Marmellata: proprietà e benefici. Tipi, calorie e valori nutrizionali

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

La marmellata: dolce, gustosa e facile da realizzare anche a casa! Questa preparazione a base di frutta e zucchero, di cui sono presenti in commercio svariati tipi, possiede diverse proprietà… ma sai che può rivelare anche delle controindicazioni? Scopriamo insieme tutti i dettagli di questo alimento, analizzandone anche calorie e valori nutrizionali…

    Indice Articolo:
  1. Cos'è?
    1. Marmellata light
  2. Valori nutrizionali
    1. Calorie
    2. Indice glicemico
  3. Benefici
    1. Lassativa
    2. Colesterolo
    3. Gastrite
  4. Controindicazioni
    1. Diabete
    2. Diarrea
    3. Allergie
  5. Fa ingrassare?
  6. Marmellata in gravidanza
  7. Quantità giornaliera
  8. Come scegliere
  9. Marmellate fatte in casa
    1. Marmellata di arance
    2. Marmellata di limoni
    3. Confettura di fichi
    4. Confettura di ciliegie
    5. Confettura di fragole
    6. Confettura di pere
    7. Confettura di cipolle
    8. Marmellate senza zucchero
  10. Rischi
  11. Domande frequenti
    1. Ha più calorie il miele o la marmellata
    2. Quante calorie in un cucchiaino?

Cos'è la marmellata? Caratteristiche.

È facile associare la marmellata a dolci fragranti. Probabilmente hai pensato ad una crostata alle fragole o ad una fetta biscottata con marmellata di pesca, vero? Beh, sappi che in entrambi i casi non si tratta di marmellata!

Ebbene sì, per quanto questo termine venga comunemente riferito a tutti i preparati ottenuti con frutta e zucchero e resi gelatinosi da una sostanza contenuta nella frutta, la pectina, dal punto di vista tecnico va fatta qualche precisazione, infatti:

Esistono davvero le confetture “light”?

Le marmellate, le confetture e le gelatine (ma anche le composte) sono notoriamente alimenti calorici e molto dolci. Per tale ragione, è ingannevole e non corrispondente alla realtà l’etichetta di alcuni di questi preparati che riporta la scritta “light” o ancora peggio “senza zuccheri aggiunti”.

Secondo la legge, infatti, lo zucchero di una confettura, o composta o marmellata, non deve essere inferiore al 45% per evitare contaminazioni biologiche anche pericolose e per garantire la conservabilità del prodotto. Inoltre, spesso nelle composte e marmellate chiamate light, invece del saccarosio, tra gli ingredienti troviamo il succo e la polpa di mela, che contiene nient’altro che saccarosio e fruttosio... zuccheri, quindi!

Approfondisci lke caratteristiche dello zucchero bianco.

Chi ha problemi di linea, insomma, deve sempre e comunque ingerire con molta moderazione questi alimenti, senza lasciarsi ingannare dalle etichette imprecise!

Dopo tale doverosa precisazione, approfondiamo le caratteristiche organolettiche e le proprietà di questi preparati a base di frutta.

Valori nutrizionali di marmellate e composte.

Nonostante le piccole differenze sottolineate, marmellate, confetture e composte hanno non solo un aspetto simile, ma anche calorie e valori nutrizionali sovrapponibili!

Perché? Semplicemente gli ingredienti di base sono gli stessi: frutta, zucchero e sostanze gelificanti.

Delle composte, potrebbero trarre in inganno le percentuali maggiori di frutta rispetto alle marmellate, ma in realtà gli zuccheri sono presenti anche nei frutti. Inoltre, la lunga cottura di realizzazione delle composte, facendo evaporare l’acqua, concentra notevolmente gli zuccheri, rendendo questi preparati molto simili, per calorie, alle confetture e alle marmellate.

In media in 100 grammi di marmellata o composta contengono:

A causa della cottura, le vitamine presenti inizialmente nella frutta vengono quasi del tutto inattivate; per tale motivo si possono trovare, specialmente nelle marmellate, solo piccole quantità di vitamina C, abbondante negli agrumi freschi.

I sali minerali più concentrati sono, invece, il potassio, in elevate quantità, e a seguire il sodio, il calcio e il fosforo.

Calorie.

In 100 g di marmellata o confettura sono contenute 222 kcal.

Indice glicemico.

L'indice glicemico della marmellata varia moltissimo a seconda se contiene o meno zucchero:

la marmellata con zucchero ha un indice glicemico alto pari a 65

la marmellata senza zucchero ha un indice glicemico basso, pari a 30

Quali sono le proprietà ed i benefici di questo alimento?

Marmellate e confetture, essendo preparazioni ricche di zuccheri, vanno usate con parsimonia! Del resto, però, piccole quantità sono sufficienti ad apportare notevoli benefici al nostro organismo.

Ha azione lassativa.

Gli zuccheri della marmellata richiamano acqua nel lume intestinale, favorendo lo scivolamento delle feci; queste ultime, inoltre, sono gelificate dalle fibre solubili (essenzialmente la pectina), che ne facilitano l’espulsione. In alcune confetture (come in quella di fragole, di fichi, di more, di pere), i semini o i granuli naturalmente presenti nel frutto, essendo costituiti da fibra insolubile, coadiuvano l’azione lassativa della pectina contrastando più efficacemente la stitichezza.

Contrasta il colesterolo.

La marmellata e la confettura non contengono grassi né colesterolo, anzi, grazie alla pectina che ingloba i grassi e il colesterolo a livello intestinale, ne viene limitato l’assorbimento!

Non ha effetti negativi sulla gastrite.

La marmellata è un alimento altamente digeribile, adatto a chi ha problemi di gastrite; inoltre l’aggiunta di zuccheri abbassa fortemente l’acidità iniziale della frutta, per cui non dà sintomi di bruciore allo stomaco.

Controindicazioni ed effetti collaterali della marmellata.

La marmellata e la confettura sono alimenti ricchi di zuccheri, per questo vanno evitati in presenza di alcune patologie o situazioni particolari.

E’ controindicata per i diabetici.

Gli zuccheri della marmellata e della confettura sono capaci di innalzare fortemente la glicemia, intesa come i livelli di glucosio nel sangue, fenomeno assolutamente deleterio per i soggetti diabetici.

Va assunta con moderazione in caso di diarrea.

Chi soffre di diarrea dovrebbe evitare l’assunzione di marmellate e confetture che, a causa del loro effetto lassativo, possono aumentare questo disturbo intestinale.

Attenzione alle allergie.

In caso di allergia ad alcuni tipi di frutta, ovviamente, vanno evitate le marmellate o le confetture che contengono quella frutta responsabile delle manifestazioni allergiche.

Ma fa ingrassare?

Come già accennato, la marmellata e la confettura sono preparati ricchi di zuccheri che fanno senz'altro ingrassare se consumati in eccesso.

Tuttavia questi preparati vengono ampiamente utilizzati per la prima colazione, da spalmare su fette biscottate o sul pane. Infatti, con la prima colazione occorre mettere in moto il metabolismo con gli alimenti giusti quali pane integrale tostato con l’aggiunta di un velo di marmellata senza zuccheri aggiunti.Chi vuole stare attento alla linea senza rinunciare al gusto della marmellata o della confettura, può scegliere le composte di frutta che hanno un tenore di zuccheri inferiore al 45%.

Si può mangiare in gravidanza?

Mangiare marmellata in gravidanza è un vizio concesso, soprattutto se parliamo di marmellate senza zuccheri aggiunti. Oltre alle marmellate acquistate nei supermercati è possibile gustare anche una buona confettura fatta in casa. Il processo di pastorizzazione, infatti, elimina i batteri. Marmellate e confetture vanno eliminate, sotto consiglio del del medico, solo in caso di diabete gestazionale.

Quanta marmellata si può mangiare?

Per non compromettere la forma fisica, basta consumare questi alimenti con moderazione: la porzione giornaliera ideale corrisponde a circa 30 grammi, da consumare preferibilmente di mattina, in modo da avere la possibilità di smaltire gli zuccheri nell’arco della giornata.

Come scegliere e consumare questi preparati di frutta.

A causa della miriade di tipi diversi di marmellate e confetture presenti in commercio, è difficile scegliere quella giusta. Una buona marmellata o confettura dovrebbe essere il più naturale possibile, ossia dovrebbe contenere la minore quantità possibile di sostanze xenobiotiche (cioè estranee) che vengono aggiunte per prolungare la conservazione del prodotto.

In commercio esistono davvero moltissime tipologie di marmellate e confetture di frutta, di mix di frutta ed erbe aromatiche e perfino di verdure… Sai che sono facili da preparare anche a casa?

Marmellata fatta in casa: ricette

La migliore soluzione a questo problema sarebbe quella di preparare la marmellata o la confettura a casa, con ingredienti semplici e del tutto naturali: frutta biologica, zucchero e succo di limone.

Marmellata di arance di Siviglia.

Una delle preparazioni più famosa è certamente quella realizzata con le arance amare di Siviglia. Si procede in questo modo:

Marmellata di limoni.

I limoni di Sorrento sono i più dolci e più gettonati per preparare una gustosa marmellata. Ecco la ricetta:

Confettura di fichi.

Se la stagione è quella giusta, non perdere l’occasione di preparare questa gustosissima conserva di frutta. Come? Il procedimento è molto semplice:

Confettura di ciliegie o amarene.

Chi ama questi frutti rossi può facilmente realizzare in casa la seguente ricetta:

Per un sapore più delicato è meglio utilizzare le ciliege, ma chi gradisce il gusto più aspro e deciso può optare per le amarene.

Confettura di fragole.

Questa conserva, molto dolce e profumata, è la preferita dai bambini e dai più golosi… Ma come si prepara?

Confettura di pere.

Questi frutti, dal sapore e dal profumo inconfondibili, sono molto adatti alla preparazione di conserve casalinghe.Vediamo insieme la ricetta:

Confettura di cipolle.

Concludiamo con una ricetta un po’ particolare a base di cipolle rosse di Tropea, che possono essere impiegate per la realizzazione di un’ottima confettura.Scopriamo i passaggi principali di questa preparazione:

Marmellate senza zucchero.

Preparare in casa una marmellata senza l’aggiunta di zucchero è possibile sostituendo lo zucchero con altri alimenti:

Per la confettura di pere o di albicocche di fichi ecc..ad esempio si può sostituire lo zucchero aggiungendo una mela tagliata a pezzettini ogni 500 grammi di frutta. La mela infatti è un frutto ricco di pectina e aggiunta all’altra frutta la farà consolidare dando al contempo un naturale sapore dolce.

Anche le confetture casalinghe, però, nascondono delle insidie… Scopriamole insieme!

Botulino: i rischi delle marmellate casalinghe.

Conserve, marmellate o confetture, quando preparate in casa, possono essere contaminate da un batterio, il botulino, che provoca paralisi dei nervi e anche morte!

Il botulino vive nel suolo in condizioni di anaerobiosi, ossia in assenza di ossigeno. Non a caso nelle confetture e nelle marmellate, la bollitura, che elimina l’aria residua dalla preparazione, e la successiva conservazione in barattoli ermetici, ne favoriscono la sopravvivenza. Per evitare la contaminazione è importante usare degli accorgimenti, tra i quali:

Una volta osservate queste poche regole, potrai tranquillamente sbizzarrirti nella preparazione di marmellate e confetture casalinghe.

Oltre al botulino possono formarsi sulla superficie della marmellata delle muffe dovute a cattiva conservazione.

Generalmente le muffe possono provocare tossine dannose all'organismo, ma nelle marmellate e confetture lo zucchero impedisce la formazione di tossine, quindi, la muffa deve essere eliminata ma si può utilizzare la parte restante.

Domande frequenti.

Ha più calorie il miele o la marmellata.

In 100 g di miele sono contenute 302 kcal

In 100 g di marmellata in media vi sono 220 kcal (le variazioni dipendono dal tipo di frutta).

Ovviamente, quindi, il miele è più calorico, ma bisogna però dire che esso è preferibile allo zucchero e quindi alla marmellata perchè è un prodotto naturale, ed un maggiore potere dolcificante per cui viene utilizzato in minore quantità.

Quante calorie ha un cucchiaino di marmellata?

Un cucchiaino da 12 grammi di marmellata di limoni ha circa 28 kcal

Un cucchiaino da 12 grammi di confettura di ciliegie ha 30.6 calorie

 

Informazioni Sugli Autori:

Consulente Scientifico:
Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

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