Il sapone nero è un detergente antichissimo e dalle molteplici funzioni. Ne esistono diverse varianti quella conosciuto anche sapone africano e quella nota invece come sapone marocchino . Scopriamo le ricette e le caratteristiche di questi prodotti naturali e le loro possibili controindicazioni.
Come intuibile dal nome il sapone nero è un prodotto utilizzato per la detersione, del corpo e non solo, caratterizzato da un colore scuro. Come vedremo in realtà ne esistono diverse tipologie, tutte con origini antiche e ricche di proprietà. Iniziamo quindi il nostro viaggio alla scoperta del sapone nero africano, di quello tipico del marocco e del sapone di cenere.
Si tratta di un prodotto dalle origini antiche preparato a mano in alcune zone dell'Africa Occidentale, per lo più in Ghana, ed utilizzato da centinaia di anni.
È un sapone naturale che anziché la soda caustica, per il processo di saponificazione, impiega la lisciva, e cioè cenere, ottenuta dai baccelli del cacao.
Ricetta di questo sapone. Gli ingredienti che costituiscono il sapone africano sono pochi e completamente naturali:
Non esistono delle dosi ben definite per produrre il sapone nero africano, generalmente ci si regola in base al recipiente da utilizzare: la parte oleosa non dovrà essere più della metà.
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Il prodotto ottenuto è estremamente delicato, ed inoltre l'assenza della soda caustica nella formulazione lo rende adatto a tutti i tipi di pelle, anche quelle particolarmente sensibili.
In particolare l’elevato contenuto di vitamine A, E e D gli conferiscono un buon potere lenitivo ed antinfiammatorio che lo rende indicato per tutte infezioni della pelle come acne, nella secchezza cutanea, in presenza di eczema e psoriasi, per eliminare le macchie scure del viso.
Consigli. Questo sapone è molto più morbido rispetto ai saponi comuni, sarebbe quindi preferibile conservarlo su un porta sapone oppure tagliarlo in pezzetti, in modo da preservare dall' acqua le parti non utilizzate.Se invece di realizzarlo in casa si sceglie di acquistarlo è sempre bene accertarsi che il sapone nero scelto sia prodotto esclusivamente con ingredienti naturali e senza l’aggiunta di profumi, conservanti o additivi chimici. |
Si rivela, inoltre, un rimedio eccellente per i problemi del cuoio capelluto, specialmente se irritato o se ipersensibile agli agenti chimici presenti nei prodotti industriali, impiegato per la pulizia dei capelli in sostituzione dello shampoo, elimina la forfora e i problemi del cuoio capelluto ad essa connessi, quali prurito o arrossamenti.
Per scongiurare possibili reazioni allergiche dovute ai suoi costituenti prima di utilizzarlo sul viso è comunque meglio testarlo in zona poco delicata come il braccio.
L'utilizzo del sapone nero africano non si esaurisce nella cura della persona, esso, infatti, può essere usato anche per le pulizie domestiche, sgrassando efficacemente e in maniera naturale i pavimenti, la cucina, o le stoviglie. |
Il sapone nero marocchino è il sapone degli hammam. Originario dell'Essaouria, nella parte sud del Marocco, è realizzato con materie 100% naturali quali acqua, olive nere e minerali. Anche in questo caso, la soda caustica non viene utilizzata ma la saponificazione è possibile grazie alla reazione che avviene tra gli acidi grassi dell’olio d’oliva ed il carbonato di potassio (o potassa) che, nella ricetta tradizionale, viene ottenuto dalle ceneri delle foglie di platano e dei baccelli di cacao.
Ricetta per prepararlo in casa. Gli ingredienti di partenza per la produzione del sapone nero sono essenzialmente cinque:
Si inizia lasciando macerare le olive in olio per almeno 24 ore, quindi si filtra. Dopodiché si procede a far sciogliere la lisciva nell’ acqua di fiori d’arancio. Quando il composto è ben denso si inizia ad aggiungere poco per volta l’olio filtrato mescolando in continuazione sul fuoco fino a che il composto diventa traslucido. Dunque di lascia raffreddare e, infine, si può aggiungere l’olio essenziale di eucalipto. |
Il prodotto finale non avrà la consistenza di un tipico sapone, ma sarà molto cremoso, si presenta più simile ad una pasta burrosa che a un panetto. La particolare lavorazione lo rende simile ad una crema ed è, infatti, come una crema che viene applicato. Il colore è scuro, brunito o ambrato ed il profumo molto particolare, ricorda insieme l' Oriente e l' olio di oliva.
L'uso negli Hammam. Come accennato la nascita di questo sapone è legata alle tradizioni della cura del corpo tipiche del mondo marocchino, nasce infatti negli Hammam, in cui è parte di veri e propri rituali, infatti, le donne marocchine lo usavano già in antichità per detergere, esfoliare e nutrire la pelle in quanto ricco in acidi grassi e vitamina E. Generalmente si inizia con un massaggio esfoliante praticato con il sapone nero e con il guanto kessa, che con ampi movimenti circolari conclude il processo di esfoliazione, poi si procede con un bagno turco e, talvolta un nuovo massaggio, in modo da portare a termine il percorso di purificazione prima della preghiera. |
Si tratta di un sapone molto delicato ma dall'importante forza pulente.
Il sapone nero pulisce a fondo la pelle, nutrendola ed al al contempo eliminando lo strato superficiale delle cellule morte della pelle con effetti positivi su luminosità e morbidezza.
L'utilizzo di questo sapone aiuta ad eliminare le tossine ed ossigena la pelle attivando la circolazione sanguigna e linfatica, inoltre ha anche un'importante azione antiossidante e protettiva nei confronti dei radicali liberi ed un effetto antibatterico che aiuta a prevenire l'acne, limita i danni da peli incarniti e la pelle a buccia d’arancia, aiutando a prevenire la cellulite.
Utilizzato con il guanto marocchino, il sapone nero permette di eseguire uno scrub profondo anche nelle zone più ruvide del corpo come ad esempio i talloni o i gomiti.
Mentre se ne sconsiglia quest' uso sulla pelle delicata del viso e nel contorno occhi.
Se si vuole utilizzare questo sapone sulla pelle del viso bisogna farlo senza il guanto kessa che lo renderebbe un trattamento troppo aggressivo per questa zona più delicata.
Attenzione. meglio comunque non farne un uso quotidiano. E’ consigliabile usarlo come scrub una volta a settimana oppure ogni 15 giorni, in base al tipo di pelle e alle necessità del momento.
Per la pulizia della casa. Il sapone nero può essere impiegato anche per le pulizie domestiche, infatti sgrassa efficacemente gerle e forni, toglie macchie di catrame e pittura, igienizza in profondità pavimenti e superfici, nutre e protegge materiali particolari come le ardesie, il marmo e il cotto. Si preleva un cucchiaio di sapone e lo si diluisce in un litro di acqua. Si rivela un ottimo smacchiatore nel prelavaggio dei tessuti e può essere usato anche in lavatrice al posto del comune detersivo. |
Il sapone nero è presente non solo nelle tradizioni mediorientali ma anche nella nostra cultura dove, un sapone ottenuto a partire dalla lisciva di cenere, era ampiamente utilizzato per le pulizie di casa e come detersivo per la biancheria.
Di seguito una tradizionale ricetta per chi volesse continuare in questa eco sostenibile tradizione
Occorrono pochi e semplici ingredienti:
Mescolare e portare ad ebollizione olio e lisciva finché il composto non diventa denso.Lasciar raffreddare completamente a temperatura ambiente, quindi, frullare con un frullatore a immersione e aggiungere, eventualmente, qualche goccia di olio essenziale. Versare il sapone negli stampi e lasciar riposare per tre giorni fino a solidificazione, dopodiché sformare e lasciar stagionare un paio di mesi in un luogo asciutto. Il vostro sapone ecologico è pronto! |
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