Rabarbaro: proprietà terapeutiche, benefici e controindicazioni

Ultimo aggiornamento:

Consulente Scientifico:
Dottoressa Delia Belluccia
(Specialista in biologia, nutrizione e nutraceutica)

Regolarizza l'intestino è antiossidante e fa bene a pelle e capelli: il rabarbaro ha ottimi valori nutrizionali e viene utilizzato come infuso, tintura madre oppure in capsule. Approfondiamo i benefici le controindicazioni e le dosi di somministrazione consigliate di questa pianta.

    Indice Articolo:

Quali sono le caratteristiche del rabarbaro?

Il rabarbaro è una pianta erbacea originaria della Cina appartenente alla famiglia delle Poligonacee, il cui nome scientifico è Rheum palmatum o Rheum officinale. Coltivata per le sue foglie carnose e croccanti, la pianta viene utilizzata come ingrediente in cucina. Ha un sapore leggermente aspro che può essere addolcito con zucchero o miele e viene solitamente utilizzato per preparare confetture, gelatine, dolci e succhi. Oltre ad essere utilizzato in cucina, il rabarbaro è anche utilizzato in medicina tradizionale per le sue proprietà digestive e lassative.

Ne esistono diverse specie, anche se le più comuni nei nostri climi sono solo tre e si possono distinguere grazie alla colorazione del gambo e della polpa:

Riconoscere una pianta di rabarbaro non è difficile, in quanto è costituita da un fusto eretto, una radice imponente che ne contiene la droga (ossia la parte che racchiude i principi attivi) e foglie grandi, dotate di un picciolo allungato, e talvolta presenta fiori a sei petali di vari colori. Il frutto, invece, è una specie di noce a tre spigoli e viene spesso asportato per non sottrarre energie alla preziosissima radice.

Valori nutrizionali della “radice barbara”.

Solo gli steli di rabarbaro, spessi fino a 7 centimetri, sono utilizzati per scopi nutrizionali e contengono numerosi nutrienti; possono essere mangiati direttamente o spremuti e bevuti come succo. Al contrario, le foglie sono considerate tossiche o poco indicate all’uso culinario.

Il rabarbaro contiene una buona percentuale di carboidrati e di fibre alimentari; come spesso succede, sono però i micronutrienti a donare a questa pianta di origine asiatica un valore nutrizionale elevato. Infatti, i sali minerali più presenti sono il potassio, il calcio, il magnesio, il fosforo e il sodio, mentre i gruppi vitaminici maggiormente rappresentati sono quelli B e C.

Le calorie vengono così suddivise:

Calorie.

Il rabarbaro è ricchissimo di acqua e, proprio per questo motivo, l’apporto calorico è davvero minimo:

21 Kcal ogni 100 g di prodotto.

Indice glicemico.

L'indice glicemico del rabarbaro è moderato. Ciò significa che i carboidrati nel rabarbaro vengono assorbiti gradualmente e causano un moderato aumento dei livelli di zucchero nel sangue.

L’IG del rabarbaro ha valore stimato intorno a 25.

Cosa contiene il rabarbaro? Le proprietà e principi attivi.

Il rabarbaro è ricco di principi attivi benefiche per l’organismo, ed infatti a volte viene utilizzato come un vero e proprio farmaco. In fitoterapia viene utilizzato il suo rizoma (parte del fusto), che possiede diversi principi attivi, tra i quali ricordiamo:

Grazie a questi meccanismi d’azione, il rabarbaro viene impiegato nella composizione di diversi farmaci.

A cosa fa bene il rabarbaro? I benefici per la salute.

Queste proprietà fanno del rabarbaro In generale, il rabarbaro è un alimento salutare:

E’ utile per il diabete.

Il rabarbaro è generalmente considerato sicuro per le persone con diabete, poiché ha un basso indice glicemico. Ciò significa che i suoi zuccheri vengono rilasciati gradualmente nel sangue, evitando picchi improvvisi di glicemia. Inoltre, è importante considerare che il rabarbaro contiene anche fibra solubile, che può aiutare a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Come con qualsiasi alimento, bisogna consumare il rabarbaro come parte di una dieta equilibrata e monitorare i livelli di zucchero nel sangue regolarmente.

Fa dimagrire?

Il rabarbaro non è considerato un alimento che promuove il dimagrimento in modo specifico. Tuttavia, poiché è a basso contenuto di calorie e di zucchero e ricco di fibre, può contribuire alla sensazione di sazietà e alla dieta equilibrata in generale. È importante notare che oltre alla quantità è la combinazione con altri alimenti nella dieta ad avere un impatto sulla perdita di peso.

Migliora la digestione.

Il rabarbaro è un ortaggio che contiene fibra alimentare e vitamine, che possono aiutare a migliorare la digestione. La fibra aiuta a promuovere la regolarità intestinale e previene la stitichezza, mentre le vitamine, come la vitamina C e la vitamina K, svolgono un ruolo importante nella salute del tratto digestivo.

Contrasta la stitichezza.

Il rabarbaro contiene una buona quantità di fibre che aiutano a migliorare la salute del tratto intestinale e a prevenire la stitichezza. La fibra, infatti, aumenta la consistenza delle feci e stimola la peristalsi intestinale, facilitando la defecazione.

Riduce il rischio di malattie cardiovascolari.

Il rabarbaro contiene anche antiossidanti e composti che possono avere un effetto protettivo sulla salute, e sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari. I principi attivi antiossidanti agendo contro i radicali liberi, contribuiscono a mantenere in salute cuore ed apparato circolatorio. Inoltre, anche le fibre aiutano a mantenere una buona salute del cuore, abbassando i livelli di colesterolo e mantenendo la pressione arteriosa sotto controllo.

Ma le proprietà del rabarbaro non si limitano a quelle terapeutiche e all’utilizzo in ambito culinario; grazie ai suoi principi attivi, esso può essere utilizzato per la preparazione di diversi prodotti cosmetici. Le sue caratteristiche più apprezzate in cosmetica sono le seguenti:

Aiuta a mantenere la pelle giovane.

E’ grazie all’azione antiossidante, data da polifenoli e tannini, che gli estratti di rabarbaro, aggiunti a creme e lozioni, aiutano a mantenere la pelle sana e giovane. Grazie all’azione antimicotica, inoltre, il rabarbaro viene utilizzato anche per la produzione di shampoo specifici.

Effetti collaterali e controindicazioni .

Il rabarbaro è generalmente considerato sicuro per la maggior parte delle persone se consumato in quantità moderate.

Tuttavia, consumare grandi quantità di rabarbaro o di preparati a base di rabarbaro, come estratti o integratori, potrebbe causare alcuni effetti collaterali:

Quanto assumerne?

Non esiste una quantità specifica giornaliera raccomandata per il consumo di rabarbaro. Tuttavia, è importante notare che le foglie di rabarbaro contengono una quantità significativa di acido ossalico, che può essere tossico se consumato in grandi quantità. Per questo motivo, si raccomanda di limitare il consumo di foglie di rabarbaro e di mangiare solo il gambo cotto.

Si consiglia di mangiare circa 100-200 grammi di gambo di rabarbaro cotto al giorno come parte di una dieta equilibrata.

Come assumere il rabarbaro: le forme in commercio.

In fitoterapia, il rabarbaro può essere assunto in diverse forme in base alle necessità e ai gusti personali.

Le dosi riportate sono ovviamente generalizzate e adatte alla popolazione sana, ma prima di iniziare l’assunzione del rabarbaro è sempre consigliato chiedere il parere del medico, che saprà indicare la posologia più corretta in base alle condizioni fisiologiche e patologiche personali. Come si suol dire, a ciascuno il suo!

Dove si compra? Quanto costa?

Il rabarbaro può essere acquistato presso molti negozi di alimentari, tra cui supermercati e negozi di alimentari biologici.

Il prezzo varia a seconda della regione e della stagione, ma in media si può trovare il rabarbaro a un prezzo compreso tra 2 e 5 euro al chilo. È possibile trovare sconti o offerte speciali durante la stagione di raccolta del rabarbaro.

Come usare in cucina il Rabarbaro officinale? Le ricette.

Il gambo è l’unica parte commestibile del rabarbaro, che ne dici di imparare ad usarlo?

Il suo sapore è amarognolo ed ha un caratteristico aroma . Proprio a causa di questo, raramente viene utilizzato singolarmente, ma si trova spesso in associazione ad altre erbe o come condimento di marmellate e altri prodotti dolci oppure, ancora, nella preparazione di liquori e amari a base di erbe, dalle note proprietà dissetanti e digestive.

In cucina, il rabarbaro si abbina bene con le fragole e i frutti di bosco, solitamente nella preparazione di marmellate o altri dolci: Il rabarbaro serve a rendere i piatti meno zuccherosi grazie al suo tocco di aspro .

Noi ti suggeriamo qui una semplice ricetta per per preparare una torta alle fragole e rabarbaro. Come ingredienti ti serviranno:

Il procedimento da seguire per la preparazione è questo:

Per chi ha maggiore fantasia e in cucina vuole osare di più, si possono preparare anche pietanze salate, come ragù di carne e rabarbaro o ancora usare l’ortaggio come condimento per il pollo. Insomma, si tratta di un ingrediente molto versatile, che con un po’ di inventiva possiamo utilizzare per preparare piatti diversi e particolari! Prova anche tu a scatenare la tua creatività!

Che gusto ha?

Il rabarbaro ha un sapore acidulo e aspro che ricorda il kiwi e la mela verde. La sua consistenza è croccante e leggera. Viene anche utilizzato come ingrediente in alcune ricette di carne o pesce per conferire un sapore aspro e una consistenza croccante.

Bibliografia: le pubblicazioni scientifiche più interessanti.

Ci sono molte pubblicazioni scientifiche e studi sul rabarbaro e i suoi benefici. Ecco alcuni esempi per chi è interessato a saperne di più:

Informazioni Sugli Autori:

Consulente Scientifico:
Dottoressa Delia Belluccia
(Specialista in biologia, nutrizione e nutraceutica)

SALUTE ALIMENTAZIONE FITNESS
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.