Liquirizia proprietà

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La liquirizia è una pianta che ha molte proprietà di diverso tipo. Il suo utilizzo in campo medico è molto antico e oggi si compiono ancora continue ricerche per scoprirne ulteriori effetti e funzionamenti sul nostro organismo. La liquirizia ha tuttavia delle controindicazioni: un consumo eccessivo e continuativo può far male e produrre diversi effetti indesiderati.

    Indice Articolo:
  1. Cos'è?
    1. Principi nutritivi e composizione chimica
    2. Calorie
  2. Proprietà mediche della liquirizia
  3. Proprietà benefiche
  4. La liquirizia nella cosmesi
  5. Controindicazioni
  6. Effetti collaterali
  7. Come assumere la liquirizia
  8. Alcune ricette
    1. Liquore alla liquirizia
    2. Risotto alla liquirizia e al limone
    3. Semifreddo alla liquirizia
  9. Storia

Cos’è la liquirizia?

La liquirizia (secondo il nome scientifico Glycyrrhiza, cioè, traducendo dal greco, “dolce radice) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Papilionacee o delle Leguminose, che raggiunge circa un metro d’altezza e produce dei fiori e dei baccelli simili ai piselli e che ha delle radici lunghe, flessibili e tenere. La radice prende il nome della pianta e noi oggi con il termine “liquirizia” intendiamo comunemente la radice vera e propria, raccolta, macinata e bollita per estrarne il succo che viene usato in diversi modi. Per capire bene cosa è la liquirizia, vediamo prima di tutto la sua storia e i suoi utilizzi nell’antichità, in parte confermati dagli studi più moderni che hanno analizzato effetti e funzionamenti della sua composizione chimica e dei suoi principi nutrizionali.

Principi nutritivi e composizione chimica.

I valori nutrizionali per circa 100 gr. di liquirizia dolce, quella delle caramelle più comuni, sono circa: 5 gr. di proteine, 77 gr. di carboidrati e 2 gr. di fibre.

I principi fondamentali nella liquirizia sono i saponosidi (dei composti triterpenici) in modo particolare la glicirrizina, che, in una pianta secca, costituisce circa tra il 3 e il 5 per cento della composizione chimica; è la glicirrizina, inoltre, che determina la maggior parte delle proprietà nutrizionali e benefiche del prodotto (antinfiammatoria, protettiva della mucosa gastrica, ecc, e anche una serie di proprietà di cui ancora la ricerca moderna sta valutando le prospettive terapeutiche, ad esempio per la cura dell’ulcera o di alcune malattie del fegato o autoimmuni); inoltre la glicirrizina ha delle proprietà dolcificanti di proprietà superiori di circa 100 volte a quelle del saccarosio. Sono contenuti inoltre nella liquirizia diversi tipi di glucosidi del tipo flavonoidi e altri saponosidi.

Quante calorie contiene la liquirizia?

La liquirizia dolce contiene circa 350 calorie per 100 grammi. In prodotti che utilizzano uniscono alla liquirizia altri elementi come le tisane o le caramelle a causa della presenza di zuccheri o dolcificanti di diverso tipo, il numero delle calorie contenute in 100 grammi sarà ovviamente diverso. Tuttavia 100 gr. di liquirizia pura senza zuccheri aggiunti contengono meno di 150 calorie. In linea di massima, quindi, un’assunzione non eccessiva di liquirizia pura non farà ingrassare, mentre il consumo di liquirizia dolce o di caramelle alla liquirizia andrà diminuito o eliminato in regime di dieta.

Proprietà mediche.

La liquirizia ha diverse proprietà mediche benefiche, conferitegli soprattutto dalla glicirrizina e dai flavonoidi, e proprio per questo viene molto utilizzata nelle terapie per la cura o la prevenzione di alcune patologie, ma anche nelle diete;su alcune proprietà si stanno ancora facendo ricerche, per capire quale sia il vero meccanismo d’azione della liquirizia e quali potrebbero esserne gli usi terapeutici (è il caso, ad esempio, degli studi fatti nel New Jersey che testano l’utilizzo di una molecola della liquirizia sui tumori al seno e alla prostata, dimostrando la capacità di inibizione dello sviluppo delle cellule tumorali oppure delle ricerche della Nankai University in Cina sull’utilizzo della glicirrizina come trasportatore dei farmaci antitumorali alle cellule per curare il tumore al fegato).

Più comunemente, nel passato e ancora oggi, gli estratti, di diverso tipo, dalla liquirizia vengono utilizzati nell’omeopatia, nella fitoterapia e anche come aiuti alla medicina tradizionale per le seguenti proprietà:

Antiinfiammatorie e protettive gastriche, e digestive. La liquirizia svolge la funzione di gastro protettore, aiutando ed aumentando la produzione delle mucose dello stomaco grazie all’acido della glicirrizina e dei flavonoidi, e contemporaneamente aiutando a riparare le infiammazioni della mucosa con effetti cicatrizzanti e lenitivi. Per queste proprietà la liquirizia può giovare in casi di ulcere gastriche, ernia iatale, gastriti e coliti, per i disturbi da reflusso gastroesofageo o gastrico, oppure per piccoli problemi di digestione, meteorismo e bruciori di stomaco, favorendo una digestione regolare. In presenza di questi disturbi, tuttavia, è sempre consigliabile rivolgersi al medico anche riguardo l’assunzione della liquirizia: a seconda dei singoli casi, infatti, gli alimenti consigliati o sconsigliati variano e il medico dovrà valutare gli effetti del consumo di tale pianta sul singolo paziente (ad esempio per alcuni tipi di colite o di ernia iatale la liquirizia è tra gli alimenti da eliminare).

Emollienti per l’apparato respiratorio. Grazie alla glicirrizina, la liquirizia ha proprietà sedative ed emollienti sull’apparato respiratorio che la rendono un buonissimo alleato per la cura della tosse o del mal di gola, in particolare di quella secca, e di altre irritazioni della gola; inoltre la liquirizia può favorire l’espulsione del catarro. l’assunzione della liquirizia quindi può aiutare tutte quelle persone che hanno sollecitazioni esterne che irritano l’apparato respiratorio, come il fumo, l’inquinamento, la polvere ecc.

Lassative. La mannite (uno zucchero naturale contenuto nella liquirizia) conferisce al prodotto una proprietà lassativa che lo rende uno dei pochi lassativi con proprietà benefiche in natura e che può migliorare le funzioni dell’intestino; l’assunzione di liquirizia è perciò consigliata in caso di stitichezza o stipsi.

Ipertensive. La liquirizia ha anche proprietà ipertensive, cioè è in grado di alzare la pressione arteriosa, in quanto è un prodotto vasocostrittore. La glicirrizina di cui si compone la liquirizia, infatti, produce nell’organismo ritenzione di acqua, sodio e cloro e perdita di potassio e aumenta i livelli di aldosterone, l’ormone fondamentale per il controllo della pressione arteriosa, generando un innalzamento della pressione sanguigna. L’assunzione di liquirizia perciò è consigliata a chi soffre di pressione bassa, per regolarizzare i valori, ma è sconsigliata per chi ha la pressione alta e altamente controindicata per gli ipertesi (in particolare per chi soffre di iperaldosteronismo).

Protettive dei vasi sanguigni. Alcune recenti scoperte hanno evidenziato che alcune sostanze presenti nella liquirizia possono giovare ad un corretto funzionamento dell’apparato cardiovascolare, avendo un’azione benefica sui vasi sanguigni ed aiutando la riduzione del colesterolo.

Antivirali per l’Herpes. Diversi studi hanno mostrato che l’applicazione diretta della liquirizia (in particolare in forma di polvere) ha delle proprietà antivirali e quindi è in grado di bloccare le duplicazione del virus nelle cellule, bloccando lo sviluppo dell’herpes (genitale e labiale): non è ancora del tutto chiaro il meccanismo di questa azione antivirale, recentemente scoperta, ma pare che la liquirizia, grazie alle sue saponine, possa prevenire la crescita di alcuni virus latenti come quello dell’herpes, e che quindi possa essere un buon alleato per chi soffre di tale patologia.

Le proprietà benefiche ed estetiche della liquirizia.

Abbiamo visto quindi le proprietà terapeutiche e medicinali che rendono la liquirizia sia un prodotto molto importante delle cure omeopatiche o fitoterapiche, sia un alimento consigliato dal medico per accompagnare e aiutare la risoluzione di una malattia o di un problema del nostro organismo. Oltre a queste proprietà già descritte, però, la liquirizia ha altre caratteristiche, che la rendono un’ottima alleata delle diete, un aiuto per la risoluzione di alcuni sintomi dell'androgenismo, un naturale afrodisiaco, ma anche un prodotto utilizzato nella fitocosmesi e una compagna per combattere ansia e stress.

Effetto saziante e dissetante: un’ alleata nelle diete. Una dose limitata di liquirizia può essere molto utile anche nelle diete. La liquirizia, infatti, ha delle forti proprietà sazianti e per questo può aiutare chi segue un regime dietetico molto rigido a limitare l’assunzione di cibo; inoltre la liquirizia ha una forte funzione dissetante (proprietà già conosciuta nel passato: sembra, infatti, che gli Sciti resistessero ore intere a camminare nel deserto assumendo soltanto liquirizia e formaggio di capra e si dice che Alessandro Magno la distribuisse ai suoi soldati in assenza di rifornimenti d’acqua) che può aiutare la funzione diuretica del nostro organismo fondamentale in fase di dieta e purificazione.

Proprietà antiandrogine. la glicirrizina ha delle proprietà antiandrogine, cioè in grado di rallentare la sintesi di testosterone. Questa funzione (che non influisce sul grado di testosterone presente in un uomo sano, che è molto elevato) può essere utile soprattutto per le donne che presentano un grado eccessivo di tale ormone; l’assunzione della liquirizia, quindi, può giovare alla cura di quei disturbi che una concentrazione troppo elevata di testosterone può provocare nella donna: irsutismo e peluria, acne e perdita dei capelli o capelli grassi. 

Per queste stesse proprietà alcune recenti scoperte stanno confermando l’aiuto fornito dalla liquirizia per le donne che hanno la sindrome dell’ovaio policistico: l’acido glicirretinico della liquirizia (che diminuisce la concentrazione degli ormoni maschili, causa dell’ovaio policistico e dei sintomi ad esso associati) rafforza gli effetti dello spironolattone usato nelle tradizionali terapie mediche per bloccare l’azione di questo tipo di ormoni.

Gli effetti calmanti della liquirizia. Sembra che la liquirizia possa essere davvero un’alleata per combattere lo stress e le situazioni di ansia: la liquirizia, infatti, stimolerebbe il liquido cerebrospinale che calma la mente e la glicirritina aiuterebbe a regolarizzare i livelli di zuccheri presenti nel sangue (il cui corretto funzionamento è fondamentale per dare al corpo l’energia per resistere allo stress); la liquirizia assunta in piccole quantità può perciò essere d’aiuto anche per combattere l’insonnia (anche quella generata dalla menopausa). In particolare, per questi scopi, si può assumere la liquirizia sotto forma di infuso o di tè, magari insieme ad altri estratti naturali con funzione rilassante, per associare gli effetti benefici della bevanda calda con le proprietà calmanti delle piante.

Liquirizia: un antico afrodisiaco naturale. Già in tempi antichissimi la liquirizia veniva consigliata come un potente afrodisiaco, sia in Grecia che in Cina: il libro del Kamasutra, con la sua autorità in materia, suggerisce degli infusi altamente stimolanti che contengono liquirizia (A esempio unita a latte e finocchio oppure a latte, ginseng e rafano)! In tempi più moderni è stata confermata la capacità stimolante della liquirizia, anche solo del suo odore, ma parallelamente sono stati osservati degli effetti negativi causati da un eccessivo o prolungato consumo della liquirizia, che addirittura potrebbe abbassare il livello di testosterone nell’uomo e quindi ottenere, a lungo andare, un risultato contrario.

La liquirizia nella cosmesi.

Grazie alle sue proprietà farmacologiche, in particolare dovute alla glicirretina, la liquirizia è molto usata anche in cosmesi: sono ormai diversi i prodotti fitocosmesi realizzati con tale pianta, come creme, bagnoschiuma e shampoo, pomate, oli da massaggio e persino dentifrici. In particolare la liquirizia viene usata in molti composti dermocosmetici grazie alle sue proprietà lenitive e alla sua capacità di aiutare i processi riparatori dell’epidermide in casi di irritazioni ecc. Tra i prodotti a base di liquirizia più comuni troviamo quindi creme per le mani (effetto lenitivo), crema schiarente per il viso (effetto schiarente ed energizzante, ottimo rimedio per le macchie della pelle dovute all’esposizione ai raggi del sole) e prodotti anti-acne (effetto regolatore sulla produzione di sebo da parte della pelle).

Controindicazioni all'assunzione.

È necessario non assumere mai la liquirizia in grandi quantità perché un consumo eccessivo può generare dei problemi o degli effetti indesiderati in tutti i soggetti. In particolare, però, vi sono alcune categorie di persone per le quali la liquirizia è proprio controindicata e che dovrebbero eliminarla del tutto dalle proprie diete o, in alcuni casi, limitarne fortemente l’assunzione.

La liquirizia provoca problemi agli ipertesi. Come abbiamo già visto a proposito della proprietà ipertensiva della liquirizia, le sostanze nutritive di questa pianta, in particolare l’acido glicirretinico, alterano la produzione di aldosterone e generano una ritenzione di acqua e sali, con conseguente aumento della pressione sanguigna; il consumo regolare (anche se minimo) di liquirizia potrebbe generare dei problemi a chi soffre di pressione alta ed è pertanto fortemente controindicato agli ipertesi (in particolare quando la causa dell’ipertensione potrebbe essere proprio l’iperaldosteronismo).

In gravidanza e durante l’allattamento. Sebbene ancora non ci siano dati certi sugli effetti negativi prodotti dalla liquirizia in caso di assunzione durante la gravidanza, recenti ricerche si stanno occupando di questo, rivelando alcuni dati interessanti: secondo alcuni studi dosi eccessive di glicirrizina (circa 500 mg a settimana) possono danneggiare il cervello del feto e causare quindi disturbi comportamentali e cognitivi nel nascituro; altre ricerche invece sembrano testimoniare, sulla base di dati recentemente rilevati, che un forte consumo di liquirizia (ad esempio due scatoline di caramelle di liquirizia pura a settimana) potrebbe essere la causa di molti parti prematuri (la glicirrizina aumenta la produzione di prostaglandine dell’organismo e i farmaci che imitano l’azione della prostaglandine sono proprio quelli utilizzati per indurre o accelerare il travaglio); inoltre, alcuni effetti negativi prodotti da un forte consumo di liquirizia (come l’aumento della pressione arteriosa, ritenzione di liquidi ecc.) sono più rischiosi per una donna in dolce attesa. Si consiglia perciò di eliminare o di ridurre a situazioni occasionali l’assunzione di liquirizia durante la gravidanza e l’allattamento, per la salute della mamma e del bambino.

Diabetici. Anche i diabetici non dovrebbero consumare regolarmente troppa liquirizia perché essa può avere effetti negativi sul controllo della glicemia e inoltre può generare un eccessivo calo di potassio.

Controindicazioni della liquirizia in caso di assunzione di pillola anticoncezionale. Per alcune donne, la pillola contraccettiva più causare ipertensione. Pertanto l’assunzione di liquirizia in quantità rilevanti è sconsigliata durante l’assunzione dell’anticoncezionale perché ci sarebbe un rischio ancora maggiore di aumento eccessivo della pressione e di ritenzione di liquidi e di perdita di potassio.

Effetti collaterali della liquirizia.

A fianco alle grandi proprietà benefiche possedute dalla liquirizia, il consumo di questo prodotto, in tutte le sue forme, può avere degli effetti collaterali, specialmente quando è eccessivo: l’assunzione sporadica e occasionale della liquirizia non produce alcun effetto collaterale, ma, se periodica ed esagerata (in particolare con una dose superiore ai 15 grammi al giorno per settimane e mesi), gli effetti indesiderati saranno probabilmente maggiori che i benefici:

Ritenzione idrica e perdita di potassio: Un’eccessiva dose di glicirrizina può creare scompensi nell’equilibrio di sali minerali e liquidi del nostro organismo, generando perciò problemi di ritenzione idrica e di perdita di potassio.

Problemi di indebolimento muscolare. A causa della perdita di potassio, elemento fondamentale per il funzionamento dei muscoli, una forte assunzione di liquirizia potrebbe generare debolezza muscolare.

Mal di testa. In caso di eccessivo consumo, gli effetti di vasocostrizione della liquirizia possono generare mal di testa.

Diarrea. Dal momento che la liquirizia ha delle forti proprietà lassative, un consumo esagerato o troppo prolungato può causare l’insorgere di diarrea.

Nausea e vomito. Poiché influisce direttamente sull’apparato digerente e sullo stomaco vanno considerati con attenzione gli effetti che la liquirizia produce sul singolo individuo, soprattutto in presenza di particolari patologie; in ogni caso un’eccessiva assunzione di liquirizia, come di ogni alimento, può causare sensazione di nausea e vomito.

Tachicardia. Gli effetti della glicirrizina sull’apparato circolatorio e l’aumento di pressione arteriosa che esso produce possono, talvolta, generare tachicardia.

Gonfiore al viso e alle caviglie. La glicirrizina può determinare ritenzione idrica e questo può comportare un aumento di gonfiore alle estremità del corpo - mani e soprattutto caviglie - e al viso.

Ingiallimento dei denti. Se assumiamo la liquirizia per via orale, il colore della sostanza può a lungo andare ingiallire i nostri denti, come avviene ad esempio con il caffè.

Se si è adulti, di età inferiore ai 50 anni e non si soffre delle patologie per le quali è controindicato ogni consumo di liquirizia, sarà sufficiente non superare la dose di 3 grammi di liquirizia al giorno per evirare che insorgano questi effetti indesiderati; se invece dovessero insorgere anche con un consumo minimo di prodotto, ci si deve rivolgere al medico.

Come assumerla.

La liquirizia si trova oggi comunemente sotto diverse forme, per venire incontro a tutte le esigenze (dal semplice desiderio dei golosi, ai prodotti cosmetici naturali, da chi ne fa un uso medicinale, in quanto parte di una terapia prescritta dal medico per un disturbo specifico, a chi lo utilizza raramente per piccoli fastidi, da chi vuole avere la liquirizia sempre con sé a chi ne fa un uso esterno, ad esempio come crema o pomata contro l’Herpes ecc.). Della pianta di liquirizia si utilizzavano in passato anche le foglie fresche (poste a contatto sulla pelle per le proprietà antibatteriche e antiinfiammatorie), mentre oggi si fa uso soprattutto della radice, che si trova sotto forma di bastoncini, in polvere o in estratti e succhi.

Diversi sono poi i prodotti che uniscono la liquirizia ad altre sostanze, spesso con effetti medicinali (ad esempio esistono alcuni integratori diffusi anche tra coloro che praticano il body building che comprendono tra gli ingredienti elementi lenitivi come propoli, miele ed appunto la liquirizia).

Bastoncini di liquirizia. La forma classica con cui masticare direttamente la radice di liquirizia (raccolta, sbucciata e poi fatta essiccare) sono i cosiddetti “bastoncini”, della lunghezza di circa 10 cm, adatti per essere consumati in modo semplice e gustoso e per essere portati sempre con sé.

Tè e tisane. La radice grezza (o sotto forma di bastoncini) essiccata è anche perfetta per la preparazione di tè e tisane, da sola o in compagnia di altre spezie o erbe (ad esempio menta, finocchio, limone, camomilla ecc.) a seconda dei gusti e dei benefici che si vogliono ottenere; poiché la liquirizia ha anche effetto dolcificante, infusi di questo tipo avranno anche il vantaggio di essere gustosi e dolci senza bisogno di aggiungere lo zucchero, rendendoli perfetti compagni delle nostre diete e del nostro organismo.

Tronchetti e caramelle. L’utilizzo più comune della liquirizia, adatto per chi ama il sapore della liquirizia e per chi l’assume per risolvere fastidiosi problemi di alitosi o per avere energia durante lo sport, è quello sotto forma di tronchetti o caramelle. La grande distinzione è tra i prodotti di liquirizia pura e quelli che contengono soltanto l’estratto (o il succo) della liquirizia, spesso con aggiunta di zuccheri di diverso tipo: è nettamente meglio preferire le caramelle del primo tipo, che si trovano spesso sotto forma di tronchetti piccoli (anche se di diverse forme e dimensioni).

Polvere di liquirizia. Anche se più rara, in commercio si trova pure la polvere di liquirizia, fondamentale per gli usi domestici, sia per sperimentare in cucina nuove ricette, sia, soprattutto, per la preparazione fatta in casa di alcuni gustosissimi prodotti a base di liquirizia, come il gelato o il liquore.

Abbinamenti. Se la liquirizia nelle forme descritte sopra è ottima e gustosa da sola, diverse sono le possibilità di assumerla in abbinamento con altri sapori, per creare delle caramelle, dei liquori e delle tisane davvero buoni, secondo gusti più tradizionali, ma anche con ricette e accostamenti originali. I migliori abbinamenti sono:

- liquirizia e menta (caramelle, liquori, grappe, tisane),

- liquirizia e ginseng (liquore, caffè di ginseng con liquore alla liquirizia),

- liquirizia e propoli (caramelle e pastiglie),

- liquirizia e miele (caramelle, miele alla liquirizia, decotto),

-liquirizia e caffè (caffè e crema di caffè alla liquirizia),

- liquirizia e limone (dolci, ghiaccioli, caramelle)

- liquirizia e vaniglia (dolci, caramelle)

Alcune ricette.

Con la liquirizia in cucina ci si può sbizzarrire e passare dai più tradizionali gelati o liquori artigianali, ai dolci (di diverso tipo), fino agli originalissimi risotti, arrivando a comporre, magari, tutto un pasto basato sulla liquirizia!

Suggeriamo qui alcune ricette che possano venire incontro sia ai gusti di chi ama i piatti classici, sia a quelli di chi è pronto ad ogni sperimentazione.

Liquore alla liquirizia.

Sciogliere prima lo zucchero e poi la liquirizia (versata poco a poco) nell’acqua che bolle, girando in continuazione. Quando lo sciroppo così ottenuto si sarà freddato, aggiungere l’alcool, poi imbottigliare: consumare freddo, possibilmente dopo circa un mese in modo che tutti gli ingredienti si saranno ben amalgamati.

Risotto alla liquirizia e al limone.

(per 4 persone)

Cuocere il riso mantecato (versando poco a poco l’ acqua bollente, non il brodo, in una padella con il riso precedentemente scottato in 100 grammi circa di burro) secondo i tempi di cottura previsti; aggiungere poi il succo di limone, i 60 grammi di burro rimasti e del parmigiano (secondo i gusti) e tenere al coperto per qualche minuto. Servendo a tavola, spolverare metà piatto da portata con la liquirizia in polvere e metà con la buccia di limone grattugiata.

Semifreddo alla liquirizia.

Montare in una ciotola il tuorlo dell’uovo con lo zucchero. In un pentolino versare il latte e la liquirizia (precedentemente tritata oppure in polvere) e lasciare sul fuoco basso, mescolando continuamente, fino ad ottenere uno sciroppo che verrà poi versato nella ciotola con il tuorlo e lo zucchero. Montare la panna e aggiungerla nella ciotola, mescolando bene tutti gli ingredienti. Dopo aver rivestito lo stampino (o gli stampini) con cui desideriamo presentare il piatto con la pellicola trasparente, versarvi il composto e mettere poi in freezer per 2-3 ore.

La liquirizia nella storia.

L’utilizzo della radice della liquirizia era conosciuto già nell’antichità: la leggenda dice che alcuni bastoncini di liquirizia siano stati ritrovati nella tomba del faraone Tutankhamon; come risulta dagli erbari cinesi, i medici asiatici ne fanno uso da 5000 anni, e anche il greco Ippocrate (V sec. a. C.) la cita nei suoi trattati sulla medicina; sembra, inoltre, che sia i cinesi che gli antichi romani usasero gli estratti della liquirizia contro la sterilità femminile. Soltanto nel XV secolo fu utilizzata poi costantemente in Europa, dove fu introdotta dai frati domenicani e da allora fu sempre usata in campo medico.

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