Depressione post partum: sintomi, cause, rimedi, durata e prevenzione

Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Informazioni sulla depressione post partum e sulle possibili cause. Da quali sintomi la si riconosce e quanto dura il problema? Consigli utili sui rimedi e la prevenzione di questa forma depressiva che si basano prevalentemente sulla conoscenza del problema.

    Indice Articolo:
  1. Sintomi, tipi e durata
  2. Cause
  3. Fattori di rischio
  4. Rimedi 
  5. Prevenzione

L’amore incondizionato che una mamma può provare nei confronti del proprio bambino può, talvolta, sfociare in uno stato di insoddisfazione e di irrequietezza conosciuto con il nome di depressione post partum.

La parola depressione dopo il parto spaventa!

La parola depressione fa molta paura e può generare delle false convinzioni che devono obbligatoriamente essere sfatate. Come prima cosa va detto che la depressione post partum è un fenomeno molto più diffuso e frequente di quanto non si creda; uno dei miti da sfatare, riguardo la maternità infatti, è proprio la convinzione che diventare mamma sia un fatto istintivo e assolutamente naturale. Molte neo-mamme si lasciano completamente soggiogare da questa convinzione e, solo quando si ritrovano tra le braccia il proprio bambino, si rendono conto di quanto poco ci sia d’istintivo nell’essere mamma.

Qui di seguito una serie di spiegazioni e di consigli pratici su come affrontare questo momento tanto delicato della vita di una donna.

Cosa è la depressione post partum? Sintomi e durata delle diverse forme.

La depressione post partum è un disturbo nervoso a tutti gli effetti, che insorge solitamente tre o quattro giorni dopo il parto: può durare da pochi giorni a mesi, se non addirittura anni, se non viene presa nella dovuta considerazione e affrontata nella maniera giusta. In base alla durata e all’intensità, si possono riconoscere tre tipologie differenti di sindrome post partum:

Baby Blues o malinconia da parto.

Donald Winnicott soprannominò baby blues quel particolare stato emotivo, ai limiti della depressione, che insorge nella donna qualche giorno dopo il parto e che si manifesta per al massimo due settimane.

Non si tratta di una vera e propria patologia, ma soltanto di un’emozione molto forte, che può quasi essere vista come una reazione fisiologica ed emotiva al brusco cambio fisico e sociale che la donna ha affrontato e sta per affrontare.

Solitamente si manifesta con crisi di pianto continue, una certa irascibilità e un’ansia ed un’irrequietezza di fondo: trattandosi di sintomi piuttosto lievi, non necessita delle cure di uno specialista, ma soltanto dell’affetto e delle cure della famiglia e degli amici.

La depressione post partum vera e propria.

Nel 10% dei casi, subito dopo il parto, può manifestarsi una vera e propria crisi depressiva, destinata a durare da qualche mese ad un anno.

La depressione post partum è un vero e proprio disagio psicologico, che affonda le radici in ragioni che possono essere le più svariate.

Si manifesta con affaticamento e debolezza, esaurimento e disperazione, talvolta esplicitati con dei veri e propri attacchi di panico, insonnia e poco appetito, sbalzi di umore e confusione.

Ciò che maggiormente colpisce di questo stato sono l’indifferenza e la non curanza per il bambino, che possono sfociare nel disinteresse più totale per la sua salute e nell’assenza di cure ed attenzioni nei suoi riguardi.

In alcuni casi il disinteresse materno verso il proprio figlio non è altro che una paura insita e radicata: la paura di fargli del male e di non essere all’altezza di prendersi cura di lui.

A differenza della baby blues, la depressione post partum necessita di cure specifiche a base di antidepressivi: una psicoterapia mirata e prolungata è fondamentale per ripristinare i normali tenori di vita della neo-mamma.

La psicosi depressiva che segue la fase del parto.

La psicosi depressiva post partum è un fenomeno tanto grave quanto raro: una donna su mille, in preda a psicosi ossessive, è costretta al ricovero.

Si manifesta in tutta la sua scelleratezza, con istinti suicidi e manie omicide nei confronti del bambino.

Gli specialisti lo chiamano disturbo ossessivo compulsivo ed è uno stato ansiotico molto forte, che ondeggia tra i sensi di colpa nei confronti del proprio figlio e la poca fiducia verso sè stesse e verso gli altri.

Cause ed origini del disagio psicologico.

Dal punto di vista scientifico e medico, la depressione post partum è una fase di assestamento che l’organismo deve obbligatoriamente attraversare per riequilibrarsi, in seguito al brusco calo di estrogeni e progesterone, verificatosi subito dopo il parto.

Questa spiegazione di natura scientifica va di pari passo con una ragione sociale molto importante: il cambiamento di ruolo che la donna presto dovrà affrontare e il timore di non essere in grado di affrontare la nuova vita.

Lo stress fisico e mentale, il proprio corpo completamente trasformato, i disagi fisici, nonchè l’accettazione del bambino e della responsabilità di essere divenute madri, contribuiscono a definire e ad amplificare ancora meglio lo stato depressivo.

I fattori di rischio che aumentano la possibilità di incorrere in una sindrome depressiva post partum.

Medici specialisti hanno individuato, nella trentaduesima settimana di gravidanza, il possibile inizio delle primissime fasi di depressione; con i nuovi antidepressivi, che possono essere assunti anche in gravidanza e che prevengono la teratogenesi (la malformazione degli organi interni del feto), è possibile combattere ed annullare l’effetto della depressione post partum, distruggendone alla radice le motivazioni e le cause.

I maggiori fattori di rischio della depressione post partum risiedono proprio nell’ansia che si può manifestare durante la gravidanza, dinanzi al mutamento del proprio corpo e della propria esistenza e, soprattutto, in episodi depressivi del proprio passato.

Solitamente la depressione post partum, con tutti i suoi picchi e le sue conseguenze, si manifesta in soggetti che hanno già sofferto di fenomeni depressivi e in soggetti che vivono o hanno vissuto eventi traumatici (una separazione o un grave lutto).

Un rapporto difficile con il proprio partner, un allontanamento sociale dal proprio contesto e dalle proprie amicizie contribuiscono a renderne più acuti i sintomi.

I disturbi depressivi possono dipendere anche dalla giovane età della madre, dalle difficoltà economiche o da un troppo breve intervallo tra una gravidanza e l’altra.

Solitamente chi ha già sofferto di depressione post partum in una precedente gravidanza, chi ha problemi alla tiroide o chi è affetta da grave sindrome premestruale è più soggetta a questi fenomeni.

Se poi, nel corso della gravidanza, il bambino ha avuto qualche piccolo problema di salute, l’ansia e il panico sono quasi inevitabili.

Rimedi per la forma di depressione che colpisce le neo mamme.

La disponibilità di parenti ed amici è fondamentale per arginare le crisi depressive: la neo-mamma, che già attraversa una fase molto delicata della propria vita, ha bisogno di avvertire la vicinanza delle persone care, ha bisogno di sapere che non è sola e che può contare sull’aiuto della propria famiglia.

Per non esasperare questo stato di irritabilità, è importante però che la casa della neo-mamma non sia sempre inondata di visite e che la mamma possa riposare, approfittando magari dei momenti in cui dorme anche il bambino, e che possa godere di momenti di intimità con il piccolo, che possano ancor di più rinsaldare l’affetto e il legame.

E’ importante inoltre seguire una dieta ricca di vitamine, frutta e cereali e di evitare dolci, alcool e caffè che, pur donando un carico di energia sostanzioso, fanno aumentare l’ipoglicemia.

Consigli e suggerimenti pratici per la prevenzione.

Per una mamma alle prese con questo momento così particolare della propria vita è molto importante il dialogo in modo da prevenire il manifestarsi di disagi psicologici: confrontarsi con le altre mamme, condividere la gioia e le paure sarà fondamentale per vivere a pieno questa fase serenamente e scongiurare ogni possibile momento di depressione.

Non bisogna mai trascurarsi: prendersi del tempo per se stesse e riscoprire il piacere di essere donna e moglie aiuterà a ripristinare la fiducia e la stima in se stesse.

Se seguirete questi consigli alla lettera, anche un momento così difficile, come la depressione post partum, sembrerà non più un ostacolo insormontabile, ma una tappa obbligatoria da vivere, da conquistare e, soprattutto, da superare.

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(Specialista in biologia e nutrizione)

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