Dermoabrasione e microdermabrasione per viso, smagliature e cicatrici

Consulente Scientifico:
Dottoressa Jessica Zanza
(Specialista in farmacia)

La dermoabrasione e la microdermoabrasione sono delle tecniche ampiamente diffuse in dermatologia, medicina estetica e chirurgia plastica, che permettono la correzione di svariate tipologie di inestetismi cutanei. Vediamo di cosa si tratta, quali sono le principali indicazioni e i rischi conseguenti al loro impiego.

    Indice Articolo:
  1. Caratteristiche
  2. Tipologie
    1. Dermoabrasione chirurgica
    2. Microdermoabrasione
    3. Dermoabrasione chimica
    4. Peeling ultima generazione
    5. Dermoabrasione laser
  3. Indicazioni ed efficacia
  4. Costi

Caratteristiche della dermoabrasione e microdermaabrasione.

Il razionale d’impiego, delle tecniche di dermoabrasione e microdermoabrasione, si basa sulla rimozione degli strati cutanei più superficiali (senza l’utilizzo del bisturi) attraverso cui viene stimolato il rinnovo delle strutture cutanee.

Ciò permetterebbe di eliminare o, quantomeno, attenuare inestetismi quali:

Tipologie: le tecniche più efficaci.

Detto questo, esaminiamo in maggior dettaglio le principali tecniche.

Dermoabrasione chirurgica.

La tecnica si avvale dell’utilizzo di un apparecchio, il dermoabrasore, dotato di una fresa rotante (la cui dimensione dipende dall’area trattata) che può essere realizzata in acciaio, in cartone smerigliato o con punte di diamante. Modulando la pressione applicata sulla fresa, é possibile raggiungere diversi gradi di profondità, permettendo di correggere gli inestetismi più “difficili”.

Primo step: la visita specialistica

La visita dallo specialista é fondamentale per stabilire l’idoneità del paziente all’intervento.

Innanzitutto, il medico effettuerà l’anamnesi, ovvero raccoglierà informazioni sulla salute e sullo stile di vita del paziente:

Il medico informerà il paziente sui risultati ottenibili con l’intervento. Il buon esito della dermoabrasione chirurgica dipende da diversi fattori, quali l’ esperienza dello specialista; laipologia dell’inestetismo e suo grado di profondità; il colore della pelle.Le pelli scure hanno maggiori probabilità di andare incontro ad uno scolorimento irreversibile, dovuta alla distruzione dei melanociti (le cellule che sintetizzano la melanina).

Possibili complicanze della tecnica sono:

Tuttavia se eseguita da una mano esperta, la dermoabrasione chirurgica permette di ottenere dei risultati ottimi (apprezzabili dopo sei mesi dall’intervento) e permanenti.

Secondo step: preparazione all’intervento

Il paziente dovrà adottare degli accorgimenti al fine di ridurre il rischio di complicanze. Vediamo quali.

Terzo step: l’intervento

A meno che non si abbia a che fare con aree molto estese, l’intervento viene condotto in regime di day-hospital. Dal momento che la fresa può abradere molto in profondità, provocando dolore, il paziente viene sottoposto ad anestesia locale (per piccole aree) o generale, oppure ad analgesia (il paziente viene dapprima sedato, poi anestetizzato).

Al termine, le aree abrase vengono ricoperte con garze imbevute di soluzione fisiologica.

Quarto step: la convalescenza

I tempi di ripresa dall’intervento di dermoabrasione chirurgica sono molto lunghi (fino ad un mese) e le aree cutanee abrase dovranno essere sottoposte a cure meticolose, al fine di accelerare la guarigione e prevenire le complicanze. Vediamo in che modo.

Microdermoabrasione.

Si tratta di una versione soft della tecnica precedente, introdotta in Italia negli anni ‘80 e diffusasi all’estero nel decennio successivo. La tecnica si basa sull’impiego di spazzoline rotanti, che levigano la cute in modo indolore e senza lasciare segni. Può essere associata ad altri trattamenti per migliorarne i risultati.

La pelle viene detersa e trattata con una crema acidificante, che facilita il distacco delle cellule epidermiche.

La microdermoabrasione avviene in due fasi consecutive:

Trattamento complementare con α-idrossiacidi (AHA) o con l’elettroporazione

L’elettroporazione é una tecnica che facilita la penetrazione cutanea di farmaci o principi cosmetici (come il collagene, l’acido ialuronico, etc.) mediante il passaggio di una corrente galvanica, che provoca la formazione di veri e propri pori nella cute; inoltre, l’emissione di vibrazioni stimola l’attività dei fibroblasti e, quindi, il ricambio cutaneo.

Segue l'applicazione di una maschera lenitiva e di un prodotto anti-macchie.

Per raggiungere buoni risultati, occorre effettuare dalle 5 alle 10 sedute, distanziate di 1-2 settimane, seguite da una seduta di mantenimento (da effettuare ogni 2-6 mesi).

Rischi e controindicazioni

Sebbene sia una tecnica abbastanza sicura, anch’essa non é esente da rischi e controindicazioni, infatti:

Dermoabrasione chimica

Meglio conosciuta come peeling chimico, si tratta di una tecnica che prevede l’utilizzo di composti a carattere acido, i quali:

Gli effetti ottenuti sono strettamente dipendenti da:

Distinguiamo:

  • Peeling molto superficiale: l’azione dell’acido si esplica a livello dell’epidermide. Può essere effettuato anche dall’estetista ed é utile per illuminare la pelle e per restringere i pori dilatati. Tra gli acidi utilizzati vi é l’acido glicolico, utilizzato in concentrazioni intorno al 40%.

  • Peeling superficiale: interessa l’intera epidermide e, talvolta lo strato più superficiale del derma (derma papillare). Tra gli acidi utilizzati abbiamo l’acido salicilico e l’acido glicolico (in concentrazioni intorno al 70%). Può essere utile per attenuare le lesioni acneiche, le macchie e le cicatrici superficiali.

  • Peeling medio: interessa gli strati intermedi del derma e può essere utile per attenuare le cicatrici un po’ più profonde, le iperpigmentazioni post-infiammatorie e le cheratosi.

  • Peeling profondo: può raggiungere gli strati più profondi del derma (derma reticolare) ed é molto dolorosa, tant’é che si può lavorare in sedazione e analgesia.

Controindicazioni della dermoabrasione chimica.

In generale, i peeling chimici sono controindicati nei seguenti casi:

Acidi utilizzati:

Acido glicolico

 si tratta di un α-idrossiacido estratto dalla canna da zucchero. Uno dei programmi più diffusi prevede che venga utilizzato in concentrazioni crescenti (20-35-50-70%) sottoforma di gel, lozioni o creme.

Approfondisci i benefici dell'acido glicolico.

L’acido glicolico viene steso sulle aree da trattare con un pennello a ventaglio (oppure con le dita inguantate) e lasciato in posa per 1’-3’. A questo punto, si neutralizza l’azione dell’acido con del bicarbonato e il tutto viene rimosso con garze imbevute d’acqua. L’applicazione di una maschera lenitiva potrebbe essere necessaria per ridurre eventuali arrossamenti.

Ricordiamo che il trattamento può essere preceduto dall’applicazione di dischetti imbevuti di acido citrico, che prepara la pelle alla penetrazione dell’acido glicolico.

Per ottenere dei risultati apprezzabili, sono necessarie 4-5 sedute distanziate tra loro di due settimane; dopo 2 mesi, dovrebbe essere effettuata una seduta di mantenimento,

Vantaggi

  • E’ un trattamento adatto anche alle pelli più scure, in quanto non le scolorisce;

  • Se ben eseguito, non lascia segni (ovviamente occorre utilizzare SPF molto alti per prevenire le iperpigmentazioni);

  • L’effetto dura almeno sei mesi.

Rischi

  • In persone che soffrono di Herpes labiale ricorrente, a causa di basse difese immunitarie, l’acido glicolico (come tutti gli altri acidi) può facilitare la comparsa della lesione. Le persone che, dopo aver consultato il medico, intendano effettuare il trattamento dovrebbero assumere un antivirale a scopo preventivo.

  • Iperpigmentazioni, nel caso in cui non si utilizzino filtri solari.

Acido salicilico

E’ un β-idrossiacido utilizzato nei trattamenti superficiali e medi che unisce, all’azione esfoliante, un’azione antisettica, utile nel trattamento delle lesioni acneiche (dovute alla presenza di un microrganismo, il Propionibacterium acnes). Viene utilizzato in concentrazioni comprese tra il 20% e il 30%.

Dopo aver deterso accuratamente la cute, si applica una soluzione alcoolica di acido salicilico, che può provocare bruciore e prurito nei primi 30’’ di posa (sensazione che ha termine grazie alle proprietà analgesiche del farmaco). Una volta che l’alcool evapora, rimane un residuo biancastro che deve essere lasciato in posa per circa 3’, quindi si risciacqua. A seconda delle esigenze, si possono effettuare 1-3 applicazioni a seduta.

L’acido salicilico provoca la comparsa di chiazze brune e desquamanti. Dopo il trattamento, é fondamentale ridurre al minimo l’esposizione al sole e l’utilizzo di filtri molto alti.

I risultati si ottengono dopo varie sedute: fino a 3-4 (distanziate di qualche settimana) per pelli chiare, fino a 5 per pelli più scure. 

Vantaggi

  • Può essere utilizzato nelle pelli più scure, senza scolorirle.

  • Per il suo potere antisettico, é più efficace nel trattamento delle lesioni acneiche rispetto all’acido glicolico. In questo caso, si effettuano 4-6 sedute distanziate di 3 settimane.

Rischi

  • Recidiva di Herpes labiale, in soggetti predisposti;

  • Iperpigmentazione, per mancato utilizzo di filtri solari adeguati;

  • Allergie.

 Resorcina

La resorcina, o resorcinolo, é un composto fenolico che trova impiego (da solo o in associazione) nel trattamento degli inestetismi medio-superficiali, a concentrazioni intorno al 40%.

Viene applicato sottoforma di pasta, da lasciare in posa per circa 20’; durante quest’intervallo, il paziente potrebbe avvertire bruciore o pizzicorio intenso (proprio a causa della buona capacità penetrante della resorcina), tanto da rendere necessaria la sedazione con un tranquillante. Una volta tascorsi i 20’, si risciacqua con acqua e si applica un prodotto lenitivo.

Inizialmente, la pelle del viso assumerà una colorazione violacea, per poi chiazzarsi e desquamare nel giro di una settimana. Anche in questo caso, é d’obbligo l’uso di filtri solari molto alti.

I risultati vengono raggiunti dopo 2-3 sedute, distanziate di circa 24 ore. 

Vantaggi

Efficace nel correggere inestetismi con un certo grado di profondità.

Rischi

  • Allergie;

  • Iperpigmentazioni, soprattutto nelle persone con carnagione olivastra;

  • Recidiva di Herpes labiale, in soggetti predisposti.

Acido tricloroacetico (TCA)

Il TCA é un acido carbossilico dotato di una straordinaria capacità penetrante; a contatto con la cute provoca una vera e propria ustione chimica, tanto da rendere il paziente impresentabile dopo l’intervento. Può essere utilizzato in concentrazioni che variano dal 10% al 50%, a seconda della profondità dell’inestetismo da trattare.

Il TCA viene applicato, sottoforma di pasta o soluzione, e lasciato in posa per qualche minuto (2’-4’ per concentrazioni intorno al 20%; 1’ per concentrazioni superiori); quindi sviene rimosso con acqua.

La pelle si arrossa e, nel giro di qualche giorno, compaiono delle croste che cadono spontaneamente nel giro di una settimana. E’ consigliabile sospendere qualsiasi attività (anche lavorativa) durante questo lasso di tempo. Successivamente, occorrerà usare creme molto nutrienti e fattori di protezione elevati.

Vantaggi

Essendo in grado di raggiungere lo strato più profondo del derma (derma reticolare) é adatto alla correzione di inestetismi profondi, quali rughe e cicatrici.

Rischi

  • Allergie;

  • Recidiva di Herpes labiale, in soggetti predisposti;

  • Ipo o iperpigmentazioni nelle persone con carnagione olivastra.

 Peeling di ultima generazione.

Negli ultimi anni si é assistito alla diffusione di nuovi trattamenti di dermoabrasione chimica, i così detti peeling composti e peeling combinati. Di cosa si tratta?

Detto questo, vediamone alcuni tra i più in voga.

Yellow peel

Si tratta di un trattamento poco aggressivo, particolarmente indicato per la correzione delle iperpigmentazioni e del photoaging (l’invecchiamento dovuto ad una scorretta esposizione alle radiazioni solari).

Lo yelloy peel é dato dall’associazione di diversi composti che gli permettono di agire su diversi fronti: esfoliante, ridensificante, schiarente e lenitivo, quali.

Trattamento

Vantaggi

Può essere applicato anche in caso di pelli sensibili e/o couperosiche.

 

White peel

 

Il white peel é un peeling composto (costituito da un mix di principi che agiscono in sinergia, permettendo una riduzione delle concentrazioni usate e degli effetti collaterali) e combinato (si ha l’applicazione consecutiva di due o più trattamenti, nella stessa seduta, per ottenere un effetto più profondo).

E’ particolarmente adatto come trattamento antietà, nonché per l’acne e le iperpigmentazioni. Vediamo in cosa consiste.

Trattamento

Consta di due fasi consecutive:

La prima fase prevede l’applicazione di un gel avente il compito di facilitare la penetrazione dei principi utilizzati nella fase successiva. Il gel é costituito da acido glicolico, acido salicilico ed acido lattico (tutti ad azione cheratolitica) e viene lasciato in posa fino a quando non si nota un arrossamento, dopodiché viene rimosso con acqua.

Nella seconda fase, si applica una crema bianca (da tenere in posa per 6-12 ore) costituita da:

Raramente il white peel porta alla formazione di croste. In ogni caso, é necessario l’impiego di creme molto nutrienti ed SPF elevati.

Efficacia

I risultati sono apprezzabili dopo 6 sedute (distanziate di 15 giorni). Sono consigliate 2 sedute annuali, per la fase di mantenimento.

Dermoabrasione “fai da te”

La dermoabrasione casalinga può essere d’aiuto durante la fase di mantenimento. In che modo può essere attuata?

Gommage o scrub. Si tratta di formulazioni contenenti particelle abrasive (granuli di silice, nòccioli di frutta frammentati, etc.), immerse in una fase cremosa o gelificata, che esfoliano la pelle in modo naturale e delicato.

Peeling chimici. In commercio, esistono formulazioni a base di α-idrossiacidi (concentrazione intorno al 5-10%) in associazione a sostanze tampone che ne riducono l’acidità (pH= 1-2 versus pH= 0,6 degli acidi usati dallo specialista).

Microdermoabrasione. Sono numerose le ditte che producono dei kit per la microdermoabrasione, molto semplici da usare. Anche in questo caso, i risultati sono inferiori rispetto a quelli professionali: l’apparecchiatura utilizzata dal medico, infatti, “spruzza” i cristalli di corindone con una pressione costante, di conseguenza si ottiene un risultato più omogeneo.

Dermoabrasione laser

L’intervento viene effettuato utilizzando delle apparecchiature in grado di emettere radiazioni infrarosse, con lunghezza d’onda differente, a seconda del tipo di inestetismo da trattare.

Si sistinguono in:

Laser Q-switched

Emettono radiazioni, con una lunghezza d’onda compresa tra 532 e 1064 nm (nanometri), in grado di essere assorbite da diversi pigmenti, tanto da rappresentare il trattamento di prima scelta per la rimozione dei tatuaggi, nonché per lesioni pigmentate di diverso tipo (dalle macchie brune, agli angiomi). In particolare, ne esistono tre tipologie:

Le cellule pigmentate che assorbono le radiazioni subiscono una vaporizzazione istantanea.

Laser ablativi: laser a CO2 e laser Erbium

Ampiamente utilizzati per diversi tipi di inestetismi, si tratta di fasci di radiazioni infrarosse che vengono assorbite dall’acqua intracellulare, provocando la vaporizzazione del tessuto interessato. Inoltre, grazie alla loro capacità di raggiungere il derma, provocano un accorciamento delle fibre di collagene (effetto lifting) e avviano un processo infiammatorio che stimola il rinnovo cutaneo.

Tra i due, il laser a CO2 è il più potente e garantisce risultati diversi a seconda che venga utilizzato in emissione continua (per un effetto più profondo) o pulsata (effetti più superficiali).

Laser Fraxel

Si tratta di una via di mezzo tra i laser ablativi (in quanto a capacità di penetrazione) e quelli non ablativi (in quanto a tempi di guarigione). Il fascio di radiazioni é molto selettivo: colpisce piccole aree di pelle (circa un 20%) ma penetra molto in profondità. Durante il suo passaggio attraverso la cute, vaporizza le cellule pigmentate e, una volta raggiunto il derma, avvia un processo infiammatorio che stimola la guarigione cutanea.

Principali indicazioni della dermoabrasione e della microdermoabrasione.

Come abbiamo già accennato, la dermoabrasione (nelle sue varie forme) trova impiego in diversi campi, non solo quelli estetici. Vediamo le più importanti applicazioni.

Trattamento delle ustioni

Le ustioni sono lesioni, più o meno estese e profonde, provocate da agenti chimici (acidi e alcali), elettrici e, nella maggior parte dei casi, termici (radiazioni, fiammate, liquidi bollenti, etc.).

La dermoabrasione viene utilizzata, nelle ustioni di grado avanzato, con lo scopo di “ripulire” l’area ustionata dalla pelle necrotica.

In particolare, la dermoabrasione viene attuata quando le condizioni del paziente si sono stabilizzate, entro 24 ore dal trauma. Si può lavorare in anestesia locale (per aree limitate) oppure in anestesia generale (in caso di ustioni molto estese oppure di pazienti non collaboranti, come i bambini molto piccoli).

Durante il passaggio del dermoabrasore, la cute viene irrigata con fisiologica in modo da allontanare i tessuti necrotici; al termine della “pulizia” viene applicato un sostituto cutaneo, come il Biobrane, che funge da barriera all’ingresso di microrganismi e particelle estranee ma, allo stesso tempo, permette gli scambi gassosi. Quindi, l’area viene coperta con garze imbevute di antisettico.

Correzione delle macchie brune cutanee.

Le macchie brune sono aree circoscritte della cute in cui si ha l’accumulo di melanina, il pigmento responsabile del colore della cute, dei capelli e degli occhi.

Approfondisci  le tipologie di macchie della pelle

La melanina viene sintetizzata e immagazzinata nei melanosomi, organuli prodotti da cellule (note come melanociti) e destinati ad essere inglobati nelle cellule epidermiche. L’aumentata produzione di melanina, e la conseguente iperpigmentazione, può essere dovuta a diversi fattori, tra cui:

  • Scorretta esposizione alle radiazioni solari, in particolare alla componente UVA;

  • Fattori ormonali, implicati nell’insorgenza di macchie in gravidanza e in post-menopausa;

  • Farmaci fotosensibilizzanti, come gli anticoncezionali orali, le fenotiazine, i cortisonici, etc.

Il tipo di trattamento viene scelto in base all’estensione e alla profondità della macchia. Tra i più indicati abbiamo:

Rimozione dei tatuaggi

L’utilizzo del laser Q-switched (in particolare l’Nd-yag) ha ormai soppiantato il ricorso alla dermoabrasione chirurgica e al laser a CO2, per la rimozione dei tatuaggi. I motivi sono molteplici:

La rimozione dei tatuaggi professionali può richiedere fino a 4-5 sedute, distanziate di qualche settimana. Anche in questo caso, occorre utilizzare filtri solari elevati e sospendere l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti, nonché applicare una pomata antibiotica per ridurre il rischio d’infezione.

Correzione delle smagliature

Le smagliature sono strie di colore rosato (quelle neoformate) o madreperlaceo, molto simili a cicatrici. Si formano come conseguenza di una perdita di elasticità cutanea, dovuta a:

Le zone più colpite sono il seno, l’addome, i fianchi, l’interno coscia e la parte esterna dei glutei.

Benché sia impossibile eliminarle del tutto, alcuni trattamenti permettono di attenuarle in maniera soddisfacente, ovvero:

Trattamento della cheratosi pilare

La cheratosi pilare, meglio conosciuta come “peli incarniti”, é un inestetismo alquanto comune che si manifesta soprattutto a livello di gambe, glutei e braccia. Si presenta come piccole escrescenze, bianche o rossicce, dovute all’accumulo di cheratina (la principale proteina epidermica) a livello del follicolo pilifero. L’ostruzione del follicolo impedisce la fuoriuscita del pelo.

Puoi approfondire cosa sono e perchè si formano i peli incarniti.

I peli incarniti possono essere rimossi efficacemente con la microdermoabrasione. L’azione abrasiva dei cristalli di corindone, infatti, consente la rimozione del tappo cheratinico e il conseguente ripristino della struttura follicolare.

Trattamento dei pori dilatati

La sindrome dei pori dilatati é un inestetismo tipico dell’età adolescenziale e si associa, spesso e volentieri, a seborrea (una produzione eccessiva di sebo, da parte delle ghiandole).

Tra i trattamenti più indicati per restringere i pori abbiamo:

Trattamento dell’acne

L’acne é una patologia cutanea infiammatoria, cronica e recidivante, che si manifesta con la presenza di comedoni, papulo-pustole e, nei casi più gravi, cisti.

I trattamenti dermoabrasivi possono essere distinti in:

Trattamento delle cicatrici

La cicatrice rappresenta l’esito della guarigione di lesioni molto profonde, e si forma per deposizione di collagene fibroso da parte dei fibroblasti. SI può presentare:

Qualora vi siano dei difetti della cicatrizzazione, la cicatrice può assumere dimensioni abnormi; in questo caso si parla di cheloide.

Tra i trattamenti più utilizzati per la correzione abbiamo:

Rimozione delle verruche

Si tratta di formazioni benigne provocate dall’HPV (virus del papilloma umano). Sebbene l’aspetto dipenda dall’area colpita e dal ceppo che l’ha provocata, sono costituite da un nucleo altamente vascolarizzato, rivestito da strati di epidermide.

Approfondisci i vari tipi di verruche.

Per la rimozione, possono essere utilizzati:

La dermoabrasione é efficace? I risultati.

Al fine di ottenere buoni risultati, é fondamentale che l’intervento venga eseguito da personale medico altamente qualificato. La dermoabrasione chirurgica e alcuni trattamenti laser possiedono effetti permanenti; tutte le altre tecniche necessitano di sedute di mantenimento, di trattamenti “fai da te” o effettuati dall’estetista, in modo da prolungarne gli effetti. Inoltre, i vari trattamenti dermoabrasivi devono essere effettuati lontano dal periodo estivo: provocando un assottigliamento della cute, infatti, la rendono più sensibile alle radiazioni solari.

Dermoabrasione e microdermoabrasione: i costi.

I costi del trattamento possono subire notevoli variazioni a causa di diversi fattori:

In linea generale, possiamo dire che:

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Jessica Zanza
(Specialista in farmacia)

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