Ritenzione idrica: cos’è? Sintomi, cause e rimedi

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Informazioni sulle cause ed i rimedi per combattere la ritenzione idrica. Scopriamo i sintomi del disturbo e cosa fare per ridurla o eliminarla: dalla dieta alle tisane, dai trattamenti estetici alle terapie naturali e farmacologiche.

    Indice Articolo:
  1. Cosa è
  2. Tipi di ritenzione idrica
  3. Chi colpisce
  4. Zone colpite
  5. Sintomi
  6. Cause
  7. L’alimentazione
  8. Cause fisiologiche
  9. I farmaci
  10. Cause patologiche
  11. Cosa fare?
    1. L'alimentazione giusta
    2. Fitoterapia
    3. Trattamenti estetici
    4. Rimedi farmacologici
    5. Attività sportiva
    6. Consigli pratici

La ritenzione idrica è da considerarsi una vera e propria patologia endocrina, legata cioè al metabolismo, che a volte può accompagnarsi a dolore nelle zone colpite. La ritenzione idrica è un problema che colpisce in una percentuale molto maggiore le donne rispetto agli uomini, una donna su due è affetta contemporaneamente da ritenzione idrica e cellulite. Dietro la ritenzione idrica vi sono tutta un'altra serie di fattori che vanno ad incidere in modo più o meno determinante, motivo per cui per prevenire o sconfiggere la ritenzione idrica è necessario intervenire su diversi aspetti della vita di una persona primo fra tutti l'alimentazione. Vediamo cosa fare per riconoscerla, capire da dove deriva e curarla al meglio con i trattamenti adeguati.

Cosa è la ritenzione idrica.

Quello della ritenzione idrica è un fenomeno molto diffuso a causa del quale l’organismo tende a trattenere liquidi negli spazi intercellulari nelle zone ricche di tessuto adiposo. L’effetto che crea il ristagno dei liquidi è quello che si dice a buccia d’arancia, ovvero la pelle presenta una caratteristica conformazione dovuta al fatto che a livello sottocutaneo sono presenti liquidi e cellule adipose in eccesso dovuti a un problema di compromissione del microcircolo, cioè di quei vasi sanguigni e linfatici che si trovano a livello sottocutaneo. Alla base del ristagno del liquido extracellulare, infatti, vi è un cattivo funzionamento del sistema circolatorio venoso e di quello linfatico, la presenza di questa disfunzione quindi, oltre a dare origine ai ristagni dei liquidi che sfociano in edemi e gonfiori, visibili soprattutto negli arti inferiori e nelle zone più predisposte ad accumulare grasso come cosce, pancia e fianchi, ostacola anche l’eliminazione delle scorie e l’apporto dei nutrienti alle cellule, il che, nel lungo periodo, può provocare insufficienza renale o altri tipi di patologie.

Tipi di ritenzione idrica.

La ritenzione idrica può essere distinta in diverse tipologie a seconda dell’origine che ha e di come si manifesta.

Ritenzione idrica primaria: o circolatoria, questo tipo di ritenzione idrica è quella propriamente detta che riguarda l’accumulo di liquido tra gli spazi che ci sono tra una cellula e l’altra. Questo tipo di ritenzione è da attribuirsi al sistema linfatico e al sistema circolatorio che non funzionando bene creano un rallentamento della circolazione e un ristagno di liquidi. Si accompagna a tumefazione dei tessuti e può provocare dolore.

Ritenzione idrica secondaria: è un tipo di ritenzione idrica associata a patologie arteriose, come l’ipertensione, o ad una patologia linfatica come il linfoedema, o insufficienza renale.

Ritenzione idrica alimentare: è un tipo di ritenzione idrica che dipende dalla scorretta alimentazione, specialmente da un’alimentazione ricca di sodio. Di solito infatti cattive abitudini alimentari sono tra le cause principali a cui vanno aggiunte poi tutta una serie di abitudini di vita sbagliate come la sedentarietà, li indossare abiti troppo stretti, passare molto tempo in piedi o comunque nella stessa posizione,

Ritenzione idrica iatrogena: è un tipo di ritenzione idrica causata da abuso di farmaci.

Chi colpisce.

La ritenzione idrica è una patologia che colpisce maggiormente le donne, specialmente quelle che conducono una vita sedentaria, sia per un fattore ormonale, sia per un problema di minore efficienza del sistema linfatico. Anche nell’uomo però può verificarsi un fenomeno di ritenzione idrica, se la dieta è troppo ricca di sale o se si beve poca acqua. E si può avere ritenzione idrica anche nello sportivo poiché chi fa sport specialmente a livello agonistico secerne quantità elevate di un ormone che si correla allo stress, l’aldosterone, che è un ormone che causa la ritenzione idrica perché promuove il richiamo di acqua e ne inibisce l’eliminazione. A volte la ritenzione idrica può colpire anche i bambini, sebbene questi siano più a rischio per il fenomeno opposto cioè la disidratazione. La ritenzione idrica nei bambini si verifica quando vi è un edema, quindi un accumulo di liquido, dovuto a carenze nutrizionali, come per esempio la carenza di proteine, tale fenomeno infatti lo notiamo nei bambini africani che presentano il classico gonfiore all’addome.

Zone colpite.

La ritenzione idrica può essere generalizzata, cioè presente in tutti i distretti dell’organismo, o localizzata, cioè presente solo in alcune zone del corpo. Le cause principali di questa ritenzione localizzata sono da attribuirsi ad accumuli di grasso localizzati e diete ricche di sodio e povere di acqua.

Parte superiore del corpo. Nella parte superiore del corpo la ritenzione idrica può riguardare il viso, producendo un effetto di “faccia gonfia”, gli occhi, producendo il caratteristico effetto delle borse sotto gli occhi e un generale gonfiore degli occhi, le braccia e le mani, specialmente.

Parte mediana del corpo. Nella parte mediana del corpo la ritenzione idrica si manifesta nella zona addominale sia a livello della pancia, sia a livello dei fianchi, sia a livello dei glutei.

Parte inferiore del corpo. La parte inferiore del corpo, specialmente gli arti inferiori, è generalmente la più colpita dalla ritenzione idrica in quanto risente della forza di gravità e dello stare in piedi, che affaticano il sistema venoso e portano quindi ad un problema circolatorio. La ritenzione idrica la possiamo trovare lungo tutta la lunghezza degli arti inferiori dalle gambe alle ginocchia, alle caviglie fino ai piedi, dove si verifica con il frequente fenomeno dei “piedi gonfi” specie in coloro che passano molte ore in piedi.

I sintomi: come si manifesta.

In una prima fase la ritenzione idrica si manifesta semplicemente come un senso di gonfiore che di solito colpisce le zone inferiori del corpo, ad esempio con gonfiore ai piedi o ai polpacci, dopo che si è trascorso molto tempo in piedi, inconvenienti che con il tempo si possono estendere alle zone più sensibili agli accumuli di grasso come cosce, glutei ed addome.

Dopo una prima fase questi gonfiori tendono ad accentuarsi trasformandosi in veri e propri edemi che possono essere quasi considerati come la manifestazione iniziale della cellulite, e che se trascurati quindi possono evolvere in tutti gli altri stadi della cellulite.

Altro sintomo visibile della ritenzione idrica può essere rappresentato dalla comparsa di capillari e vene varicose, che sono espressione proprio di un insufficienza circolatoria cronica e di una fragilità dei canali venosi.

Le cause.

Generalmente la ritenzione idrica di per se non è una patologia, ma è semplicemente una conseguenza di uno stile di vita squilibrato, la ritenzione idrica può avere diverse cause, alimentari, transitorie, farmacologiche, patologiche o dovute alla sedentarietà. Tutte le cause hanno un denominatore comune, cioè causano uno squilibrio nel bilancio idrico salino dell’organismo. Normalmente nel nostro organismo l’acqua trattenuta e l’acqua eliminata sono in equilibrio ma qualora si verificassero le condizioni, che descriveremo di seguito, che aumentano la quantità di acqua trattenuta e diminuiscano quella di acqua eliminata, si avrà il fenomeno della ritenzione idrica.

L’alimentazione.

Un alimentazione squilibrata, ricca di grassi e sale, assenza di attività fisica, abuso di fumo, alcool, sono tutti fattori che possono incidere pesantemente sull’insorgere della ritenzione idrica, per cercare di eliminare i liquidi in eccesso, prima che questi creino danni estetici o peggio ancora salutari all’organismo quindi non bisogna far altro che correggere le proprie abitudini seguendo una dieta equilibrata, facendo un po’ di attività fisica, moderando il consumo di farmaci, bevande alcooliche o altre sostanze che possono essere nocive per l’organismo, e naturalmente abituaandosi a bere molto, perché nonostante sembri un paradosso mantenere l’organismo ben idratato è uno dei modi migliori per sconfiggere la ritenzione idrica.

Un’alimentazione ricca di sodio e povera di acqua è una delle cause principali di ritenzione idrica. Si raccomanda infatti di non superare i 3 g al giorno di sale per evitare problemi di ritenzione idrica e di pressione alta e di bere almeno due litri d’acqua al giorno. Gli alimenti che favoriscono la ritenzione idrica e quindi da evitare sono gli insaccati, i prodotti industriali come la margarina, i dadi, i sottaceti, i prodotti pronti, i formaggi, la pizza e il cioccolato e a volte anche il pane può contenere molto sale. E’ bene inoltre sostituire il sale con le spezie per condire i propri alimenti ed evitare le fritture. Chi segue una dieta vegana farà bene ad eliminare alcune verdure dalla propria dieta se soffre di ritenzione idrica, come il sedano, il radicchio, i cetrioli e la bieta, perché pare abbiano un maggiore contenuto di sale. Da evitare anche gli alimenti a base di liquirizia perché contiene una sostanza, chiamata glicirizzina, che crea, se assunta in dosi massicce, un disequilibrio idrico – salino all’organismo con conseguente ritenzione idrica. Sconsigliate anche le bevande a base di alcol come la birra.

  Leggi anche: Alimenti che hanno proprietà drenanti

Cause fisiologiche.

Una ritenzione idrica si può avere in alcuni casi particolari e transitori, per cui è una ritenzione idrica che scompare una volta passato lo stato in cui ci si trova. Il fatto che la ritenzione idrica, proprio come la cellulite, sia un problema che colpisce una percentuale molto più alta di donne rispetto agli uomini è dovuta a fattori genetici ed ormonali, non è un caso infatti che tra le numerose concause che possono essere all’origine di questo problema vi sia ad esempio l’utilizzo della pillola anticoncezionale o di altri farmaci ad esempio per regolare la menopausa, ovvero di terapie che in qualche modo vanno ad incidere sul livello degli ormoni.

Gravidanza e allattamento: quando una donna è in gravidanza o sta allattando può trovarsi di fronte a ritenzione idrica. Nel caso di donna incinta questo avviene sia a causa dello schiacciamento delle vene dovuto al peso del bambino sull’addome sia al fatto che aumentano i tessuti adiposi che quindi trattengono più liquido. Durante l’allattamento invece la donna può avere ritenzione idrica a causa della secrezione della prolattina che produce un effetto di ritenzione perché trattiene i liquidi corporei allo scopo di aumentare il latte prodotto.

Ciclo mestruale: durante il ciclo mestruale, specialmente nel periodo prima dell’ovulazione o subito dopo in quello premestruale, può comparire un’improvvisa ritenzione idrica che causa anche un modesto aumento di peso. Questo dipende da cause ormonali, cioè dagli squilibri nelle concentrazioni degli ormoni che si verificano durante il ciclo.

Menopausa: per il periodo della menopausa vale più o meno quanto detto per il periodo mestruale, in quanto i cambiamenti nelle concentrazioni degli ormoni possono portare a ritenzione idrica. Durante il periodo menopausale possono però essere responsabili di ritenzione idrica anche i farmaci assunti per la terapia sostitutiva e l’aumento fisiologico del tessuto adiposo che causa spesso sovrappeso.

Dopo un’operazione: si può verificare ritenzione idrica durante un periodo post operatorio, sotto forma di gonfiore, specialmente negli interventi di liposuzione o lipoaspirazione, poiché si interviene in quei distretti in cui è presente il tessuto adiposo che trattiene molta acqua per cui il normale gonfiore dei tessuti che si verifica dopo un’operazione in questi distretti dura molto di più e da luogo a ritenzione idrica che può diventare permanente.

Altre situazioni: la ritenzione idrica si può avere anche dopo un aborto o dopo il parto. Nel primo caso probabilmente la ritenzione idrica è dovuta allo stress che comporta l’aborto, si tende a mangiare per consolarsi e quindi aumenta la ritenzione idrica. Nel secondo caso si deve considerare che l’organismo dopo il parto cerca di ritornare alle condizioni normali in cui si trovava prima di una gravidanza per cui gli ormoni subiscono cambiamenti e possono causare ritenzione idrica.

I farmaci che causano ritenzione idrica.

Alcuni farmaci possono provocare ritenzione idrica. Tra questi la pillola anticoncezionale, poiché contiene estrogeni e progesterone, gli antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti FANS), oppure gli steroidi tra cui il cortisone (per esempio il deltacortene). Anche i farmaci antidepressivi possono provocare ritenzione idrica. Un altro farmaco che causa ritenzione idrica è la finasteride, un farmaco che è utilizzato nel trattamento delle calvizie.

Cause patologiche.

La ritenzione idrica può collegarsi anche a delle malattie specifiche che hanno tra le loro conseguenze anche un aumento del ristagno di liquidi.

Intolleranze: le intolleranze alimentari sono lievi allergie verso alcuni alimenti che possono determinare la comparsa di ritenzione idrica in quanto l’introduzione di questi alimenti determina il danno ad alcune cellule e la produzione di tossine e questo causa il richiamo di acqua e gonfiore ai tessuti.

Tiroide: la presenza di una malattia tiroidea quale l’ipotiroidismo può essere causa di ritenzione idrica. La spiegazione sta nel rallentamento del metabolismo e dei processi in generale dell’organismo che determina questa patologia con la mancata o insufficiente produzione di ormoni tiroidei.

Problemi renali o epatici: un’insufficienza renale o epatica può portare a ritenzione idrica per l’incapacità di drenare i liquidi in eccesso nell’organismo che rimangono quindi in circolo.

Fibromialgia: chi soffre di fibromialgia, una patologia che colpisce l’apparato motorio, provoca alterazioni anche a livello linfatico e causa quindi ritenzione idrica.

Cosa fare per combattere la ritenzione di liquidi?

Quando non si è in presenza di situazioni o patologie particolari quindi, proprio come la cellulite, la ritenzione idrica può essere curata eliminando, o meglio modificando quella che potrebbe essere definita la causa primaria dell’insorgere della ritenzione. Per combattere ed eliminare la ritenzione idrica possiamo affidarci a diversi rimedi che possono essere i classici “rimedi della nonna” cioè i rimedi naturali, rimedi alimentari, adattando l’alimentazione, e rimedi estetici e farmacologici.

Alimentazione corretta.

L’alimentazione gioca un ruolo essenziale nella lotta alla ritenzione idrica. Il primo passo è l’eliminazione del sale dall’alimentazione o comunque una sua riduzione notevole. Quindi si consiglia di condire gli alimenti con spezie, limone o aceto per evitare il sale. Bisogna inoltre bere almeno due litri d’acqua al giorno, corrispondenti circa a 8 bicchieri, e inoltre assumere degli alimenti drenanti, che favoriscono cioè l’eliminazione dei liquidi, come il succo di mirtillo, il succo di pompelmo, l’ananas e il the verde e alcune tisane. La dieta deve essere ricca di frutta e verdura, specialmente di frutta contenente potassio che aiuta l’eliminazione del sodio in eccesso, e verdure come pomodori, cetrioli, peperoni, che oltre ad essere ricchi d’acqua contengono molti antiossidanti che sono sempre utili per l’organismo. Inoltre non devono mai mancare i cereali come la pasta, preferibilmente integrale, poiché sono indispensabili per una dieta equilibrata, ovviamente senza eccedere con la quantità. E’ bene inoltre assumere una buona quantità di calcio e di magnesio, attraverso latticini come lo yogurt o il latte, che insieme al potassio aiuta l’organismo ad eliminare il sodio in eccesso. Un effetto diuretico e drenante sembra sia attribuito anche al caffè anche se un abuso di caffè può portare ad altri problemi come l’ipertensione. Un esempio di dieta potrebbe essere:

Rimedi naturali: la fitoterapia.

Tra i rimedi naturali troviamo sicuramente i rimedi omeopatici e la fitoterapia, che attraverso l’uso di tisane ed integratori aiutano l’organismo a drenare i liquidi in eccesso. Tra le erbe che possiamo assumere abbiamo la betulla, dalle proprietà notoriamente drenanti. Per esempio possiamo preparare un rimedio casalingo con la betulla bevendone la linfa insieme a dell’acqua per tre settimane oppure effettuando un massaggio con l’estratto di betulla sulle zone colpite. Tra le altre erbe abbiamo il tarassaco, l’uva ursina e la vite rossa, quest’ultima particolarmente ricca di bioflavonoidi che agiscono sulla ritenzione idrica causata da una circolazione insufficiente perché con le loro proprietà antiossidanti aiutano il micro circolo a riprendere la normale regolarità. I rimedi omeopatici e fitoterapici possono essere assunti o sotto forma di integratori per bocca, oppure attraverso delle creme o oli essenziali da massaggiare. Da ricordare inoltre la possibilità di fare delle tisane drenanti per esempio a base di betulla o di tarassaco.

Trattamenti estetici.

Si può intervenire sulla ritenzione idrica anche con trattamenti estetici come massaggi a base di creme come la somatoline oppure attraverso un massaggio specifico chiamato linfodrenaggio che va a stimolare il sistema linfatico attraverso la digito pressione delle zone interessate, riattivandolo e promuovendo quindi sia il riprendere della circolazione sia l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Per promuovere l’eliminazione dei liquidi possono essere effettuati anche bagno turco e sauna che, aumentando la temperatura dell’ambiente circostante, promuovono l’eliminazione di liquido e tossine attraverso la sudorazione. Tra i trattamenti abbiamo anche le cure termali, che prevedono trattamenti specifici come massaggi, applicazioni di fango, e percorsi vascolari per ridurre la ritenzione idrica e il gonfiore e la mesoterapia, un trattamento che prevede delle micro iniezioni di farmaci localizzate che servono a ridurre l’acqua in eccesso tra i tessuti e la cellulite attraverso la cura del deficit circolatorio che li ha originati.

Rimedi farmacologici.

Quando si ha un problema più serio di accumulo di liquido si può intervenire farmacologicamente attraverso i farmaci diuretici. Questi farmaci aiutano l’eliminazione dell’acqua in eccesso aumentando la frequenza della minzione, sia notturna che diurna, cosa che per alcuni soggetti potrebbe risultare molto scomoda.

Lo sport.

Sebbene lo sport sia una componente fondamentale per evitare la ritenzione idrica poiché favorisce uno stile di vita attivo, ci sono delle condizioni particolari in cui anche uno sportivo può soffrire di ritenzione idrica. Abbiamo già citato il ruolo dell’aldosterone in coloro che praticano attività agonistica ma per esempio anche chi pratica la corsa e assume dosi massicce di bicarbonato dopo la corsa per tamponare l’acidità causata dall’accumulo muscolare di acido lattico, può soffrire di ritenzione idrica proprio per l’instaurarsi dello stato di alcalosi che va a creare il disequilibrio salino.

Chi pratica sport di definizione muscolare come il body building o di resistenza muscolare come il ciclismo e assume integratori a base di creatina può soffrire di ritenzione idrica dopo l’allenamento poiché la creatina promuove l’accumulo di acqua a livello muscolare e quindi determina anche un leggero aumento di peso.

Consigli pratici.

Facciamo adesso una scaletta con dei consigli pratici che ci serva da promemoria per prevenire e curare la ritenzione idrica. 

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