serve?

In omeopatia vi sono dei rimedi che agiscono su determinate categorie di persone piuttosto che altre; spesso il rimedio omeopatico e la tipologia di persona assumono la stessa definizione. Ciò riguarda anche la sepia, che in omeopatia è utilizzata per curare tutte le patologie relative ad un tipo di personalità apatica, che prende appunto il nome proprio dalla seppia: il tipo sepia.

Si tratta di una categoria di persone che, come la seppia, tende a passare la sua vita in solitudine; l’esistenza del tipo sepia è contrassegnata da un pessimismo di fondo, e soprattutto dal nervosismo, che spesso lo allontana dagli altri, impedendogli di sviluppare una vita sociale.

Proprietà terapeutiche.

La sepia composta essenzialmente da melanina che contiene magnesio e calcio, agisce su diversi disturbi dell’organismo che impediscono alla tipologia sepia di vivere una vita normale; vediamo i principali aspetti dell’organismo sui quali esercita i suoi benefici.

Si usa contro la depressione: La tipologia sepia a causa del suo carattere, corre maggiormente il rischio di cadere in depressione o comunque di sviluppare patologie psicosomatiche come ansia o emicrania. La sepia officinalis risolve tutti i problemi di origine neurologica in quanto va ad agire sul sistema nervoso autonomo: risolvendo il problema all'origine, di conseguenza risolve le patologie secondarie come la caduta di capelli, la sensazione di apatia generale e l’astenia, cioè la sensazione di sentirsi perennemente stanchi.

Questa funzione rinvigorente è particolarmente utile alle donne, che possono sfruttare le proprietà benefiche della sepia nei momenti più critici della loro vita, come la menopausa, in cui sepia può essere utile a contrastare le vampate, o la gravidanza.

Regolarizza il ciclo mestruale: è stato scientificamente dimostrato che sepia è utile anche in caso di ciclo irregolare e di disturbi mestruali in generale, in quanto essi spesso scompaiono con il rilassamento del sistema nervoso.

Previene le varici: la sepia contribuisce alla regolarizzazione della circolazione e questo ha un effetto benefico su tutto l’organismo;una delle conseguenze a livello circolatorio è la prevenzione delle varici.

Riduce il colesterolo e regolarizza le funzioni epatiche: inoltre sepia contribuisce anche a regolarizzare le funzioni del fegato, quindi è utile nella riduzione del colesterolo o delle cosiddette macchie epatiche, cioè delle macchie della pelle che possono comparire in seguito ad un’eccessiva produzione di bile da parte del fegato o comunque quando il fegato funziona male. Di conseguenza, sepia è utile anche nel regolarizzare le funzioni escretive e urinarie, in particolare nei casi di infezioni alle vie uro-genitali e nei casi di incontinenza, in quanto quest’ultima è spesso di origine nervosa.

Posologia: come e quando assumere la sepia.

La sepia viene commercializzata sotto forma di tintura madre ovvero la soluzione idroalcolica dell'elemento che va mescolata in ragione di 1:99 con solvente, o sotto forma di granuli che sono la forma omeopatica più utilizzata e vanno sciolti sotto la lingua per assicurare la migliore diffusione nell'organismo. In qualunque forma la si assuma, la sepia va sempre assunta a stomaco vuoto, magari qualche ora prima dei pasti così farà più effetto; è bene inoltre evitare o comunque limitare il consumo di caffè, alcool e nicotina durante il trattamento a base di sepia, così come durante tutti i trattamenti a base omeopatica.

Tintura madre

La tintura madre è l’estratto liquido della sostanza, che va sempre diluito nell'acqua, e che può essere utilizzato sia come unico rimedio sia associato ad altri rimedi omeopatici. Per assumere le gocce basta versarle tramite l’apposito barattolo in un bicchiere in cui sono già state versate due dita d’acqua, e bere subito. La posologia per la tintura madre non può essere indicata in maniera generica, in quanto tutto dipende dalla gravità del disturbo e dall'associazione o meno con altre erbe o altri farmaci; in genere la dose minima è di 5 gocce da assumere due volte al dì, ma trattandosi di rimedi omeopatici ogni persona deve trovare la giusta dose affinché la sostanza faccia effetto, magari facendosi consigliare dall'omeopata o dal farmacista.

In forma di granuli.

I granuli si presentano invece in forma solida, e sono contenuti solitamente in un piccolo barattolo da cui estrarre la quantità desiderata. Nel caso si assumano i granuli di sepia è bene non toccarli con le mani, in quanto il principio attivo in essi contenuto potrebbe andare perso e quindi essi potrebbero perdere la loro efficacia: per utilizzarli in maniera corretta essi devono essere fatti scivolare sul coperchio del barattolo e da lì introdotti direttamente in bocca. Vanno posizionati sotto la lingua e lì lasciati finché non si saranno sciolti completamente, quindi senza masticarli ma neanche deglutendoli interi. La posologia dei granuli di sepia è di circa 3- 5 granuli due volte al dì, ma anche in questo caso, così come per la tintura madre, la posologia varia di persona in persona e deve essere decisa dal paziente insieme al farmacista o all'omeopata.

Controindicazioni e rischi di effetti collaterali.

Essendo un rimedio completamente omeopatico la sepia non presenta né controindicazioni né effetti collaterali, come potrebbe invece accadere per un farmaco. Ciò non vuol dire che il nostro organismo ne tolleri quantità eccessive: sebbene non siano ancora stati rilevati potenziali effetti tossici derivanti da un sovradosaggio di sepia, è sempre buona norma non esagerare e attenersi strettamente alla posologia indicataci dal medico o dall'omeopata. Inoltre, sebbene alcuni omeopati lo consiglino, è bene evitare di far assumere sepia ai neonati e ai bambini sotto i 10 anni, non perché ci siano dei rischi reali ma per pura e semplice precauzione.

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