A cosa servono gli elettrostimolatori? Quali benefici apportano? Sono pericolosi? Nell’articolo cercheremo di conoscerli meglio, approfondendone caratteristiche, benefici e controindicazioni.
Gli elettrostimolatori sono dispositivi medici diffusi in ambito terapeutico, estetico e sportivo, in grado di emettere impulsi elettrici. In commercio ne esistono tantissimi modelli, per uso domiciliare o professionale, con un prezzo che varia da qualche centinaia a qualche migliaia di euro per gli elettrostimolatori professionali. Al di là del modello, comunque, tutti questi elettrostimolatori muscolari sono costituiti da un generatore di corrente (fisso o portatile) dotato di display, pulsanti e una o più vie d’uscita per collegare gli elettrodi.
Attualmente realizzati in gomma, che conferisce loro elasticità e massima aderenza alla pelle, gli elettrodi possiedono una faccia rivestita di gel autoadesivo (che riduce la resistenza opposta al passaggio della corrente). Solitamente sono quadrati (5cm x 5cm) per i muscoli piccoli o rettangolari (5cm x 9cm) per i muscoli grandi; gli elettrodi per l’elettrostimolazione facciale, invece, sono più piccoli e circolari. Conservati in frigo prima dell’uso, si applicano sulla cute ben pulita e depilata, per poi essere inumiditi con acqua dopo la rimozione, in modo da reidratare il gel. |
Ma come funziona in pratica l’elettrostimolazione muscolare?
Semplice, una volta acceso il dispositivo, la corrente da esso generata attraversa i tessuti passando da un elettrodo all’altro, determinando gli effetti di cui parleremo nel prossimo paragrafo.
Per i più curiosi, riportiamo alcuni esempi nel seguente approfondimento.
Elettrostimolatori professionali e domiciliari. Globus Mystim: elettrostimolatore palmare per uso sportivo, estetico e medico. Costa circa 200€ ed è dotato di:
Globus The Winner: elettrostimolatore palmare per uso prevalentemente sportivo. Costa circa 900€ ed è dotato di:
Globus Fit&Beauty: elettrostimolatore a batterie per uso prevalentemente estetico, benché non manchino i programmi per lo sport e la riabilitazione. Costa circa 1.000€ ed è dotato di:
Globus Genesy 3000: elettrostimolatore professionale, alimentabile a rete o batterie, può essere usato come unità fissa o portatile. Le caratteristiche tecniche sono molto simili al Globus The Winner, con la differenza che nel Genesy 3000 vi è un potenziamento delle funzionalità riabilitative e analgesiche, grazie alla possibilità di usare fino ad 8 tipologie di corrente (EMS, MENS, TENS, Kotz, corrente interferenziale, corrente continua, corrente a onde triangolari e trapezoidali); anch’esso, tuttavia, può essere impiegato per migliorare le prestazioni sportive e gli inestetismi. Costa circa 1200€. |
Come visto in precedenza, questi dispositivi sono capaci di generare impulsi elettrici i quali, agendo sulle fibre nervose, producono effetti sull’apparato locomotore (muscoli, articolazioni e ossa), sulla pelle e sulle vie del dolore.
Tali effetti possono essere positivi o negativi a seconda di come viene effettuata l’elettrostimolazione; pertanto, almeno le prime volte, è consigliabile rivolgersi allo specialista in modo da apprendere le basi della tecnica (dal programma più adatto al posizionamento degli elettrodi) ed evitare spiacevoli conseguenze (che vedremo più avanti). |
Detto questo, vediamo in dettaglio le applicazioni e il modo in cui agiscono!
Gli elettrostimolatori sono molto diffusi tra gli sportivi (soprattutto professionisti) che li usano per migliorare le prestazioni, siano esse di endurance o resistance, ed eventualmente fare riabilitazione dopo un infortunio. L’applicazione delle correnti EMS (Electrical Muscle Stimulation), infatti, può aumentare forza, velocità, resistenza o massa muscolare, permettendo di raggiungere gli obiettivi suddetti.
Ma in che modo?
Ciò è possibile perché gli impulsi generati dall’elettrostimolatore sono molto simili a quelli che, in condizioni fisiologiche, il cervello invia al midollo osseo e da qui, attraverso i nervi, ai muscoli scheletrici (responsabili del movimento volontario e della postura). Questi dispositivi dunque, sostituendosi al cervello, stimolano direttamente le fibre nervose che, a loro volta, eccitano le fibre muscolari, portando alla contrazione.
Queste ultime sono cellule di forma allungata e sottile che, riunendosi in fasci, conferiscono ai muscoli scheletrici la tipica striatura; esse, però, non sono tutte uguali, ma differiscono per i tempi di reazione e contrazione, oltre che per un diverso tipo di metabolismo, fatto che incide sul tipo di attività sportiva in cui sono coinvolte. Vediamole in dettaglio!
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In base a quanto appena visto, quindi, dovremmo stimolare:
le fibre rosse, a contrazione lenta ma resistenti alla fatica, per sviluppare resistenza;
le fibre bianche, a contrazione rapida ma facilmente affaticabili, per sviluppare forza esplosiva o velocità.
Affinché ciò avvenga, tuttavia, è necessario lavorare su alcuni parametri; vediamoli!
Come usare gli elettrostimolatori per avere muscoli tonici ed allenati.
Vediamo adesso in pratica che programmi scegliere per allenare i muscoli di pancia, gambe e glutei con gli elettrostimolatori.
I parametri da tenere in considerazione sono:
In particolare, la frequenza di stimolazione è di:
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La cronassia, in particolare, è di:
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In linea generale, l’intensità varia dai 10 ai 30mA, mentre:
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Tutti questi parametri, inoltre, possono rimanere costanti o variare durante l’elettrostimolazione.
. In particolare:
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Non solo il tipo di programma, ma anche una buona conoscenza anatomica, è fondamentale per un corretto uso dell’elettrostimolatore: gli elettrodi, infatti, dovrebbero essere posizionati longitudinalmente, a 1/3 della lunghezza muscolare, in modo da stimolare i punti motori.
In corrispondenza di questi ultimi, infatti, è possibile applicare correnti a bassa intensità, poiché l’abbondanza di placche motrici (le giunzioni tra fibre nervose e fibre muscolari, a livello delle quali avviene la trasmissione degli impulsi) li rende particolarmente sensibili.
Ma quali muscoli dovrebbero stimolare gli sportivi? Ebbene, per quanto riguarda gli arti superiori:
Per quanto riguarda gli arti inferiori, invece:
Infine, se l’obiettivo è il tronco:
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Un altro importante campo di applicazione degli elettrostimolatori, benché meno noto, è quello terapeutico. Essi, infatti, vengono utilizzati con successo nella terapia del dolore e in riabilitazione, sia perché le correnti da essi generate esplicano un effetto analgesico, sia perché consentono di veicolare farmaci che devono agire in profondità (ionoforesi).
Approfondiamo la questione!
Terapia del dolore. Come visto nel primo paragrafo, alcuni elettrostimolatori sono in grado di generare correnti TENS, MENS e interferenziali, che risultano particolarmente utili per ridurre il dolore associato a traumi o malattie neuromuscolari e osteoarticolari. I più curiosi potranno avere maggiori dettagli nel seguente approfondimento.
TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation): questo tipo di elettrostimolazione agisce direttamente sui nervi che trasportano gli impulsi dolorifici, bloccandone la trasmissione, e aumenta il rilascio di endorfine (peptidi oppioidi dalle note funzioni analgesiche), riducendo in tal modo la percezione del dolore. MENS: consiste nell’applicazione di microcorrenti che, per via della loro intensità (dell’ordine dei microampere), non vengono percepite dall’uomo; oltre a ridurre il dolore (sia acuto, sia cronico) accelerano la guarigione in caso di ferite e fratture, essendo in grado di stimolare la sintesi di proteine quali il collagene. Può essere associata alla TENS. Stimolazione a onde interferenziali: usate per ridurre il dolore in caso di artrosi dell’anca e del rachide lombare, nonché delle tendinopatie profonde, ma anche per aumentare il tono dei muscoli profondi ancora innervati. |
Tra queste, la TENS è sicuramente la più diffusa e viene usata nel trattamento delle seguenti condizioni:
Riabilitazione. Quando associati alla fisioterapia, gli elettrostimolatori consentono il recupero del tono e della massa muscolare in tempi più rapidi, in caso di infortunio.
Spesso, in questi casi, si ricorre a correnti particolari, in grado di preservare la massa e la funzionalità dei muscoli denervati (la cui reinnervazione richiede parecchi mesi). Tra queste abbiamo:
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Giungiamo, infine, all’ultima area di applicazione degli elettrostimolatori: quella estetica, che vede l’utilizzo di programmi pensati specificamente per la bellezza della persona.
Con alcuni elettrostimolatori, infatti, è possibile modulare sia l’ampiezza, sia la frequenza degli impulsi, permettendo di intervenire su:
Il razionale d’impiego degli elettrostimolatori per dimagrire si basa sulla capacità della corrente di riscaldare il tessuto adiposo, provocando la rottura degli adipociti e la conseguente fuoriuscita dei grassi di deposito, che vengono drenati dal circolo linfatico. Tale meccanismo, tuttavia, è ancora oggetto di studio. |
Dal momento che la circolazione è influenzata dai muscoli del polpaccio che, contraendosi, stimolano il movimento di sangue e linfa lungo i vasi, l’elettrostimolazione - agendo su tali muscoli - riattiva la circolazione sanguigna e quella linfatica, facilitando il riassorbimento e il drenaggio dei liquidi. |
L’effetto degli elettrostimolatori sulla cellulite è ascrivibile ad un duplice meccanismo:
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L’elettrostimolazione, migliorando la circolazione e il metabolismo cellulare, stimola infatti la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico, esplicando un effetto lifting e antismagliature. |
Alla luce di quanto visto finora, dunque, gli elettrostimolatori apportano notevoli benefici in diverse situazioni. Ma il loro uso presenta dei contro? La risposta a seguire!
Gli elettrostimolatori sono dispositivi sicuri, purché utilizzati con criterio e sotto il controllo dello specialista. L’uso scorretto, infatti, può sovraccaricare muscoli e tendini, provocando dolore e, nei casi più gravi, vere e proprie lesioni; queste spiacevoli conseguenze possono verificarsi per diversi motivi: da una scorretta applicazione degli elettrodi all’uso di correnti troppo intense, ma anche a causa di sedute troppo frequenti.
Quante sedute effettuare, dunque?
Molto dipende dal tipo di programma utilizzato e dagli obiettivi prefissati, infatti:
Infine, esistono delle controindicazioni?
Ebbene si, non tutti possono usare gli elettrostimolatori!
L’uso è controindicato:
Le informazioni riportate hanno uno scopo puramente illustrativo. Per qualsiasi dubbio o curiosità, rivolgetevi al medico o altro specialista della salute.
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