La meditazione zen è una pratica di origine orientale molto consigliata per rilassare il corpo e la mente. Gli esercizi possono essere eseguiti da seduti, con la musica o in gruppo.
Vediamo quali benefici apporta questa meditazione al nostro equilibrio psicofisico.
La meditazione zen è una pratica orientale che ha come obiettivo principale il rilassamento del corpo e della mente. La sua origine sembra derivare dal Buddhismo.
Il termine utilizzato per indicare questa pratica meditativa deriva da ‘zazen’, parola con la quale ci si riferiva alla posizione che assumeva il Buddha in preghiera.
Oggi si può parlare di zen o zazen in modo indifferente, per riferirsi ad una pratica che, soprattutto negli ultimi anni, è in fase di rivalutazione. Numerosi psicologi sostengono, infatti, che la meditazione sia un buon mezzo a cui ricorrere per liberarsi dallo stress della vita di tutti i giorni.
Come si pratica la tecnica zazen?
Tante sono le modalità proposte per effettuare questa tecnica di meditazione: con musica, in gruppo, da soli; sono tutte possibilità che hanno come obiettivo quello di rendere la meditazione più efficace. Vediamole insieme.
Meditazione zen da seduti. Il punto di partenza per una buona meditazione zen è quello di praticarla da seduti per rilassarsi il più possibile, senza problemi legati al mantenimento dell’equilibrio. Rimanere seduti aiuta il proprio corpo ad essere più stabile nello spazio e ad assumere così la postura corretta.
Esercizio.
Ci si siede a gambe incrociate e, mantenendo dritta la postura, si portano le mani all’altezza dell’ombelico, si ruota il palmo verso l’alto e le si appoggia l’una sull’altra. A questo punto si chiudono gli occhi e si inizia a respirare lentamente.
Meditazione zen con musica. Un suggerimento molto utile da seguire è quello di ascoltare della musica di sottofondo durante la propria meditazione.
Esercizio.
Si dovrà scegliere un brano musicale tranquillo, che magari evochi la natura e i suoi suoni. A questo punto chiudere gli occhi, concentrarsi sui suoni e respirare piano.
Numerosi studi dimostrano gli effetti benefici della musica sull’organismo, come ad esempio quello condotto dalla Kaohsiung Medical University che ha dimostrato che una musica rilassante può addirittura ridurre le crisi epilettiche. La medicina orientale poi, dice che la musica aiuta la meditazione, avendo proprio un effetto terapeutico sull’organismo.
Bisogna scegliere ovviamente la musica giusta, con delle frequenze idonee che siano il più possibile rilassanti. E’ bene allora scegliere musiche leggere, con frequenze basse che rendono rilassante il loro ascolto. Il web propone numerosi brani musicali che possono essere adoperati in fase di meditazione.
Meditazione di gruppo. Di solito si consiglia di praticare la meditazione da soli per ottenere la massima concentrazione possibile. Ci sono però delle tecniche di meditazione di gruppo che sembrano avere molto più successo, soprattutto quando non si è pienamente convinti di iniziare un percorso di questo tipo. La condivisione della meditazione con gli altri aiuta a superare le proprie insicurezze.
Esercizio.
Ci si siede l’uno accanto all’altro formando un cerchio, assumendo ognuno la posizione tipica della meditazione.
Questo cerchio ha un obiettivo ben preciso, ovvero serve a creare quello che nella cultura orientale viene definito un ’vortice di energie positive’ e, magari, un sottofondo musicale facilita la meditazione di gruppo ancora di più.
Quali sono i benefici sul nostro equilibrio psicofisico?
Sebbene molti di noi non ne siano pienamente convinti, numerosi psicologi consigliano la meditazione zen, in quanto si ritiene che questa pratica possa aiutare molto a combattere delle situazioni negative come la depressione, gli stati di ansia e di stress.
Attacchi di panico. La medicina orientale ritiene che la meditazione possa essere utile per vincere i momenti di ansia più difficili che generano gli attacchi di panico e di cui oggi soffre buona parte della popolazione mondiale. Il rilassamento indotto da questa pratica, infatti, tende a prendere pian piano il sopravvento sull’ansia e sullo stress, potenziando le nostre risorse interiori e aiutandoci a reagire. Chi pratica una corretta meditazione zen, con una certa frequenza, riesce a raggiungere uno stato di serenità e di pace, controlla meglio le proprie ansie e lo stress della vita quotidiana.
Depressione. Per gli stessi motivi la meditazione aiuta tantissimo ad uscire da stati di depressione anche piuttosto profondi. E’ ovvio che da sola non sia sufficiente e, in alcuni casi, è necessario rivolgersi anche ad uno psicologo e realizzare una terapia congiunta per guarire completamente, ma sicuramente questa tecnica può essere un aiuto molto valido. Rilassarsi aiuta a recuperare il contatto con il proprio corpo e a ritrovare la felicità che risiede nella stessa essenza della vita.
Apprendimento e memoria. Uno studio del 2005 dell’Università del Massachusetts ha dimostrato come praticare meditazione zen 40 minuti al giorno possa aiutare a migliorare le capacità di apprendimento e di memorizzazione. Sembra, infatti, che rinforzi le pareti della corteccia cerebrale responsabili dei meccanismi dell’attenzione. Probabilmente ciò accade perchè di solito le nostre giornate frenetiche ci portano a non concentrare l’attenzione sui particolari e a pensare a più cose contemporaneamente. La meditazione aiuta proprio a recuperare questa concentrazione e a sviluppare le funzioni cognitive.
Dipendenze. Essendo una tecnica che induce rilassamento e recupero del proprio io, la meditazione può aiutare moltissimo nel vincere anche le dipendenze. Sembra, infatti, che alcolisti e tossicodipendenti abbiano tratto vantaggio dal praticare la meditazione soprattutto in sedute di gruppo. Condividere i propri problemi e imparare a gestire lo stress è il punto di partenza per la guarigione.
Consigli utili per una buona meditazione.
Per praticare una meditazione zen che sia il più possibile positiva per se stessi, si possono seguire alcuni piccoli suggerimenti.
Praticare la meditazione in un luogo adatto. La scelta del luogo in cui attuare la pratica meditativa è davvero molto importante in quanto è parte integrante della sua buona riuscita. Se la si pratica in gruppo e ci si affida a un esperto che possa guidarla, la meditazione avverrà ovviamente in uno spazio già idoneo. Se la si pratica da soli, è consigliabile meditare a casa, in una stanza nella quale si possa avere un buon grado di tranquillità, quindi pochi rumori e poche interruzioni.
Scegliere l’abbigliamento idoneo. Vestirsi comodi è una buona regola per una buona meditazione. Si può indossare una tuta elastica che non costringa il nostro corpo e che ci aiuti a rilassarci. Sarebbe preferibile evitare i tessuti sintetici in modo da non sudare eccessivamente. Le scarpe non si indossano e si consiglia di praticare la meditazione scalzi, per una minore costrizione.
Mangiare con moderazione prima di meditare. Un pasto eccessivamente abbondante prima di praticare una meditazione zen è un elemento a sfavore della sua riuscita. Infatti, una digestione eccessiva e troppo lunga affatica l’organismo aumentando la stanchezza e stimolando il sonno. E’ meglio mantenersi leggeri prima di meditare, in modo da poter condurre la meditazione nel modo migliore possibile.
Affidarsi a una guida. Chi non ha mai fatto esperienze di meditazione, potrebbe iniziare affidandosi a delle vere e proprie guide che in genere organizzano meditazioni di gruppo. Questa è un’ ottima soluzione per imparare tutte le tecniche di meditazione e metterle in atto con efficacia. Dopo aver imparato il metodo, si può tranquillamente iniziare a praticare meditazione zen da soli.
Ovviamente la meditazione non ha alcun rischio, quindi, se anche ci si volesse cimentare nella tecnica da soli sin dall’inizio, lo si potrà’ fare tranquillamente, andando alla ricerca del metodo più opportuno.
E voi lettori avete mai praticato la meditazione zen? Lasciate un commento!
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