Pet therapy: cos'è? Quando serve? Benefici ed esercizi

Consulente Scientifico:
Dottoressa Maria Innocente
(Specialista in biologia e nutrizione)

La pet therapy è una pratica terapeutica di supporto alle cure tradizionali, che si basa sul rapporto di interazione tra l’uomo e l’animale, usata in particolare, su bambini, anziani o pazienti affetti da disturbi comportamentali. Analizziamo nel dettaglio quali benefici può avere e vediamo come si effettua in pratica.

    Indice Articolo:
  1. Caratteristiche
  2. Quando serve?
  3. Benefici
  4. Esercizi

Cos’è la pet therapy?

La pet therapy è una terapia che ha come obiettivo quello di utilizzare gli animali come coadiuvanti nelle terapie, soprattutto in bambini, anziani e soggetti con particolari disturbi comportamentali.

La pet therapy è stata sperimentata per la prima volta dal medico Levinson, il primo a riscontrare benefici nei propri pazienti, grazie a questo metodo terapeutico.

Quando serve questa tecnica terapeutica?

La pet therapy, non a caso, serve all’ausilio di particolari situazioni patologiche. Vediamo quali sono.

A tal proposito sarebbe piuttosto utile effettuare la pet therapy nei centri di accoglienza per gli anziani.

Approfondisci le varie tipologie di disturbi alimentari.

Ricordiamo che l’autismo è una patologia che colpisce i bambini intorno ai 3-5 anni e colpisce specifiche aree del cervello, coinvolte nel linguaggio e nella comunicazione (il bambino presenta una tendenza all’isolamento).

Le istituzioni in cui è utile introdurre la terapia con gli animali.

Accennate le problematiche per cui si riscontra un’utilità nella pet therapy, sicuramente le scuole e i centri di accoglienza per anziani richiedono questo tipo di approccio (soprattutto per contrastare il bullismo, la demenza senile e come adiuvante per il morbo di Alzheimer).

Inoltre, si è visto come negli ospedali sia utile questa pratica nella cura dei soggetti allettati (per aumentare il tono dell’umore e contrastare gli stati depressivi), così come nei soggetti affetti da DCA.

Anche ai detenuti può essere utile affrontare un percorso di pet therapy la quale aiuta a relazionarsi nuovamente con l’altro, a modulare la rabbia e i propri istinti e a rilassarsi.

I benefici della pet therapy per l’equilibrio psicofisico.

La terapia con gli animali apporta a chi la pratica dei benefici da non sottovalutare.

Svolgendo le normali attività con gli animali, come spazzolare il pelo, giocare o anche solo accarezzare, il paziente potrà

 

I livelli di buonumore sono dovuti allo sprigionamento dell’ossitocina (ormone prodotto a livello ipotalamico e secreto dalla neuroipofisi, viene denominato “ormone dell’amore” in quanto è responsabile dei meccanismi che conducono al legame affettivo).

Questo giova alla salute, andando a prevenire anche l’insorgenza di problemi cardiovascolari (come l’infarto acuto del miocardio) e a prevenire le infezioni patogene, grazie al potenziamento del sistema immunitario.

Come si svolge la terapia con animali: gli esercizi.

La pet therapy si svolge grazie all’ausilio di diverse associazioni di volontariato, le quali collaborano con gli ospedali e i centri per anziani.

Gli animali utilizzati nella pet therapy sono addestrati a questo scopo e sono seguiti da specifici tutor, i quali saranno presenti e guideranno l’animale durante l’interazione con il paziente.

Le attività, come accennato, sono le normali esperienze di gioco, come ad esempio:

Queste attività, soprattutto nel caso dei bambini autistici, aiutano ad aumentare il legame affettivo con l'animale e l'interazione sociale e vengono intese come “comunicazione non verbale”.

Quali sono gli animali più usati per la terapia?

In base alle situazioni possono essere coinvolti il cane o il gatto (quelli più utilizzati, non a caso anche animali domestici più diffusi), criceto, pesce rosso, coniglio e, in casi particolari, delfino, asino (si parla di onoterapia), cavallo (detta ippoterapia).

Come si può immaginare, sicuramente l’animale favorito in questo caso è il cane.

La dog therapy è quella dalla quale si può trarre il maggior beneficio, in quanto da secoli sappiamo che il cane è “il migliore amico dell’uomo” che riesce a percepire gli stati d’animo dell’essere umano e a metterlo maggiormente di buonumore.

Nonostante l’ausilio che questa pratica può dare in diverse situazioni, la pet therapy deve essere, appunto, intensa come coadiuvante nella terapia medica e non sostitutiva.

Inoltre, è sempre bene rivolgersi agli specialisti quando bisogna affrontare un qualsiasi tipo di terapia, anche quella con gli animali!

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Maria Innocente
(Specialista in biologia e nutrizione)

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