Dolori mestruali: sintomi, farmaci e rimedi naturali per le mestruazioni dolorose

Consulente Scientifico:
Dottoressa Alessandra Cavallari
(Specialista in ostetricia)

I dolori mestruali sono spasmi più o meno forti che si manifestano soprattutto nelle giovani donne. Colpiscono la zona del basso ventre e sono accompagnati da sintomi come emicrania, nausea, vomito, irritabilità...ma quali sono i rimedi naturali e farmacologici per contrastarli? Scopriamolo insieme...

    Indice Articolo:
  1. Caratteristiche e tipologie
  2. Sintomi
  3. Cause
  4. Terapie
  5. Rimedi naturali
  6. Farmaci

Caratteristiche e tipologie dei dolori mestruali.

I dolori mestruali sono dolori o crampi più o meno forti che interessano la zona del basso ventre. Colpiscono molte donne e solitamente, ma non sempre, tendono a ridursi con l’età o dopo il parto.

L’insieme dei sintomi dolorosi provocati dal ciclo mestruale, viene identificato dai ginecologi con il termine “dismenorrea. In base all’epoca di comparsa del dolore è possibile distinguerne due diverse tipologie:

I sintomi fisici e psichici della dismenorrea.

I principali sintomi fisici che accompagnano la dismenorrea sono:

Sono poi frequenti una serie di altri sintomi psichici come:

Studi recenti hanno evidenziato che i dolori mestruali sono correlati ad alcune caratteristiche psicologiche della donna; esse possono influire negativamente sui sintomi della dismenorrea intensificandoli.

Possibili cause di mestruazioni dolorose.

Vi siete mai domandate quale sia la causa fisiologica dei dolori mestruali ? La risposta è molto semplice: le contrazioni uterine. L’endometrio, cioè la mucosa interna dell’utero, cresce e diviene soffice, nel corso del ciclo ovarico mensile, grazie all’aumento di estrogeni e progesterone, gli ormoni femminili della fertilità.

Se non c’è fecondazione, tuttavia, il tessuto endometriale soffice e ricco di vasi sanguigni, cresciuto per accogliere l’embrione, non serve più e dunque va incontro a un processo detto “atrofia”. L’endometrio superficiale, privo di nutrimento ed “inutile”, si sfalda e l’utero si contrae per espellere questo materiale cellulare misto a sangue, attraverso le mestruazioni.

Questa attività contrattile uterina può provocare dolore di intensità più o meno forte.

Dolori mestruali e allattamento al seno.

Esiste un momento molto particolare in cui si hanno contrazioni uterine, anche dolorose, in presenza, ma anche in assenza di ciclo: l’allattamento.

Se nei giorni e nelle settimane dopo il parto la mamma allatta al seno il suo piccolo, la suzione provoca il rilascio di ossitocina, una sostanza che agisce in modo molto potente aumentando contrattilità uterina e rendendola dolorosa.

E’ un riflesso assolutamente fisiologico ed importante, volto ad eliminare dall’utero eventuale materiale placentare residuo dopo il parto.

Se non accade, infatti, il rischio è di infezioni uterine o perdite ematiche anche emorragiche.

Se, invece, il dolore mestruale intenso compare all’improvviso, si accompagna a perdite anomale marroni, a flusso mestruale molto abbondante oppure in assenza delle mestruazioni, è possibile che sia dovuto a cause patologiche.

Vediamo le principali.

Vediamo ora cosa fare in caso di dismenorrea. Esiste un differente percorso terapeutico nei casi in cui il dolore mestruale intenso sia secondario ad un’altra patologia ginecologica oppure si tratti di un disturbo a sé.

Dismenorrea secondaria: rimedi farmacologici e chirurgici per trattarla.

Citiamo prima questo tipo di dismenorrea perché è secondaria ad una delle patologie che abbiamo elencato poco fa.

In questi casi lo specialista ginecologo, una volta diagnosticata la causa, potrà valutare il trattamento più adatto a risolverla, attenuando o eliminando anche la dismenorrea che ne consegue. Se ciò non è possibile, almeno saprà indicare in che modo trattare il dolore.

Facciamo alcuni brevi esempi.

Dismenorrea primaria: rimedi naturali e farmacologici per contrastarla.

Concentriamoci ora sulla dismenorrea idiopatica o essenziale o primaria.

Pur non essendo una vera patologia, la dismenorrea primaria merita attenzione e soprattutto necessita di trattamenti efficaci per contrastarla e garantire così una buona qualità della vita della donna, anche in quei 5 o 6 fastidiosissimi giorni!

Esistono molte opzioni a disposizione di tutte le donne alle prese con i dolori mestruali, ma anche la cefalea, la nausea o la diarrea, prima e durante il ciclo.

Regole comportamentali per alleviare i crampi mestruali.

Partiamo dai piccoli accorgimenti quotidiani capaci di dare sollievo senza alcuna controindicazione legata all’età, né alla condizione fisica generale di una donna.

In pratica sono quelle sane abitudini che non costano nulla, ma danno grande beneficio se siete alle prese con mestruazioni dolorose.

Se questi accorgimenti non sono sufficienti, allora si possono provare una serie di rimedi tra i quali, quasi sicuramente, sarà possibile trovare quello che fa al caso nostro!

Rimedi della nonna per i dolori da ciclo.

Sono quelli che si usavano un tempo, per contrastare i dolori mestruali, quando ancora gli analgesici moderni non esistevano.

E se funzionavano allora, non c’è motivo per cui non debbano funzionare anche oggi.

Vale la pena provarli!

Attenzione: Il calore applicato sull’addome dolente, nei primi giorni del ciclo, non deve essere eccessivo e comunque non è adatto a chi soffre di mestruazioni molto abbondanti!

Nei casi di menorragie (flussi mestruali copiosi), meglio passare ad altri rimedi che vedremo tra poco!

Approfondisci le proprietà della camomilla.

Fitoterapia.

Esistono in natura numerosi rimedi ai dolori mestruali, molti dei quali hanno scientificamente dimostrato le loro proprietà analgesiche.

Vediamoli in dettaglio.

Adatto: a tutte le donne adulte in età fertile ed al di fuori della gravidanza.

Non adatto: in gravidanza e allattamento; non va assunto se non dietro parere del ginecologo di fiducia.

Adatto: a tutte le donne in età fertile, anche durante la pubertà, per combattere la dismenorrea e regolarizzare progressivamente il ciclo.

Gli effetti collaterali sono minimi se paragonati ai farmaci antinfiammatori.

Non adatto: alle donne che utilizzano estro-progestinici (pillola) a scopo contraccettivo o curativo per acne o altri disturbi.

Infatti pur non contenendo ormoni, è dotato di un’attività simile a quella del progesterone e dunque potrebbe interferire con terapie ormonali concomitanti.

Non va utilizzato in gravidanza, né durante l’allattamento.

Adatta: decisamente a tutte le donne, anche perché molto semplice da reperire e con costi davvero contenuti. Circa 15 grammi foglie di salvia si possono unire a15 grammi di fiori di camomilla (costo totale circa 2 o 3 euro in erboristeria oppure gratis se avete la piantina sul balcone!) e lasciarli a macerare per 15 minuti in 200 ml di acqua bollente.

La tisana che ne deriva si beve nell’arco della giornata ed anche il sapore è piuttosto gradevole!

Adatta: a tutte le donne di solito come infuso anche associata alla camomilla.

La preparazione è molto simile all’infuso di salvia ma è importante berla nell’arco di poco tempo perché le proprietà fitoterapiche decadono più velocemente rispetto alla salvia.

Adatta: alle donne in età fertile, sotto forma di infuso, preparato come quelli di achillea o salvia.

Non adatta: In forma di tintura madre, a causa della formulazione idro-alcolica, nelle ragazze molto giovani, durante la pubertà ed in gravidanza.

Omeopatia.

Nella disciplina omeopatica, per trattare determinati sintomi, si utilizza il principio di similitudine: simile cura simile.

Semplificando questo concetto, per curare il sintomo doloroso da contrazioni muscolari eccessive e ripetute, si utilizzano derivati vegetali o minerali che, ad alte dosi, provocherebbero proprio contrazioni muscolari forti e dolorose.

La diluizione omeopatica di tali principi attivi, non solo li rende innocui ma sembrerebbe conferire loro proprietà curative!

Vediamo alcuni esempi.

Farmaci contro i dolori mestruali.

Se il dolore mestruale si dimostra intenso e resistente ai possibili rimedi naturali, allora è possibile e, qualche volta, necessario ricorrere agli antidolorifici. Di solito la discriminante per scegliere il farmaco al posto della tisana, è la possibilità di svolgere, durante il ciclo, le normali attività quotidiane, come andare a scuola o al lavoro. Quando gli spasmi, la cefalea, la nausea alterano in modo significativo la quotidianità allora l’antidolorifico o l’antinfiammatorio, possono essere la giusta soluzione.

Molti di questi farmaci, sono in libera vendita in farmacia, come prodotti “da banco” o da “automedicazione”.

Sarebbe indicato chiedere sempre consiglio al farmacista che saprà indicare il principio attivo giusto in base all’età, all’intensità del dolore e ad altri farmaci assunti contemporaneamente.

Vediamo in dettaglio quali sono i principali farmaci contro la dismenorrea e come agiscono.

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Dottoressa Alessandra Cavallari
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